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Recensione: John Carter

Creato il 16 marzo 2012 da Giobblin @MrGiobblin
Recensione: John Carter
Il supermegakolossal della Disney è sbarcato in sala, pronto a conquistare il botteghino... o forse no. Dopo aver rilanciato il coloratissimo mondo di Tron, la casa di Topolino prova a riportare in auge anche il "nonno" della fantascienza odierna: John Carter di Marte! Sarà riuscita nell'intento?
LA TRAMA


John Carter è un disilluso veterano della Guerra Civile Americana. Il conflitto lo ha privato di ogni fiducia nell'umanità e lo ha convinto a non combattere mai più per una causa. In fuga dall'esercito e dagli Apache, si rifugia in una caverna, dove viene attaccato da un uomo misterioso. Dopo aver eliminato l'aggressore, John raccoglie un medaglione luminescente... e si ritrova in mezzo ad uno sterminato deserto. Stordito e disorientato, John scopre di aver guadagnato capacità fisiche sovrumane- può compiere balzi impressionanti e la sua forza è aumentata a dismisura. Com'è possibile? Carter scoprirà ben presto di non essere più sulla Terra, ma su Barsoom, il nostro Marte, un pianeta morente e dilaniato da una guerra millenaria tra le città di Helium e Zodanga. Straniero in terra straniera, Carter rappresenta l'ultima speranza per la principessa di Helium e il popolo dei Tharks, minacciati dal bieco Sab Than e dai subdoli Thern.
LA MALEDIZIONE DEL PIANETA ROSSO

Recensione: John Carter
Come sicuramente saprete, John Carter è ispirato all'omonimo personaggio creato da E.R.Burroughs (il papà di Tarzan, avete presente?) esattamente 100 anni fa (!!!). La saga di Barsoom racconta le avventure di John Carter, soldato terrestre dotato di forza e agilità sovrumane, e dei suoi numerosi compagni marziani (la principessa Dejah Thoris, il jedak Tars Tarkas, il "cagnolone" Woola..), per arrivare fino ai suoi discendenti. Il Ciclo di Barsoom è puro planetary romance: tanti pianeti diversi da esplorare liberamente, popolati da creature umanoidi molto simili a noi per cultura e tecnologia. Il pr è un "cappa e spada" esteso a tutto lo spazio, con mirabolanti avventure, belle fanciulle aliene in pericolo, duelli all'arma bianca... insomma, più fantasy che fantascienza.
Recensione: John Carter

Ricordiamo anche- se non ci ha già pensato la pubblicità del film- che senza John Carter non avremmo neanche Guerre Stellari o Avatar. E' da qui che tutto è cominciato, gente. Il che rappresenta un problema: il film di JC può sapere tanto di "già visto", proprio perchè i suoi "discendenti" hanno già sfruttato gli elementi dei romanzi di Burroughs in tutte le salse (l'eroe che abbraccia la causa degli alieni, la lotta nell'arena, i superpoteri...). Il progetto per un film di JC era già stato discusso più e più volte, e alla fine è stata la Disney a spuntarla, affidando la regia a Andrew Stanton, cavallo vincente della Pixar  (co-regista di A Bug's Life,regista di Alla ricerca di Nemo e Wall-E, produttore esecutivo di Monsters & Co. e Ratatouille...). Fin qui, tutto bene. Il cast vede Taylor Kitsch nei panni del protagonista...
Recensione: John Carter
...Lynn Collins nei panni della battagliera principessa Dejah...
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...e Willem Dafoe nei panni (in CGI) di Tars Tarkas:
Recensione: John Carter
Punto forte del film è l'incredibile,meticolosa, mozzafiato resa di Barsoom, con le sue rovine, i suoi deserti, i suoi canyon, le sue città... JC è un film visivamente stupendo, realizzato con cura maniacale e amore profondo per l'universo letterario di Burroughs. Peccato per il 3D assolutamente superfluo, tanto per cambiare. E peccato per il budget astronomico (si parla di 250 milioni, cui vanno aggiunti altri milioni per il marketing, pura follia) che impedirà al film di diventare un successo. Sarà già tanto se riuscirà a rimettersi in pari con le spese, quindi a meno di un miracolo possiamo già dire addio ad un eventuale sequel. Vediamo i vari motivi per cui John Carter non ha attirato l'attenzione che meritava:
  • Il pubblico non conosce il personaggio. Triste ma vero.
  • Il cast è composto da illustri sconosciuti (a parte, tipo, Dafoe, ma è irriconoscibile).
  • Fare film che hanno a che fare con Marte porta sfiga. (Vedi Mars Attacks, Fantasmi da Marte, Milo su Marte: tutti flop al botteghino).
  • Il marketing è stato piuttosto maldestro. Venderlo come "il nuovo Avatar" potrebbe essere stata una mossa azzardata.

Recensione: John Carter
Il pubblico sta evitando questo film. E sbaglia di grosso. Perchè, a parte qualche difettuccio qua e là (come la durata, io avrei sfoltito un pò l'inizio e la fine, ma sono opinioni) John Carter colpisce nel segno. Stanton (che ha contribuito anche alla sceneggiatura) ha dato vita ad un mondo che non ha niente da invidiare a Pandora, e a personaggi memorabili (come Woola! Tutti adorano Woola!), davvero memorabili. La storia è ben sviluppata, e allo spettatore viene dato tutto il tempo necessario per ambientarsi in quel di Barsoom e capire le motivazioni che muovono i protagonisti (compreso il villain). Questo film ha cuore. E mi viene già da piangere pensando a quanto guadagnerà una ciofeca come Battleship, tutta esplosioni e boiate (e stranamente, anche qui troviamo Kitsch nel cast. Mah.). Un buon film, confezionato con cura, pieno di azione e momenti epici (ma anche esilaranti) che purtroppo non riceverà mai gli onori che merita. Io penso che Burroughs avrebbe approvato. Voi fatevi un favore, e dategli una possibilità. Per Woola, se non altro. Woola è il migliore!

Recensione: John Carter

WOOLA!!


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