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Recensione: Jane Eyre - Charlotte Brontë

Creato il 09 dicembre 2015 da Amaranthinemess @AmaranthineMess

Ragazzi miei, io da qualche mese provo a cimentarmi nel ruolo di bookblogger e fino a questo momento sono stata abbastanza contenta dei risultati ottenuti ma oggi, qui, con questo libro, mi sento totalmente inadeguata.
O meglio: potrei e vorrei parlarvi come si deve di questo romanzo ma non posso perché scriverei un post chilometrico che nessuno leggerebbe.
Quindi ripetiamo un paio di volte il mantra keep it short & simple e andiamo.

JANE EYRE (1854)

Charlotte Brontë

Ed. Newton Compton - MinimammutPrezzo € 3,9055 su Goodreads

TRAMA

Jane Eyre è una bambina rimasta orfana e affidata alle cure di uno zio.
Lo zio è molto carino e affettuoso, il problema è la zia che è una vera stronza. Senza parlare poi delle cugine che sono sue degne figlie.
Una volta morto lo zio, Jane Eyre vive in casa con la zia e le cugine che la maltrattano e la fanno vivere da esclusa.
Già da questi primi capitoli inizia a delinearsi il carattere determinato di Jane: vista la situazione in cui vive inizia a desiderare di lasciare quella casa, non la spaventa l'indeterminato e il futuro.
Riesce a lasciare la casa andando a studiare in un collegio. Anche lì, la situazione non è delle migliori: nonostante la direttrice del collegio sia una donna molto gentile e preparata, il collegio è gestito da un uomo davvero crudele e ottuso che in un'occasione umilia pubblicamente Jane.
Nonostante tutte le sue vicissitudini Jane cresce, studia e diventa anche lei maestra. Una volta divenuta maestra e iniziato ad insegnare all'interno del collegio Jane Eyre inizia a prefissarsi un nuovo obiettivo: adesso vuol diventare istitutrice.
Rispondendo ad un annuncio corona il suo sogno e si trasferisce a Thornfield Hall, dimora in cui si occuperà dell'istruzione della piccola Adele.
Thornfield Hall è casa di Mister Rochester un uomo affascinante e misterioso.
Jane Eyre e Mister Rochester presto inizieranno ad innamorarsi sino a decidere di sposarsi ma proprio sull'altare Jane scoprirà che Mr Rochester non può sposarla perché è già sposato. La donna, sua moglie, Bertha Mason, è pazza ed è rinchiusa nella soffitta di Thornfield Hall. Venuta a conoscenza di questo precedente matrimonio Jane si sente profondamente ingannata e scappa da Thornfield Hall iniziando a vagare per le campagne circostanti finché non arriva, quasi morta di fame e di stenti, sui gradini della casa di St. John Rivers. St. John é il parroco della chiesa di un paesino di campagna e, assieme alle sue due sorelle, si prende cura di Jane finché lei si rimette in forze. Una volta guarita, a Jane viene affidata la gestione della piccola scuola della parrocchia. A questo punto della storia Jane è realizzata: è una donna indipendente, ha superato innumerevoli prove e ce l'ha fatta e in più adesso gestisce una scuola tutta sua. La storia potrebbe davvero finire qui, se non fosse che Jane sente di aver lasciato qualcosa a metà: vuole infatti sapere cosa ne è stato di Mr Rochester. Tornata a Thornfield Hall, però, la trova bruciata. Chiede informazioni in una locanda e scopre quanto successo: Bertha Mason era riuscita a scappare dalla sua soffitta e aveva appiccato il fuoco alla casa che era bruciata del tutto. Poi, una volta raggiunto il tetto, si era lanciata nel vuoto. Mr Rochester era sopravvissuto all'incendio ma era rimasto fortemente menomato e viveva adesso in un'altra sua proprietà assieme a due dei suoi vecchi domestici. Jane parte allora alla volta di Mr Rochester, lo trova e decide di tornare da lui.

recensione jane eyre charlotte bronte

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STILE

Lo stile narrativo è impeccabile così come la costruzione dei personaggi: Jane Eyre è semplicemente strepitosa, un personaggio profondo, sfaccettato, reale.
Il suo carattere determinato riesce a portarla dove vuole ma non solo: Jane Eyre non si accontenta mai, ad ogni traguardo raggiunto lei sposta l'asticella un po' più avanti e continua a crescere.
Jane è una donna forte: conduce (e vince) molte battaglie e infine accetta di occuparsi di un uomo che un tempo è stato forte e affascinante ma adesso avrà bisogno di lei in tutto e per tutto.
Un personaggio che mi piace particolarmente è Bertha, la moglie pazza chiusa in soffitta. Bertha è un personaggio che si presta a molteplici interpretazioni. E' innanzi tutto una donna che la società vittoriana non può accettare (e quindi relega in soffitta, lontano dalla società e da ciò che è socialmente accettabile). Bertha, è un'anima irrazionale e mentre Jane riesce a realizzare tutti i propri piani vivendo in modo iper razionale, Berta ne diventa quasi un alterego: tutta l'irrazionalità che Jane caccia via da sé va a rintanarsi lassù, in soffitta.

recensione jane eyre charlotte bronte

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CONCLUSIONI

Jane Eyre è un libro bellissimo e certamente entrerà nella mia lista dei libri preferiti dell'anno.
La lettura è stata davvero piacevole e appagante e, una volta finito, ho sentito quella sensazione che lasciano i libri belli una volta letti.

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