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Recensione "Irragiungibile" di Abbi Glines

Da Glinda
Dopo aver chiesto a voi sognalettori quale tra i vari libri letti avreste voluto veder recensiti per primi, sono pronta a esaudire i vostri desideri. Come avete chiesto sto per parlarvi del primo romanzo della serie new adult, romance e hot, "Too Far" di Abbi Glines (composta da tre romanzi e una novella intitolata "Rush too far" appena uscita negli States), ovvero "Irresistibile". 
La Mondadori ha dato notizia sulla sua pagina Facebook che sta valutando l'idea di tradurre i libri successivi della trilogia e la novella "Rush too far", perciò state sintonizzati su queste pagine per saperne di più!
Titolo: Irraggiungibile (Too far #1) (Rosemary Beach #1)
Data di uscita: 1 aprile 2014
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Prezzo: € 14,90
Pagine: 224
Il mio voto

Dopo la morte della madre, Blaire, diciannove anni, si ritrova sola, senza casa, soldi, né speranze per il futuro. Non le resta che raggiungere, controvoglia, il padre che l'ha abbandonata anni prima. Troverà invece una sorpresa in carne e ossa: Rush, l'affascinante e rude fratellastro, le farà scoprire un mondo nuovo, fatto di soldi, tentazioni e segreti. Il rapporto tra Blaire e Rush, all'inizio difficile, si trasforma in una potente attrazione, impossibile da contenere. Il loro legame li porterà ad abbandonare ogni tabù e a lasciarsi andare fino in fondo, ma anche a scoprire una verità che potrebbe dividerli per sempre.



La mia recensione

Come ogni volta in cui mi trovo a recensire un libro che so essere piaciuto a moltissimi di voi, ma non a me, mi sento un po' in colpa. Perché temo che possiate sentirvi offesi dalle mie critiche o messi sotto accusa. Sappiate che non è ciò che voglio, anzi. Questo blog è nato proprio per parlare di romanzi senza alcun tipo di discriminazione. Ecco perché vi esorto sempre a non farvi condizionare troppo da un mio eventuale giudizio negativo: perché il mio è solo un parere tra mille, e non mi aspetto e non desidero che in base a esso possiate sentirvi giudicati. 
Se conoscete già i miei trascorsi con l'autrice (qui la recensione di "The Vincent Boys" e qui quella di "The Vincent Brothers"), saprete che il mio primo incontro con una sua serie non è stato dei migliori. 
Il problema principale del mio disappunto, era stato in passato l'uso eccessivo di erotismo esplicito fatto dalla Glines in libri che, almeno in teoria, avrebbero dovuto essere indirizzati ad adolescenti. Fortunatamente, non il caso della serie "Too far" che in effetti, è stata scritta per un pubblico più maturo, motivo per cui, seppur non di mio gradimento (odio certe volgarità gratuite), il linguaggio molto scurrile di questa autrice non può essere definito inappropriato. Eppure, nemmeno questa volta sono riuscita a entrare in sintonia con il suo modo di narrare. Sia chiaro, la Glines sa come appassionare  e tenere i lettori incollati alle pagine con una prosa frizzante e diretta e delle storie sensuali capaci di far sognare chi cerca delle storie più piccanti. Chiunque sia alla ricerca di storie d'evasione potrebbe infatti rimanere piacevolmente colpito dalla sua capacità di descrivere scenari sentimentalmente coinvoglenti. Ma, purtroppo, per quanto avrei voluto che la scintilla scattasse anche con me, non è successo. 
Prendete questa recensione come lo sfogo di una lettrice impazzita, e non come una critica a chi il libro è piaciuto, vi prego! Se siete fan di Rush, abbiate pietà di me.
— È per questo che cercavo di tenermi alla larga, Blaire. Non riesco più a trattenermi, non a questo punto. — Abbassò la testa, chiuse le labbra calde intorno a un mio capezzolo e cominciò a succhiarlo. Sentii un’esplosione fra le gambe e gemetti, aggrappandomi alle sue spalle.
Lo guardai mentre, con la lingua trafitta dal piercing di metallo, percorreva tutta la mia pelle. Era la cosa più eccitante che avessi mai provato. — Sai di caramella. Le ragazze non dovrebbero sapere così di buono, può essere pericoloso —.
