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Titolo: L'artiglio del Leone Autore: C.W. Gortner Pagine: 324 Prezzo: € 18.60 Editore: Corbaccio Data di pubblicazione: 23 febbraio 2012 Trama Estate 1553: la monarchia inglese è in pericolo. Sul trono siede il figlio adolescente di Enrico VIII, Edoardo VI, malato e succube del potente Lord Dudley, primo duca di Northumberland, che lo spinge a cambiare testamento escludendo dalla successione le sue due sorellastre: Maria, figlia di Caterina d’Aragona, ed Elisabetta, figlia di Anna Bolena. Brendan Prescott, un giovane orfano allevato dalla famiglia dei duchi di Northumberland, viene inviato a Londra per servire il figlio di Lord Dudley. Brendan non ha scelta e inoltre spera di approfittare dell’occasione per far luce sulle proprie origini che sono avvolte nel mistero: questa, almeno, è la promessa che gli ha fatto William Cecil, Segretario di Stato, segretamente avverso a Lord Dudley, chiedendogli in cambio di riferire le mosse dei Northumberland a corte. Contemporaneamente al servizio dei personaggi più influenti e pericolosi del momento, Brendan si trova così coinvolto in una ragnatela di spionaggio, azioni spietate, omicidi efferati e tentati omicidi che mettono a repentaglio tanto il sovrano quanto lui stesso, nonché la donna di cui nel frattempo si è innamorato... Mia Recensione L'artiglio del leone, grazie ad una organizzazione meticolosa e allo stile dell'autore, è un ottimo esempio di romanzo storico ben strutturato e coinvolgente.
Il protagonista, Brendan, è un ragazzo abituato ad essere bistrattato dai membri della ricca e potente famiglia in cui vive in campagna, i Dudley, e sa di avere poche speranze di fare carriera, per questo impegna il suo tempo prevalentemente lavorando e sgattaiolando nella biblioteca per studiare. Questa sua tranquillità viene interrotta dall'ordine di Lady Dudley di recarsi a Londra per diventare lo stalliere di suo figlio maggiore che è destinato a diventare, sulla scia di suo padre, un grande politico del regno. Ma non tutti vedono di buon occhio le manovre della famiglia Dudley che in effetti governa indisturbata l'Inghilterra vista la debolezza del sovrano Edoardo VI. Dopo aver avuto una bruttissima impressione della città Brendan si trova a vivere una situazione di intrighi ed incertezze che lo porteranno a diventare fedele ad una donna fragile ma potente, la giovane Elisabetta, a trovare l'amicizia in un ragazzino senza genitori e ad innamorarsi di una dama di compagnia, oltre cha a scoprire tanto del suo passato ben celato a tutti. Da ragazzo puro e curioso Bredan diventerà un giovane uomo.
Parlando in generale, il libro mi è piaciuto: è scritto bene, la trama è coinvolgente, i personaggi sono ben delineati e le ambientazioni e gli avvenimenti storici dell'epoca sono ben descritti. Durante a lettura mi ha molto colpito il modo in cui l'autore descrive il carisma e la forte presenza di Elisabetta e cioè colei che diventerà una delle più grandi regine d'Inghilterra. In apparenza sembra una ragazza fragile e sottomessa, anche se imprevedibile, in realtà è una donna indipendente e volitiva che sa come raggiungere il suo scopo finale. I suoi modi di fare, i suoi atteggiamente quasi incoerenti, stregano a tal punto Brendan e coloro che la circondano, da far sì di essere sempre aiutata e sostenuta. Insomma il mio parere è decisamente positivo anche se come al solito non sono completamente soddisfatta e voglio parlarvi di alcune cose che non mi sono piaciute in toto. Prima di tutto alla fine dalla lettura, chiudendo il libro, ci si rende conto che nel romanzo tutti manipolano tutti, cioè dall'inizio alla fine i personaggi, da quelli principali ai secondari, ordiscono continuamente complotti e trame alle spalle dei regnanti, degli amici, dei propri parenti, insomma non si salva nessuno. Seguire queste macchinazioni, che si vanno ad ingarbugliare sempre di più con lo sviluppo della storia, diventa davvero un'ardua impresa, ed infatti l'autore spesso deve rispiegare in termini vaghi cosa il lettore potrebbe essersi dimenticato. Sempre a fine lettura ho riscontrato un piccolo difetto relativo alla durata della narrazione che secondo me è troppo breve per essere realistica: tutta la storia si svolge solo in una decina di giorni, e vi assicuro che di cose ne succedono tante da poter allungare il tutto almeno un paio di mesi! Il protagonista tra l'altro, da essere un ragazzino ignorante del mondo, diventa nel giro di pochissimo un uomo...una maturazione davvero troppo veloce secondo me!
A parte questi due piccole cosucce, è stata una lettura piacevole ed appassionante che mi ha fatto gustare in modo soddisfacente il periodo storico che va dalla morte di Edoardo VI, unico figlio maschio del celebre Enrico VIII, fino alla presa al potere delle due sorelle Maria ed Elisabetta.
Ho deciso quindi di assegnare 4 stelline.
Lya
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