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Recensione: "L'isola della paura"

Creato il 20 dicembre 2014 da Ilary
L'isola della paura Dennis Lehane Titolo: L'isola della paura
Titolo originale: Shutter Island Autore: Dennis Lehane Editore: Piemme Collana: Pickwick Pagine: 352 Prezzo: 9,90 € cop. flessibile / 6,99 € e-book
1954, settembre. L'agente federale Teddy Daniels viene inviato sull'isola di Shutter, al largo di Boston, dove si trova l'Ashecliffe Hospital, destinato alla detenzione e alla cura dei criminali psicopatici. Deve trovare una detenuta scomparsa, Rachel Salando, condannata per omicidio, ma un uragano si abbatte sull'isola, impedendo qualsiasi collegamento con il resto del mondo. Ma sull'isola, niente è davvero quello che sembra, e gli interrogativi si accavallano: come ha fatto la Salando a sparire nel nulla? Chi semina strani indizi in codice? E cosa sta cercando Teddy Daniels? Una detenuta scomparsa, oppure le prove che all'Ashecliffe Hospital si fanno esperimenti sugli esseri umani, o ancora qualcosa di più profondo, che lo tocca personalmente?

Recensione
L'isola della paura è il romanzo da cui è stato tratto il famoso film Shutter Island che io non ho visto e quindi ho iniziato a leggere questo libro piena di curiosità e di aspettative. Forse sarò una delle poche persone a non aver visto il film, ma se so che qualche film è tratto da un libro, aspetto a vederlo finchè non avrò letto il libro in questione. Preferisco guardare un film sapendo già cosa succederà piuttosto che leggere un libro a film già visto, secondo me toglie un po' quella magia della lettura che ti permette di immaginare i personaggi, i luoghi, ecc. Vabbè, discorso contorto che non so nemmeno se capirete, ma io la penso così. Ma basta divagare, parliamo del libro. Il romanzo è ambientato nel settembre del 1954 quando l'agente federale Edward "Teddy" Daniels viene mandato, insieme al suo nuovo partner Chuck Aule, sull'isola di Shutter sulla quale si trova l'Ashecliffe Hospital, che non è altro che un manicomio criminale nel quale sono rinchiusi pericolosi psicopatici; Teddy Daniels è stato incaricato di indagare sulla misteriosa scomparsa di una detenuta, Rachel Solando, una donna che è stata condannata per l'omicidio dei suoi figli. Teddy inizia le sue indagini ma invece di trovare risposte non fa che essere attanagliato da nuovi dubbi e domande, e comincia a sospettare che all'Ashecliffe Hospital si facciano terribili esperimenti sui detenuti. Oltre a questo, Teddy è andato sull'isola con lo scopo di svolgere un indagine molto personale su uno dei criminali rinchiusi ad Ashecliffe, ovvero il responsabile della morte della sua amatissima moglie, Doris. Mentre infuria la tempesta, Teddy si troverà intrappolato sull'isola, completamente tagliata fuori dal resto del mondo, e li dovrà fare i conti non solo con quello che accade ad Ashecliffe, ma anche con i suoi demoni interiori... Mi fermo qui a raccontare la trama che ho volutamente scritto in modo molto breve e generico giusto per darvi un assaggio di ciò che racconta questo romanzo; aggiungere altri dettagli sarebbe un vero delitto, per restare in tema, perchè L'isola della paura è proprio uno di quei libri che vanno gustati pagina per pagina, scoprendo via via i colpi di scena, davvero sorprendenti, che l'autore ha riservato ai suoi lettori. Se avete già visto il film, sicuramente non ne trarrete la stessa soddisfazione che ne ho tratto io leggendolo completamente all'oscuro di quello che mi sarei trovata davanti, anzi devo dire che sono rimasta piuttosto spiazzata, perchè tutto avrei pensato meno che quello che effettivamente succede verso la fine, quando il mistero viene svelato. Il finale è stata una sorpresa, non me lo aspettavo, anche se durante la lettura avevo fatto varie congetture su quale potesse essere la realtà dei fatti, però non sospettavo certo "quella" incredibile rivelazione. "Niente è come sembra" potrebbe essere il sottotitolo di questo romanzo, frase forse un po' scontata e detta fin troppe volte ma che si adatta perfettamente a L'isola della paura, un thriller psicologico con una trama fittissima e intricata nella quale realtà e illusione si intersecano e si sovrappongono continuamente e lasciano il lettore disorientato e spiazzato al pari del protagonista della storia che non sa più ciò che è vero e ciò che è falso. Apprezzo molto i libri nei quali l'autore semina indizi, lascia intendere ma non troppo, fa credere una cosa e invece è tutt'altra, mi diverto proprio a leggerli cercando di risolvere gli enigmi e L'isola della paura è proprio questo genere di romanzo. Molto suggestiva e di grande impatto emotivo è anche l'ambientazione, anzi credo che giochi una buona parte nel rendere questo romanzo ancora più appassionante: un manicomio pieno di criminali psicopatici su un'isola che viene resa inaccessibile da un uragano, con un atmosfera cupa, claustrofobica e angosciante come può essere quella di un luogo dal quale non si può fuggire, che l'autore riesce a evocare alla perfezione grazie alle sue parole. Chiaramente, molta parte del fascino di questo libro deriva anche dai personaggi, in particolare Teddy Daniels che è un protagonista che risulta immediatamente simpatico grazie anche alla sua personalità carismatica e alla bravura dell'autore nel delinearne la psicologia complessa e tormentata; è un personaggio a cui ci si affeziona, per il quale si parteggia e che fa anche commuovere con il suo struggente e disperato amore per la moglie morta. Atmosfera suggestiva e inquietante al punto giusto, scrittura pulita e lineare, ritmo narrativo incalzante, personaggi ben caratterizzati e una trama coinvolgente e imprevedibile sempre ad altissima tensione sono gli ingredienti principali de L'isola della paura, un romanzo che vi terrà con il fiato sospeso e vi appassionerà con i suoi colpi di scena fino all'impensabile finale che è la proverbiale ciliegina sulla torta. Ovviamente, non posso fare altro che consigliarvene la lettura!
Il mio voto:

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