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Recensione: Io sono Heathcliff di Desy Giuffré

Creato il 26 aprile 2012 da Girasonia76
Recensione: Io sono Heathcliff di Desy Giuffré
Trama:Elena Ray è una ragazza ricca e viziata, la sua apparente superficialità nasconde però le tipiche sofferenze adolescenziali. Damian Ludeschi è un affascinante ladro di strada, amante del pericolo e romantico sognatore, incapace di accettare l’abbandono del padre e di assecondare i voleri di uno zio violento e avido di potere. Le loro vite sembrano non avere nulla in comune, se non fosse per un’antica maledizione che lega entrambi alla vecchia tenuta conosciuta con il nome di Wuthering Heights, e ai loro storici proprietari: Catherine Earnshaw e il suo amato Heathcliff. Abbiamo imparato a conoscerli e ad amarli nel classico senza tempo Cime tempestose, che ha fatto palpitare tanti cuori, e ora li ritroviamo come spiriti disposti a tutto, anche ad appropriarsi delle vite dei due giovani protagonisti pur di avere una seconda possibilità di vivere il loro sfortunato e triste amore. Non sarà il destino a decidere per loro, ma il segreto custodito nell’epitaffio di una tomba, che dà vita al sequel fantasy di una delle storie più amate della letteratura inglese: «Le rocce ne saranno custodi. La brughiera prigione. Finché una Figlia di Sangue non giungerà per ridare il sale alle loro ossa. E la terra non griderà più i loro nomi».
Recensione: sono Heathcliff Desy GiuffréL'autrice:Desy Giuffré è nata a La Spezia nel 1985. Quando non viene rapita dai  personaggi che ama creare, vive sulla costa ionica della Sicilia. Nel tempo libero riordina i libri della sua sconfinata biblioteca e cura le rose del suo giardino. Io sono Heathcliff è il suo romanzo d’esordio. 
Recensione:
Quando ho letto per la prima volta Cime Tempestose non riuscivo ad accettare l'idea che me l'avessero proposto come la storia di un grande amore. So che i grandi amori della letteratura e dell'arte in generale non hanno sempre il loro lieto fine, ma anzi sembrano dover condurre obbligatoriamente il lettore-spettatore verso un tragico epilogo, solo che nel romanzo della Emily c'era qualcosa che non andava. L'amore tra Cathy e Heathcliff era così pieno di disperazione, rabbia, orgoglio e desiderio di vendetta che mi è sembrato di assistere ad una vera e propria tragedia. Non mi è stato concesso un minuto, un rigo o una parola di gioia. Gelosia, disprezzo e ira si alternano tra quelle pagine tempestose: il lettore ne emerge scosso, rattristato, insoddisfatto. Avrebbe voluto non solo un finale diverso ma uno svolgimento diverso. Avrebbe voluto forse una favola e non un romanzo. Come sarebbe stato Cime Tempestose se l'amore tra Cathy e Heathcliff avesse trovato il suo giusto spazio e tempo? Sarebbe arrivato fino a noi? O avrebbe perso forza e fascino?Non ci è dato sapere (a meno che qualche autore contemporaneo non si diletti a raccontarci la storia in modo nuovo) ma abbiamo per ora la possibilità di leggere una storia diversa ma ad essa collegata: quella delle anime dei due amanti che, dopo la morte, tentano di riconciliarsi. Ci ha provato Desy Giuffré con la sua opera d’esordio: Io sono Heathcliff. Speravo in una travolgente storia d'amore che potesse muoversi tra passato e presente, con parallelismi tra i contemporanei Elena e Damian e gli eterni Cathy e Heathcliff, uniti da un destino comune. In realtà mi sono ritrovata immersa in un romanzo adolescenziale, dai personaggi stereotipati e dallo sviluppo, ahimé, alquanto banale. Qualcuno l'ha addirittura paragonato a Tre metri sopra il cielo: mi sembrava un paragone esagerato e invece mi son ritrovata d'accordo. La storia non coinvolge e non decolla, la protagonista non risulta naturale ma sembra del tutto costruita, finta e il lui di turno non ha abbastanza fascino per reggere il personaggio del duro e misterioso. Per non parlare dei fantasmi di Catherine e Heathcliff, i cui interventi li ho trovati per niente pertinenti alla storia. Se si vuole fare un romanzo con target adolescenziale e ambientarlo in Italia, allora ok per la storia con protagonisti Elena e Damian: potrebbe essere abbastanza superficiale e prevedibile, ma tutto sommato accettabile. Se si vuole scrivere un romanzo che richiami l'ineguagliabile Wuthering Heights, allora che ben vengano i fantasmi dei due protagonisti, ma diamogli la giusta ambientazione e atmosfera, non gettiamoli in pasto ai primi adolescenti di passaggio. L'accoppiata di presente e passato, senza nessun legame apparente, mi è sembrata del tutto forzata.Non sono riuscita ad assaporare nulla: son passata da noia a incredulità. La storia di Elena e Damian è meno che interessante e gli interventi dei due fantasmi… bé, sono inopportuni. Non c’è rabbia, non c’è odio, non c’è vendetta, non c’è gelosia: con la morte Cathy e Heathcliff son diventati due ragazzi qualunque, che si amano sì, ma non con la stessa forza e intensità con cui li abbiamo conosciuti. Se non ci fosse stato rivelato il loro nome, non li avremmo mai riconosciuti. Non vi racconterò la trama né vi darò ulteriori particolari: credo che la mia opinione sia fin troppo chiara, a questo punto. Salvo del romanzo l’idea dell’autrice, idea ambiziosa ma originale e apprezzabile, e la sua potenzialità: sono sicura che un romanzo del genere soffre dell’essere un romanzo d’esordio e potrebbe diventare qualcosa di più se ci avesse lavorato su una scrittrice ormai matura. L’autrice non si è ancora fatta le ossa, ma ha la stoffa per proseguire nel suo sogno.
Titolo: Io sono HeathcliffAutore: Desy GiuffréEditore: Fazi - Collana LainPagine: 300Isbn: 9788876250996Prezzo: €9,90
Valutazione: 2 stellineData di pubblicazione: 30 Marzo 2012

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