Il motivo principale per cui non sono riuscita ad appassionarmi alla serie in questione, è la preoccupante somiglianza tra gli intrecci della Glines e una telenovela: amori improbabili, situazioni al limite dell'impossibile e colpi di scena che sembrano essere stati rubati a uno sceneggiatore di Beautiful, hanno reso la storia davvero poco credibile e a tratti disturbante. 
Dunque, tutto ruota attorno a Blaire, la cui vita è a dir poco complicata. In seguito a un tragico incidente avvenuto anni addietro, la sua famiglia si è sfaldata: sua sorella gemella ha perso la vita e suo padre si è allontanato lasciando sole lei e la madre. Anni dopo, anche sua madre le è stata portata via da una tremenda malattia. 
Ora, a diciannove anni, Blaire è sola e ha bisogno d'aiuto. Ironia della sorte, l'unica persona che può darle ciò di cui ha bisogno è anche l'unica con cui non vorrebbe avere a che fare: suo padre che si è risposato e viene spesato da Rush, il figlio milionario della sua nuova moglieSenza indugi e con molta generosità, il paparino decide di prendersi cura di Blaire a spese di Rush, invitandola a vivere da lui nella speranza che assieme i due ragazzi possano curarsi l'uno dell'altra. Il padre di lei diventa così il catalizzatore di una situazione davvero esplosiva, perché non appena Blaire e Rush si incontrano, le loro esistenze cambiano radicalmente. Rush è un uragano di emozioni, passioni e contraddizioni, pronto a sconvolgerla nel profondo, mentre lei sembra essere capace di scatenare in lui reazioni contrastanti e incontenibili. 
Se state pensando a un amore struggente e tormentato tra un'anima fragile e il bad boy dal cuore d'oro, siete in errore. Vi ho detto che la storia mi ha ricordato l'assurdità di una telenovela e non mentivo. L'inverosimilità del romanzo non si nasconde tanto nella trama di base, ovvero la storia d'amore tra Blaire e Rush e i segreti che si interpongono tra loro, quanto invece è rilevante nel profilo dei protagonisti che purtroppo ai miei occhi sono risultati irreali e incoerenti.
Mi prese per mano e mi tirò in casa. Senza dire una parola, mi spinse contro il muro e mi intrappolò appoggiando i palmi delle mani ai lati della mia testa. — Io non sono come mi vedi, mettitelo bene in testa. Non posso toccarti. Vorrei farlo, vorrei farlo così tanto che mi scoppia il cervello solo a pensarci, cazzo. Ma non posso. Non voglio rovinarti. Tu sei… Tu sei perfetta. Pura. E alla fine non me lo perdoneresti mai.
Il cuore mi batteva forte contro il petto e mi faceva male. Un minuto prima, sulla porta, non ero riuscita a leggere la sofferenza negli occhi di Rush, ma ora… Vedevo l’emozione in fondo a quelle gemme d’argento. Aveva la fronte corrugata, come se qualcosa lo tormentasse.
— E se fossi io a voler essere toccata da te? Forse non sono così pura. Forse sono già… corrotta. — In realtà il mio corpo era fondamentalmente immacolato, ma guardare gli occhi di Rush mi faceva venire voglia di trovare un modo per cancellare tutto quel dolore. Non volevo che mi stesse lontano. Volevo farlo sorridere. Quel viso stupendo non poteva essere così cupo e angosciato.
Rush, che è il figlio viziato di un famosissimo cantante rock e ha un rapporto morboso e soffocante con sua sorella, ha riservato alla nuova arrivata Blaire un posticino davvero speciale della sua tenuta immensa: lo stanzino della donna delle pulizie, nel sottoscala. E per non far sentire la sua ospite a proprio agio nemmeno per un minuto, non ha esitato a fare sesso con compagne occasionali in ogni angolo della casa, esibendo le sue ottime doti amatorie. 
Se io stavo già rischiando una crisi di nervi a pagina venti e avrei volentieri dato fuoco ai bellissimi capelli di Rush, Blaire non era dello stesso avviso. A lei, infatti, non dispiaceva spiare il suo "fratellastro" per cui si è presa una cotta al primo sguardo, mentre si dava alla pazza gioia con le altre, anzi. Diciamo che certe immagini l'hanno resa piuttosto... felice.
