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Recensione: Inferno.Canti delle terre divise di Francesco Gungui
Creato il 14 maggio 2013 da Arianna E Arimi @Arianna1989Trama:
Se sei nato a Europa, la grande città nazione del prossimo futuro, hai due sole possibilità: arrangiarti con lavori rischiosi o umili, oppure riuscire a trovare un impiego a Paradiso, la zona dove i ricchi vivono nel lusso più sfrenato e possono godere di una natura incontaminata. Ma se rubi o uccidi o solo metti in discussione l’autorità, quello che ti aspetta è la prigione definitiva, che sorge su un’isola vulcanica lontana dal mondo civile: Inferno. Costruita in modo da ricalcare l’inferno che Dante ha immaginato nella Divina Commedia, qui ogni reato ha il suo contrappasso. Piogge di fuoco, fiumi di lava, gelo, animali mostruosi rendono la vita difficile ai prigionieri che spesso muoiono prima di terminare la pena. Nessuno sceglierebbe di andare volontariamente a Inferno, tranne Alec, un giovane cresciuto nella parte sbagliata del mondo, quando scopre che la ragazza che ama, Maj, vi è stata mandata con una falsa accusa. Alec dovrà compiere l’impresa mai riuscita a nessuno, quella di scappare con lei dall’Inferno, combattendo per sopravvivere prima che chi ha complottato per uccidere entrambi riesca a trovarli...
La mia recensione:
Appena terminata la lettura di Inferno. Canti delle Terre divise e non posso fare a meno che scrivere la recensione per condividere con voi tutta la mia ammirazione verso questo romanzo.Una storia che mi ha appassionato dalla prima all'ultima pagina, qualità molto difficile, almeno per me, da trovare in un romanzo.Inferno è un distopico con sfumature fantasy che non potrà che catturarvi e trasportarvi nella sua selva oscura.L'intero romanzo è basato sulla Divina Commedia di Dante Alighieri e questo è il vero punto forte del libro.Un'idea di base geniale che l'autore ha saputo sviluppare veramente molto bene.Durante tutta la lettura ho avuto dei continui flashback della Divina Commedia come l'avevo studiata io e non ho potuto fare a meno di pensare che se ci fosse stato questo romanzo all'epoca, magari come lettura estiva, mi sarei senz'altro appassionata molto di più al mondo dantesco che studiato a memoria non è stato proprio una passeggiata...per cui spero vivamente che gli insegnanti capiscano il valore di questo libro e lo consiglino ai loro studenti!!Ma torniamo a noi.Protagonista del romanzo è Alec, un giovane che viva ad Europa, una città molto diversa da quelle a cui siamo abituati noi, una città del futuro dopo la cosa più importante e difficile è sopravvivere.Sopravvivere alla fame, alla delinquenza, alla droga e alla giustizia.Proprio così...alla giustizia.Infatti nel mondo di Alec ogni minimo crimine viene condannato in modo molto duro, e sempre più spesso i condannati in realtà sono innocenti che danno semplicemente fastidio al potere, all'Oligarchia.I condannati non vengono processati ma mandati dritti all' Inferno, una sorta di carcere di massima sicurezza dove evadere è impossibile.Un luogo costruito come l'Inferno di Dante,con limbo, cerchi, bolge, contrappassi e animali mitologici sperduto in un'isola in mezzo al mare.Qui i condannati scontano la loro pena, vivono come animali, si uccidono a vicenda e il tutto viene ripreso e trasmesso nelle cattedrali di Europa per dare esempio ai cittadini.In contrapposizione all'Inferno, in questa società del futuro esiste anche il Paradiso.Un luogo dove vivono i più ricchi, in tenute residenziali, splendide e dove la verità della società viene celata ai più giovani.Qui vive May, una graziosa ragazza figlia di uno dei 4 oligarchi che governano il paese .Per un caso voluto dal destino Alec e la sua famiglia composta dalla mamma e dalla dolce sorellina Beth riusciranno ad ottenere un lavoro in Paradiso e lì si trasferiranno lasciando Europa.Cosi' Alec conoscerà May e si innamorerà della bella ragazza la quale incuriosita da lui vorrà sapere tutto su Europa e sul mondo.La scoperta dell'atroce verità sconvolgerà la ragazza che progetterà la fuga con Alec dalla sua gabbia dorata.Ma verrà arrestata e spedita all'Inferno.E Alec non potrà lasciarla sola, si farà arrestare e comincerà la discesa negli inferi diretto alla città di Dite dove si trova il suo amore e forse la libertà.Ma non voglio svelarvi altro....nè voglio rovinarvi i molti dettagli e scoperte sconvolgenti del libro.Vi basti sapere che troverete un mondo fantastico, popolato da creature mitologiche come Arpie, centauri e cerberi....in perfetto stile dantesco.Il libro mi ha anche colpito per la sua originalità, ogni pagina è una nuova scoperta e niente è lasciato al caso.Lo stile di Gungui è impeccabile, preciso, asciutto e moderno.Ogni dubbio viene spiegato ed anche il finale, nonostante il libro faccia parte di una trilogia è comunque appagante, non lascia l'amaro in bocca.Devo dire che ho trovato il romanzo, diversamente dai distopici letti da me fin'ora, abbastanza crudo, spietato, la narrazione rende perfettamente l'idea dell'atrocità dell'Inferno.Che altro dirvi se non consigliarvi di leggerlo? Forza che aspetto le vostre opinioni!!!
A presto!!
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