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Titolo: In Ricordo di NoiAutore: Rossella MartielliPagine: 154Prezzo: Euro 14.00Editore: 0111 editore
TramaAlice ha vent'anni, vive con la madre e nei momenti migliori si sente una ragazza come tante: una vita di provincia, pochissimi amici, un lavoro part-time, l’università e un fidanzato non troppo innamorato.
I momenti peggiori sono quelli dell'ansia, delle crisi depressive e della paura di non riuscire più a reggere il senso d’inadeguatezza che si porta dietro da sempre. Tutto scorre come al solito fino a quando strani incubi iniziano a sconvolgerle le notti e il misterioso ragazzo dagli occhi blu comparso in sogno inizia a frequentare le sue stesse lezioni.
Nell'istante in cui i suoi occhi incrociano quelli di Alex, un inconscio presagio la avverte che qualcosa di brutto sta per accadere nella sua vita.
In un crescendo di angoscia, che come una marea si ritrae soltanto per tornare più forte di prima, inizia a vivere una vita parallela nei sogni, una vita fatta di oscure visioni di morte e irragionevole amore.
Complici un misterioso libro venuto dal passato, un’inquietante leggenda e un'antica fontana dalle acque color sangue, realtà e sogno s’intrecceranno sempre più indissolubilmente fino all'invitabile epilogo, quando la morte restituirà un senso a ogni cosa.
Mia RecensioneVista l’ampia trama e la possibilità di leggere un buon estratto da questo libro, non mi soffermerò sulla storia ma vi parlerò delle mie impressioni a caldo.Da premettere il fatto che questo non è un urban fantasy come noi tutti siamo abituati, ma è una storia sentimentale che ha come risvolto finale un tocco di soprannaturale.
La prima cosa che mi ha sicuramente colpita all’inizio della lettura, sapendo che il libro è comunque di stampo urban fantasy, è l’ambientazione, una storia appartenente a questo genere non si era mai vista ne tanto meno immaginata a Bari. La cosa inizialmente mi è sembrata strana, abituata a collocare questi romanzi a luoghi come le grandi città americane, ma poi leggendo mi sono resa conto che non mi dispiaceva poter “vivere” la storia percorrendo insieme ad Alice, la protagonista, le strade che anche io percorro quasi tutti i giorni. L’essere pendolare, prendere il treno, arrivare all’ateneo barese, capire a quale focacceria l’autrice si stava riferendo ha reso la lettura molto scorrevole.
In generale questo libro lo definirei riflessivo, questo perché la storia e il suo sviluppo, spesso non sono al centro del’attenzione nella narrazione, molto più importanti sono sicuramente le descrizioni delle emozioni intime della protagonista, le riflessioni sulla sua vita, sul suo passato e sul suo futuro.Le emozioni che vengono raccontate sono vere, sicuramente sentite e per lo più sono negative, vengono descritti stati di ansia, depressione, nostalgia, confusione con pochi momenti di tranquillità e felicità. La cover quindi, nella sua semplicità la trovo perfettamente calzante.La storia d’amore è presente ma è spesso messa in secondo piano per lasciar spazio a ciò che prova la protagonista, anche se nelle scene in cui è presente Alex, il romanticismo non manca. Tutto il libro è pervaso dalla sensazione di malinconia, di tensione, di impressione che manchi qualcosa e ovviamente la spinta a cercare ciò che manca.
“Un giorno aveva preso in mano un dizionario e l’aveva sfogliato a lungo, per ore intere; cercava le parole giuste perché si era convinta che se solo le avesse trovate e fosse riuscita a esprimere a voce o per iscritto quello che sentiva, a tradurre in un qualche cosa di vagamente comprensibile la matassa aggrovigliata che aveva dentro e che minacciava di soffocarla … Ma le parole che cercava non esistevano”
Un punto che mi ha molto interessato è certamente quello in cui l’autrice ci racconta una leggenda locale, quella della Fontana Rossa, la quale si integra pienamente con le sensazioni che trasmette il libro, anche perché la leggenda è agrodolce così come lo è la storia narrata.Molto carino è uno dei personaggi secondari, cioè quello del libraio Grant, per cui Alice lavora e di cui ci racconta le stranezze osservandolo dietro al bancone, circondata dai libri.
Ciò che ho trovato negativo è relativo alla lunghezza del libro, l’ho trovato troppo breve, avrei preferito che si approfondissero aspetti della storia, come ad esempio i ricordi che Alice ha del padre, oppure più particolari riguardo la bellissima leggenda narrata oppure maggiori informazioni riguardo Alex, il bello e misterioso ragazzo coprotagonista, insomma avrei preferito che l’intreccio fosse più complesso e approfondito.
Assegno quindi un pó piú di 3 stelline e mezzo e lo consiglio a tutti i lettori che amano le storie semplici ma dense di sentimenti che riescono a toccarti il cuore.
Qui potete trovare la prima parte del romanzo http://issuu.com/0111edizioni/docs/ante.in_ricordo_di_noi/1
A domani!!Lya
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