Un racconto brevissimo, come indica la cover, che nella sua rapidita e nel suo essere diretto, riesce a trasmettere il senso di confusione scaturito dall'amnesia, in questo caso quella che accompagna il protagonista. L'interruzione del monologo delirante e alienato della voce principale, avviene di colpo, un taglio sensato, veritiero, forte, come probabilmente lo sarebbe nella realtà e conclude la scena adeguatamente riportando quasi il lettore all'ordine.Vorrei essere più chiara ma farei spoiler!
Un testo breve e di impatto, l'unica cosa, neanche tanto secondaria, che non mi è piaciuta, è la stesura del testo. Ad esempio, vedere ! seguito da ... è bizzarro per me, è la prima volta che leggo una "composizione" del genere, e mi disorienta: cosa vuol comunicare una tale dombinazione di segni? Una esclamazione lunga? Una pausa? Un sospiro? Un'incertezza? Anche perchè nel testo se ne fa un uso ricorrente. Questo è una delle stranezze, o peculiartià, riscontrate, così come l'eccesso di puntini sospensivi e trattini di cui non capisco la funzione in quanto presenti già le caporali per il discorso diretto... Insomma, ammetto che questa originalità di stile potrebbe essere un mio limite. A voi posteri ulteriori sentenze.
Come se conosceste ogni mio trucco per fa scappare i ladri!... ma voi non siete come i ladri... voi siete peggio dei ladri! Si peggio! Voi mi torturate lentamente fino a farmi impazzire!... non so se sono pazzo!... non so nemmeno se i pazzi sanno di essere pazzi!... ma voi siete più pazzi di me se credete di riuscire a farla franca! Non la passerete liscia! Oh no! Questo è poco ma sicuro!...»
–urlai con impeto rabbioso concludendo il monologo tossendo per aver sprecato tanto fiato... troppo fiato...
Ricreare uno stato confusionario non necessita di una scrittura effettivamente confusionaria. Peccato perchè alcuni dettagli come quello dei profumi e del caffè, sono davvero apprezzabili.
Un buon frammento di narrativa, spaccato di una realtà che per alcuni è lontana e inimmaginabile, quella di una malattia che annienta l'uomo, ciò che è stato, e i suoi ricordi.
quasi ❤❤❤
Buona l'idea; stima per il tema; stesura che non mi ha convinto.
TRAMAAvete presente quando il cielo è grigio e anche tu e tutto quello che pensi è grigio? Avete presente quando tutto va storto e la paura di una triste sorte vi perseguita? Avete presente quando le emozioni iniziano a farvi cagare sotto?
Il Luogo? Una semplice abitazione di cui si sa poco, anzi quasi nulla.
Le vicende? Macchiate di caffè ancora fresco.
La storia? Impregnata di enfasi... e di caffè...
Consiglio la lettura? No... vi consiglio una tazzina di espresso senza zucchero: sarà comunque più dolce di questo racconto.
Spark Rocca