recensione: King Arthur (Director's Cut)

di Antoine Fuqua - USA/UK/Irlanda 2004 - avventura - 134min.
Le pretese di veridicità storica, molto labili in verità, non sono qui oggetto di discussione.
Si racconta la leggenda di Artorius (Clive Owen), soldato romano-britannico alla guida di un manipolo di Sarmati (tribù eurasiatica sottomessa ai romani e costretta all'arruolamento forzato), e della sua lotta contro i Sassoni che minacciano di fare breccia nel Vallo di Adriano.
Film altamente spettacolare che non si esime dal tratteggiare con una cura insolita (per un film del genere) la psicologia del protagonista (e di qualche comprimario), diviso fra romanità e britannicità, fede e ragione, autoaffermazione ed obbedienza. Le grandiose scene di battaglia, ben realizzate, sono giustamente alternate a lunghi momenti descrittivi; purtroppo il film ha diverse carenze: una sceneggiatura non particolarmente brillante non aiuta il coinvolgimento; l'eccessiva canonicità dei personaggi e l'imperdonabile mancanza di dettaglio nella caratterizzazione di alcuni di essi (il cattivo, Merlino...); la recitazione appena sufficiente ed una regia anonima; tutti questi elementi contribuiscono a far precipitare il film al di sotto della media.
Peccato.
Voto: 2/5