Titolo: Indipendenza violata
Autore: Alain Voudì
Editore: La Mela Avvelenata
Pagine: 58
Prezzo: 1,99 €
Formato: ebook
Trama (dal sito dell’editore): Quando l’equilibrio tra le superpotenze è sovvertito da una diabolica congiura internazionale, il destino dell’umanità giace nelle mani di un solo uomo: quello sbagliato.
Nella tradizione dei peggiori Maxwell Smart e Johnny English, un’altra poderosa figura si aggiunge al Pantheon degli agenti segreti pasticcioni: un agente così segreto che neppure il governo americano per cui lavora conosce il suo vero nome. Noto solo come “Jim”, il nostro eroe è un veterano di innumerevoli missioni: una spia la cui subdola astuzia è pari solo alla letale ignoranza che dimostra per tutto ciò che esiste fuori dai Sacri Confini del suo Paese.
Non c’è missione, per quanto semplice, che Jim non riesca a complicare: e ciò nonostante, quando l’indipendenza del suo Paese viene messa a repentaglio, proprio a lui viene affidato l’incarico di salvaguardare l’ordine mondiale. Ma l’America non ha fatto i conti coi suoi nemici interni ed esterni: l’attacco alla sua indipendenza è solo la prima mossa su uno scacchiere molto più vasto – uno scacchiere nel quale Jim sta per irrompere con la grazia di un mandriano a un ricevimento di gala.
Indipendenza violata è un’esilarante parodia di tutti i più logori luoghi comuni dell’Action-Spy, ribaltati e rimescolati dall’autore in un ironico ma amorevole tributo ai grandi classici, che non mancherà di strappare un sorriso perfino al più spietato tra i cultori del genere.
Recensione: La trama, riportata direttamente dal sito dell’editore, svela già molto di questo racconto lungo, ma non fa capire fino in fondo quanto l’intera storia sia divertente. Divertente per due motivi: l’ironia e l’ignoranza del protagonista sono un mix ben riuscito, ogni sua battuta è azzeccata e non può non strappare un sorriso, se non addirittura una risata; l’autore ha ridicolizzato, in 58 pagine, mezzo mondo, dimostrando però di aver fatto un ottimo lavoro di documentazione, a partire dagli edifici fino ai termini in lingua originale.
Non manca la storia d’amore, di un profumo particolare. Color rosso chili. Il profumo di Cuoricino, assistente di volo che terrà compagnia a Jim durante tutto il racconto. La storia d’amore si sviluppa un po’ troppo rapidamente, per i miei gusti però.
Lo stile di Alain Voudì è curato e scorrevole, ironico e divertente al punto giusto. Non mancano piccole frecciatine dell’autore nei confronti dell’America e dei Paesi europei (e non solo), ma anche nei confronti della Microsoft:
“La Microsoft è un’azienda americana, Cuoricino” le spiego, felice come un gatto a un congresso di ornitologia. “Perché credi che tolleriamo il suo quasi monopolio sul mercato? Non c’è copia di Windows al mondo in cui non possiamo entrare, se serve”
Ho dovuto rileggere alcune parti perché la soluzione del caso mi sembrava troppo ridicola. Purtroppo non mi sbagliavo. E se da una parte avrebbe dovuto far ridere, dall’altra un po’ mi ha delusa. Forse perché, avendo letto altri racconti di questo autore, mi aspettavo qualcosa in più.
È un racconto lungo che vi consiglio di leggere in un momento in cui avete bisogno di staccare dalla quotidianità e di immergervi in un mondo più leggero, e soprattutto se volete farvi qualche risata.
Voto: 3.5