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RECENSIONE: L'atlante di tenebra di John Stephens

Creato il 11 ottobre 2015 da Bookland

Buona domenica sera e buona lettura!
RECENSIONE: L'atlante di tenebra di John StephensTitolo:L'atlante di tenebra Autore:John Stephen Pagine: 490 Prezzo: 19,90 euro Editore: Longanesi Serie:The books of beginning 3# Data di pubblicazione: 26 marzo 2015 Trama
Le fantastiche ed emozionanti avventure dei tre coraggiosi fratelli Kate, Michael ed Emma stanno per concludersi: devono soltanto trovare l’ultimo libro magico, L’Atlante di tenebra, prima che cada nelle mani rapaci e crudeli del Ferale Magnus. Una volta che il libro sarà in loro possesso, il suo potere unito a quello degli altri due sarà inarrestabile. Inizia così per la piccola Emma un viaggio nello spazio e nel tempo, in luoghi reali e fantastici, un viaggio nel corso del quale dovrà affrontare mostri terribili e spaventosi fantasmi, ma soprattutto confrontarsi con il proprio lato oscuro, fino a trovare l’ultimo tassello di un puzzle straordinario. Solo con L’Atlante di tenebra i tre fratelli potranno sconfiggere il Ferale Magnus e salvare il mondo. RECENSIONE: L'atlante di tenebra di John Stephens Ormai praticamente ogni anteprima e recensione di un ultimo libro di una saga inizio il post allo stesso modo. XD Nel mio cervello c’è un mantra che di tanto in tanto si fa vivo: “devi finire le serie, devi finire le serie, devifinireleserie”. Mi rendo conto che è quasi una malattia e non vedo l’ora di terminarne almeno altre tre o quattro per darmi una calmata! Lasciando da parte le mie fisse, vi lascio alla recensione del terzo libro della “Trilogia degli inizi” formata da:
1. L’atlante di Smeraldo 2. L’atlante di Fuoco 3. L’atlante di Tenebra
Il terzo libro si riapre esattamente dopo gli avvenimenti del secondo, quando tutto sembra perduto e Kate, Michael ed Emma, i tre fratelli che sono destinati a comandare i potentissimi Libri degli Inizi, si vedono costretti ad affrontare delle avventure più grandi di loro. In questo terzo volume la protagonista, quasi assoluta, è Emma, colei che è destinata al terzo e più oscuro tra gli Atlanti: quello della morte, della resa dei conti. Emma, tra un capriccio e l’altro, riesce a superare numerosi ostacoli fino ad arrivare alla conclusione di tutta la storia.
Prima di dirvi la mia, ci terrei a ribadire che il target di questi libri non è per adulti ma per ragazzi tra i 12 e i 14 anni circa ma che è una trilogia fantasy davvero molto carina e per nulla scontata. Questi tre libri sono passati piuttosto sotto silenzio (forse il primo un po’ meno), infatti mi era quasi sfuggita l’uscita in contemporanea con l’America di questo ultimo libro, ho solo visto la cover sulla rivista “Il libraio” un po’ di tempo fa e poi ho scoperto che sarebbe uscito a brevissimo. Insomma, è stata pura fortuna averlo scoperto anche per parlarne sul blog! Parlando delle mie impressioni sul libro, devo dire che ho preferito il secondo perché aveva delle parti più “mature” ma, “L’atlante di Tenebra” è stata una lettura piacevole e molto avventurosa. Sarà forse che sono troppo grandicella (anche se dubito), ma in tutti e tre i libri non sono riuscita a calarmi perfettamente nella storia e a legarmi emotivamente ai personaggi nonostante siano ben caratterizzati e teneri. Credo che sia colpa del registro linguistico usato che mi è sembrato troppo infantile. In questo terzo volume la cosa è parecchio evidente perché la protagonista principale è Emma, la più piccola e immatura dei tre fratelli, e il registro linguistico viene “abbassato” per rendere al meglio i pensieri della bambina. Personalmente sono solo in parte d’accordo con questa scelta perché è giusto che i dialoghi siano realistici, ma i pensieri e le narrazioni fuori campo dovrebbero essere scritte con uno stile “normale”. Infatti il secondo libro mi è piaciuto di più perché Kate (la più grande che ha 16 anni) ha una parte centrale. Nonostante questo, sono riuscita a godermi le avventure dei tre ragazzi che, immischiati in qualcosa di gigantesco, con coraggio e altruismo cercano di salvare loro stessi e tutti i loro amici conosciuti durante i vari viaggi. Quindi, le parole d’ordine sono avventura e pericolo. Grandissimo punto positivo è che c’è un finale degno di questo nome un po’ tragico e un po’ a lieto fine che vede i ragazzi crescere e maturare per cercare di affrontare un nuova vita. Altro punto positivo è legato al cattivo di turno, il Ferale Magnus, di cui non posso scrivere molto ma l’ho particolarmente apprezzato nella parte finale del romanzo. Insomma, tra giganti, ragni colossali (accidenti a questi scrittori che dopo Tolkien non si fanno mai mancare queste maledette bestiacce!), regni sconosciuti, battaglie navali, crescita dei protagonisti e un finale con la F maiuscola, devo dire di aver apprezzato questa lettura e tuta la trilogia. Assegno tre stelline e mezzo e la consiglio a tutti coloro che amano le letture per ragazzi ricche di avvenimenti e fantasiose.
RECENSIONE: L'atlante tenebra John Stephens Lya

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