TRAMA: Alcune giovani donne di Atlanta sono morte per mano di un killer che firma la sua opera con un unico agghiacciante atto di mutilazione. La polizia scatena una caccia frenetica, guidata da un detective con una lunga esperienza: lui si chiama Michael Ormewood e deve risolvere al più presto il caso, anche se il suo matrimonio sta vacillando e il temperamento esplosivo ne sta minacciando la carriera. Si aggiunge anche Angie Polaski, una poliziotta sexy ed ex amante di Michael, e un ex galeotto che si mette per caso sulle tracce del killer e che potrebbe diventare la chiave risolutiva del caso.
Ed ora.... il mio commento:
Cosa dire di questo libro? Era tempo che non leggevo un thriller così, capace di prenderti dall’inizio alla fine nonostante le 500 e passa pagine da cui è composto. E’ scritto in terza persona ma i continui cambi di punti di vista, ti permettono di avere una visione completa di ciò che accade ed è accaduto seppur all’inizio, tale scelta, mi abbia quasi confusa. Non mancano vari flashback dei personaggi principali, perché è vero che si tratta di indagini ambientate al presente, ma il passato conta.. eppure tanto! Complimenti all’autrice per come riesce, nonostante una trama veramente ben architettata, a far tornare tutti i pezzi del puzzle. Niente e nessuno si trova lì per caso, ed alla fine ogni cosa, ogni persona, è collegata alle altre. Il protagonista di questa trilogia, Will Trent, inizia a farsi spazio nella vicenda piano piano, ma promette interessanti sviluppi visto che, dato il suo passato, possiede una personalità piena di ombre, che non sempre gli potrebbe far fare la cosa giusta. Interessante anche Angie e il rapporto difficile che la lega a Will. In ogni caso chi mi ha colpito di più, è stato John Shelly, per quello che ha passato e quello che deve passare: là dove la sua vita dovrebbe in qualche modo ricominciare, ecco che ciò che ha fatto ritorna, per continuare a tormentarlo, in una partita che sembra già persa in partenza. Quando capisci bene chi è, non puoi fare a meno di tifare per lui…. Inoltre, mi è piaciuto proprio tanto il modo in cui la Slaughter ti fa conoscere il detective Michael Ormewood, all’inizio te lo fa sembrare in un modo che poi stravolge completamente. Brava davvero!!! Insomma un thriller da leggere che penso proprio non vi deluderà, dove non è tanto importante l’assassino, ma tutto il contorno.
Il mio voto: