Per l'occasione voglio sottolineare l'ottima macchina organizzatrice messa in moto dal cinema Adriano di Roma con tanto di zombie-valletti che distribuivano gadget del film e tanta cordialità da parte del personale addetto alla sicurezza.
Detto questo passiamo al film, Warm Bodies è stato adattato dal romanzo di Isaac Marion, la trama del tutto particolare è ambientata in un futuro apocalittico dove una malattia ha trasformato la quasi totalità della popolazione in zombies (un classico).
Protagonista sarà uno zombie di nome R, durante un assalto mangia il cervello di un ragazzo e così facendo ripercorre un pò tutti i ricordi della vittima, nel far questo prende a "cuore" la vedova-fidanzata portandola "incredibilmente" in salvo, questo suo gesto innescherà un clamoroso cambiamento nella "vita" degli zombies, il processo di trasformazione potrebbe fare un passo indietro.
Da quanto avete potuto leggere nel piccolo riassunto della trama, c'è davvero tanta roba, molto materiale innovativo, un genere horror che va a mischiarsi con il genere romantico con un pizzico di comicità, le prospettive erano allettanti.
Per la prima parte del film a dire la verità sembra per davvero di assistere ad un progetto incredibilmente innovativo e molto interessante, ma purtroppo col passare del tempo ci si accorge di essere testimoni di una vera e propria offesa al genere zombies con scene al limite del ridicolo.
E' vero che l'idea di base fosse quella di adattare semplicemente ciò che il romanzo raccontava, ma la scelta di rendere lo zombie, da sempre icona horror, un uomo malato in grado di parlare, innamorarsi e "guidare un auto" è sembrato per davvero un suicidio.
La sceneggiatura ha sofferto di incredibili "orrori" dal punto di vista narrativo, la prima parte abbastanza in linea con le aspettative con tanto di prologo abbastanza serioso, lascia il posto ad un barzelletta cinematografica dove la figura dello zombie viene irrisa fino al limite della sopportazione (la nostra).
Warm Bodies soffre molto la spinta comica che Levine ha voluto imprimere alla trama, il tentativo esasperato di voler omaggiare e soprattutto ripercorrere le orme di Twilight non fa altro che immergere il progetto in un mare di immani clichè improponibili.
Il cast di Warm Bodies è formato dai giovanissimi Jonathan Hoult (presente alla premiere romana) , Teresa Palmer, Dave Franco e Aneleigh Tipton, a far loro da chioccia il grande John Malkovich.
Per Teresa Palmer dopo L'Apprendista Stregone e Io Sono il Numero 4, ci si aspettava il grande salto, ma evidentemente non è ancora giunto il momento, senza dubbio Warm Bodies non è il giusto film per emergere, almeno a questo punto della sua carriera, piccoli sprazzi di buona recitazione specialmente nella prima parte poi il buio totale dovuto anche al ruolo assegnatogli dai produttori, un pò alla Bella di Twilight.
Difficile appuntare una piccola parte di colpe per questo disastro cinematografico al grande John Malkovich, ma una cosa è sicura, ultimamente la scelta dei suoi ruoli non sembra essere proprio felice, da Jonah Hex a Transformers 3 passando per Warm Bodies, il tonfo è pesante.
In conclusione posso asserire di aver assistito al peggior adattamento cinematografico del genere horror dedicato agli zombies di sempre, sono oramai anni che Hollywood ci propone su questa figura sempre la stessa zuppa, ma una volta che c'è innovazione e tanta potenzialità il risultato è un disastro, peccato.
Dal cast alla sceneggiatura passando per la scelta del regista di improntare l'adattamento sulla commedia, i punti deboli di Warm Bodies sono tanti, ma resta però il fatto che questo pesante disastro resta incredibilmente più piacevole di tutta la saga Twilight messa insieme, se l'obiettivo era semplicemente rimpiazzare il franchise allora sembra pienamente assorto.
Qui il video dell'Anteprima Mondiale di Roma con Nicholas Hoult in sala tra noi.
Frenck Coppola