Lei, una semplice ragazza del Sud che non ha potuto completare gli studi, è stata fedele al proprio stereotipo fino in fondo. Quindi non esitava a sentirsi inferiore a tutti, né a puntare la sua fedele pistola in faccia a chiunque. Eppure, nonostante le sue scarse capacità di relazione con il prossimo e nonostante il libro fosse ambientato nell'America del 2012 in cui il tasso di disoccupazione era alle stelle, è riuscita lo stesso a farsi assumere al Country Club più esclusivo di Rosemary Beach dopo un solo giorno dal suo trasferimento.  
Per me e per le leggi della logica, tutto ciò è incredibile, e non in un modo positivo. Ma avrei comunque provato a passare sopra a questi difetti, se almeno la storia fosse decollata, se la relazione tra loro fosse stata credibile. Perché una bella storia d'amore può farti dimenticare tutto e speravo che fosse ciò che mi attendeva. Invece no. 
Non so voi, ma se un ragazzo che conosco da due giorni e non fa altro che maltrattarmi, mi confessasse di aver fatto sesso pensando a me, io non mi sentirei felice. In particolare se io avessi una cotta per lui e l'avessi spiato durante l'amplesso incriminato. Invece, per la Glines, questo è il modo migliore per far confessare a Rush la sua attrazione per Blaire, che dal suo canto non riesce a resistergli.  Non ci credete? Leggete questo estratto, in cui è riassunto tutto quello che ho appena affermato.
Avevo guadagnato oltre cinquecento dollari di mance in due giorni. Forse per lui non era una grande cifra, ma per me era enorme. Quindi sì, li avevo stesi tutti.Feci spallucce. — Sarai felice di sapere che me ne andrò da qui tra meno di un mese.Non rispose subito. Probabilmente la cosa migliore da parte mia sarebbe stata andare a fare la doccia. Invece feci per bofonchiare ancora qualcosa, e lui si avvicinò. — Probabilmente sì, dovrei esserlo. Felice, intendo. Felicissimo. Invece non lo sono. No, Blaire. — Tacque e si chinò per sussurrarmi all’orecchio: — Mi dici tu perché?Avrei voluto allungare le mie braccia e aggrapparmi alle sue per evitare di cadere a terra, ridotta in poltiglia. Ma resistetti.— Stai alla larga da me, Blaire. Dico sul serio, è meglio se tieni le distanze. L’altra notte… — deglutì forte. — Io non faccio che pensare all’altra notte. So che mi stavi guardando, e questa cosa mi fa impazzire. Quindi va’ via, stammi lontana. Anch’io mi sto impegnando per fare lo stesso. — Detto ciò, si girò e tornò di corsa verso casa, mentre io rimasi lì imbambolata a lottare per non trasformarmi in pozzanghera sulla sabbia.
Così, dal nulla, dato che in tutto si saranno detti due parole in croce, i due si sono scoperti follemente attratti l'uno dall'altra, è scoppiata la fantomatica scintilla è tutto il resto è storia. Ciò che ne è conseguito è una serie di tira e molla, di liti, di battibecchi e di colpi di scena annunciati. Una costellazione di incontri passionali in cui i due si scatenavano in preda al desiderio, dicendosi le più oscene volgarità che si possano immaginare, per poi litigare a causa della morbosità della sorella di Rush, stare lontani un'ora o poco più e finire col riconciliarsi con del sesso selvaggio (magari anche senza protezione, già che ci siamo). E questo, segreto più segreto meno, dramma più dramma meno, è lo schema che si è ripetuto fino alla fine del libro. 
La Glines sembra avere un serissimo problema con la caratterizzazione dei personaggi e, mi spiace dirlo, anche un pallino per il sessismo. Lasciate che mi spieghi meglio. Pare che tutte le ragazze oltre Blaire, siano delle sgualdrinelle affamate di sesso e soldi. La maggior parte si getta ai piedi di Rush pregandolo di farsele sullo zerbino di casa (scusate, ma ci voleva), le altre, persino quella che diventerà la migliore amica di Blaire, supplicano gli altri bellocci che si aggirano per il Country Club. Finanche il capo di Blaire, Darla (un nome una garanzia), le consiglia di comportarsi in modo lascivo sul lavoro per guadagnare più mance. Disturbante. 
Come se tutto ciò non bastasse, a farmi venire i brividi è arrivata anche la visione che la Glines ha degli uomini. Se le donne sono tutte delle procaci vamp pronte a donarsi al primo milionario che capita, gli uomini sono delle erezioni vaganti con la fissazione per la possesività. Tutti i ragazzi che Blaire incontra, nessuno escluso, affermano che sarebbero disposti a fare carte false pur di portarsela a letto. Devo spiegare quanto degradante e poco piacevole sia tutto ciò? 
