Magazine Diario personale
Titolo: "L'invito"
Autrice: Ruth Ware
Casa editrice: Corbaccio
Pagine: 352Prezzo: 16.90
TRAMA
Giovane scrittrice, Nora era stata invitata all'addio al nubilato di una vecchia compagna di scuola, Clare. Nora non vuole andare, non ha voluto tenere i contatti ed è evidente che è successo qualcosa di brutto allora, ma poi si convince e insieme ad un'altra amica del liceo, Nina, con cui è rimasta in amicizia, parte per la casa nei boschi che li ospiterà nel weekend. Ma qualcosa va storto: durante un gioco di società in cui tutti bevono troppo, vengono rivelati segreti e rancori del passato; durante un temporale salta la corrente e in una seduta spiritica emerge un oscuro avvertimento: nella casa c'è un assassino. Niente è come sembra e Nora dovrà cercare di ricostruire i fatti e capire chi la vuole incastrare.
RECENSIONE L'autrice è riuscita a farmi entrare immediatamente nella storia partendo dagli ultimi attimi concitati di Nora prima di ritrovarsi in un letto d'ospedale con un blackout su quanto le sia accaduto subito dopo quegli attimi e premendo poi il tasto rew raccontandoci sempre dal punto di vista della protagonista tutta la storia dall'inizio.La casa nei boschi è l'ambientazione perfetta, perché è isolata, i telefoni non prendono quasi mai ed è composta da enormi vetrate che fanno pensare agli invitati di essere attori osservati dall'esterno. La scelta di questa ambientazione, l'invito e il colpevole da scoprire mi hanno fatto ricordare il film Invito a cena con delitto, dove già gli invitati sono interessanti da scoprire e infatti anche qui abbiamo dei personaggi intriganti, partendo da Clare, la sposa, una ragazza che ha la capacità di metterti in luce, che mantiene i segreti per tenerti in pugno, popolare al liceo e all'apparenza perfetta, un po' come Alison nella serie Pretty Little Liars; Florence, l'amica della sposa, che sembra far di tutto per assomigliarle e per compiacerla, ha una personalità fragile e piuttosto inquietante e mi ha ricordato Inserzione pericolosa, infatti per tutto il tempo sembra che stia per perdere la testa e commettere qualcosa di grave; Nora, riservata, con una fragilità di fondo che rischia di tornare in superficie, nasconde un segreto che è il motivo per cui ha deciso di cominciare una nuova vita; Nina, la migliore amica di Nora, diretta, a volte anche troppo, e molto sicura di sè; Melanie, una neomamma che non vede l'ora di tornare dalla sua famiglia e Tom, bello, gay, ricco e con un concetto sbagliato di divertimento.I personaggi che mi sono piaciuti di più sono stati Nora per la grinta, il coraggio e anche l'incoscienza e Florence perché è il personaggio più complesso e fuori dagli schemi. Lo stile è davvero scorrevole, riuscendo anche a mantenere alta l'attenzione e la tensione con i segreti da svelare, il programma sinistro di Florence per l'addio al nubilato, i primi segnali della presenza di un intruso e l'indagine in corso da parte della polizia per ciò che è successo durante l'ultima notte nella casa.Questo thriller psicologico mi è piaciuto tantissimo per tutti questi elementi, ma anche perché l'autrice è stata bravissima con i personaggi, visto che si può sospettare quasi di tutti e infatti fino alla fine è riuscita a mandarmi fuori strada.
L'AUTRICE
Ruth Ware è il «nome de plume» di una scrittrice inglese, nata nel 1977 e cresciuta a Lewes, nel Sussex. Dopo essersi laureata all’Università di Manchester si è trasferita a Parigi, e quindi a Londra, dove attualmente vive con il marito e i suoi due figli. Ha lavorato come cameriera, libraia, insegnante di inglese e infine nell’ufficio stampa della Vintage Publishing. «L’invito» è il suo primo thriller. Purtroppo Blogger fa i capricci e come potete vedere mette gli spazi come vuole...