Infinito di Alessia Esse - Trilogia di Lilac #3
TRAMA:
Lilac Zinna e Margot Riford hanno una missione: smantellare il governo di Vega G. Le ragazze hanno un piano: Lilac distruggerà l'USP dall'interno, fingendosi alleata della Presidentessa, mentre Margot raggiungerà la Francia per raccontare alle donne la verità sulla Sindrome. Il piano è difficile, ma Lilac e Margot hanno degli alleati: Lilac ha Elia al suo fianco, e Margot non sarà sola quando partirà da Pontenero per tornare a Malorai.
Ciò che le due non hanno messo in conto, però, è che nel mondo creato da Vega G le sorprese sono sempre dietro l'angolo, assieme a nuove verità che, nell'ultimo libro de La Trilogia di Lilac, stravolgeranno e - in alcuni casi - distruggeranno la vita dei protagonisti.
Insieme, Lilac e Margot lotteranno per impedire che il peggio accada; per evitare che la Presidentessa porti a termine il suo vero progetto.
Autrice, ecco come si descrive Alessia Esse nel suo blog:
Vorrei poter dire di aver voluto diventare una scrittrice fin da bambina, ma non è così.
A 5 anni volevo diventare una ballerina. Ero convinta che girare su me stessa come una trottola mi avrebbe portata in tv assieme a Lorella Cuccarini. L'unico posto in cui sono arrivata è il pronto soccorso, con il mento rotto e la ferma convinzione che no, girare come una trottola non faceva per me.
A 8 anni il mio sogno era quello di diventare annunciatrice televisiva. Da qualche parte esiste ancora una registrazione in cui leggo la programmazione di Canale 5 dal TV Sorrisi e Canzoni *va a distruggerla*
A 10 anni ho pensato quello che pensano tutte le bambine, prima o poi: Diventerò un medico! No, non sono diventata un medico.
Neanche una volta ho pensato 'Sarò una scrittrice'. Non credo di esserlo neppure adesso, a dire il vero. A scuola non ero eccezionalmente brava quando si trattava di scrivere qualcosa. Rasentavo la sufficienza, e una volta la mia prof di italiano pensò anche che avessi copiato, tanto quel tema era scritto bene.
Ho iniziato a scrivere seriamente quattro anni fa, online, tenendo un diario della mia (allora incasinatissima) vita sentimentale, e in quell'occasione ho scoperto due cose importanti: 1. Scrivere è bellissimo; 2. Nella mia testolina ci sono un mucchio di storie e di personaggi da raccontare.
Quando non scrivo, immagino le scene che scriverò, e quando i miei personaggi sono in vacanza, divoro libri (e li commento), film e telefilm. E patatine. Già, divoro anche quelle *nasconde la bilancia nell'armadio*
Vivo in provincia di Salerno, circondata dalle colline e dal mare.
Sono nata il 3 Agosto del 1983. Sono mancina. Da piccola mi chiudevo in bagno a mangiare il dentifricio AZ Verde Junior.
Il mio pensiero sul libro:
Aspettavo l'ultimo libro della Trilogia di Lilac con grande aspettativa e un po' di paura, ho adorato questa serie e non volevo imbattermi nella solita (o meglio, spesso capita) delusione della fine. Beh non c'è stata. Il terzo capitolo della serie è la perfetta conclusione di una storia bellissima e scritta in modo magistrale. Non è un segreto, sono una fan di Alessia Esse che ho conosciuto proprio grazie a Perfetto, primo libro della serie. Esordire con una trilogia così non è da tutti e continuo a chiedermi che cosa stiano facendo gli editori italiani, a parte pubblicare i soliti stranieri pagando un botto per averne i diritti, invece che cercare a casa propria. Questo vale per Alessia Esse e per altri/e autori/autrici che leggo come autopubblicate e che trovo davvero brave. Poi non si devono stupire gli editori se il binomio autore-amazon basta a dare il colpo di grazia ad un settore sempre più in crisi.Polemiche a parte, da libraia quale sono mi dispiace che questa serie non sia distribuita nei canali tradizionali perchè mi piacerebbe davvero consigliarla e venderla.
In questo terzo libro tutti i cerchi della narrazione si chiudono, le domande che il lettore si è posto nei due libri precedenti trovano risposta. Lilac e Baguette prima si dividono e poi si riuniscono e riescono la dove i propri genitori e nonni hanno fallito. E come spesso accade si scopre che ad animare l'animo cattivo di una persona è ciò che di brutto le è accaduto nella sua adolescenza. Si parla molto di rapporti e famiglia in questo terzo libro della serie, anche se azione e sentimenti sono ben bilanciati quindi non ci sono dei momenti in cui la narrazione stanchi.
Ho iniziato a leggerlo a due settimane dal mio parto e ho proseguito poi dopo la nascita della mia bambina, ritrovare fra queste pagine l'emozione del parto mi ha fatto uno strano effetto. Piacevole però s'intende.
Insomma vorrei dire tante cose riguardo a questo libro prima che la mia piccola di tre mesi si svegli e m'impedisca di finire la recensione, ma ho paura di svelare troppo della trama e rovinare il piacere della lettura. Quindi vi dico solo che è una serie da leggere, che non ha nulla da invidiare a quelle blasonate provenienti dall'estero, anzi, se devo essere sincera la trilogia di Lilac affronta temi come quello dell'omosessualità in modo dolce e profondo. Sono tanti i livelli di lettura e i temi trattati in questa storia, perciò se devo essere sincera è una serie migliore di tante altre lette e "fascettate" con frasi apocalittiche del tipo:"la migliore serie di tutti i tempi" "ottantamilioni di copie vendute nell'universo conosciuto" etc...
Consigliato a: chi ha pregiudizi sulla qualità del selfpublishing così può capire che si sbaglia, ci sono storie belle e bravi autori anche nel self. A chi pensa che un mondo senza uomini sarebbe migliore.
Vietato a: chi è dotato di ristrettezza mentale e non può lasciarsi andare leggendo una storia che parla anche di lesbismo. E sottolineo anche perchè si parla pure di violenza sulle donne.