Ma ancor più spiacevole è stato per me il modo in cui Blaire e Rush si sono legati l'una all'altro. Lei mi è sembrata la classica vergine che non vede l'ora di scatenarsi come una pornodiva, lui il ragazzaccio protettivo e possessivo che a letto si trasforma in un dio del sesso con il pallino per il turpiloquio. Si innamorano senza nemmeno conoscersi, perché in realtà è il desiderio l'unica cosa che li unisce. E quel finale, quel finale assurdo ne è la prova.
— Non sono affari tuoi con chi dormo. Non abbiamo già affrontato l’argomento?
Riuscii a fare sì con la testa. Se mi avesse lasciata andare, non avrei mai più osato rivolgere la parola a chiunque avesse messo piede in quella casa.
Rush si sporse in avanti e si avvolse sul dito una mia ciocca di capelli. — Tu non vuoi conoscermi. Forse ora sei convinta di sì, ma ti sbagli. Sono pronto a giurarlo.
Se non fosse stato così maledettamente bello e così pericolosamente vicino, credergli sarebbe stato più semplice. Ma più mi allontanava, più ero attratta da lui.
— Non sei quella che pensavo. Avrei preferito di sì, sarebbe stato tutto più facile — commentò con voce seria e profonda. Liberò la ciocca di capelli e poi se ne andò. Quando la porta che dava sulla veranda si chiuse, finalmente lasciai andare il respiro che avevo trattenuto per tutto quel tempo.
Ancora una volta la Glines è stata carente nella costruzione di una trama che potesse appassionare non solo per la scene di sesso, ma anche per i sentimenti. Il piattume dei personaggi primari e secondari pesa come un macigno, i dialoghi poveri e spesso volgari lasciano a bocca aperta, i colpi di scena sono prevedibili e, come ho detto, degni di una telenovela. Ci troviamo al cospetto della classica scena alla Beautiful: lui è il figlio di tizio che pensava fosse figlio di caio, perciò è il fratello di tizia che invece è figlia di quell'altro e la madre è la sorella della cugina di uno che è morto, che ha messo incinta la sorella della figlia di Ridge. No, okay, siamo seri. Ridge non c'è, ma tutto il resto, purtroppo, sì. E mi sarebbe anche andato bene, come intreccio, se non fosse stato farcito di terribili cliché, scurrilità gratuite e sessismo a profusione. D'accordo, si tratta di un libro indirizzato a un pubblico abbastanza maturo, ma mi chiedo:"è davvero necessario disseminare una storia di simili volgarità perché piaccia al pubblico?".  E la risposta che mi do è no e Colleen Hoover ne è la dimostrazione. Non è un caso che io tiri in ballo questa autrice, perché lei e la Glines sono amiche per la pelle e non esitano a sottolineare come sia bello leggere in anteprima l'una i romanzi dell'altra. Ora, è naturale che io pensi alla faccia di Colleen Hoover mentre legge le oscenità scurrili che solo la Glines è in grado di partorire e che mi chieda come possa trattenersi dal darle consigli di scrittura. Perché, diciamolo, chiunque leggendo cose tipo: "— Cazzo, Blaire… Così calda, bagnata… Mi fai morire! E poi sei così stretta… —  (cit. Rush)", farebbe una faccia sconvolta. E non solo per la chiara ossessione che la Glines ha nel sottolineare quanto stretta debba essere la vagina della protagonista, no. Ma perché certe porcellonate vengono fuori così, come un fulmine a ciel sereno, quando meno te lo aspetti. E spesso si concludono con Rush che tutto premuroso dice"—Dio mio, se fai così tra poco sarò di nuovo duro e pronto a ricominciare. Adesso però devo pulirti ". Ma anche no, Rush. E no soprattutto a Abbi Glines, che non è capace di dire: "Sospirai, gemetti, ansimai", ma farcisce i suoi libri di: "Ah! Sì, così Ruuuuush! Aaaaaah! Oooooh! Vengooooooooo!". 
Scusatemi, ma davvero questi libri non fanno per me. Eppure, siccome sono masochista, recensirò anche il secondo.
Verdetto: divertente, ma prevedibile e volgare
Livello sensualità: vietato ai minori!
  Se dopo questa recensione hai ancora voglia di leggerlo, compralo scontato cliccando sulla cover!

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