Grazie a Dio, al mondo esiste quella cosa chiamata buddy read - amici e amiche con un'effervescente passione per i libri si riuniscono e decidono di leggere un romanzo. Insieme. Quest'estate è capitato anche a me e, ogni sera, la promessa era una: leggere la saga di Black Friars dell'italiana Virginia De Winter, partendo dall'Ordine della Chiave, il suo prequel, per arrivare all'Ordine della Croce e le Soglie del Buio, i capitoli finali. Ho accettato di intraprendere quest'avventura con scetticismo, ricordando quanto l'Ordine della Spada non mi avesse preso poi granché... Ma alla fine ho ceduto, ritornando a visitare la Vecchia Capitale con le mie amiche e finendo per innamorarmene. Follemente.
La storia inizia qui, con l'Ordine della Chiave e la storia di Axel Vandemberg, un Axel diverso da quello presentatoci nella Spada. Questo Axel è addirittura piacevole da leggere, nonostante sia il solito ossessionato dall'intelligente - e giovanissima in questo capitolo - Eloise Weiss, e riesce a brillare grazie al riflesso della luce di chi gli sta intorno, quei meravigliosi personaggi che lo circondano, come Stephen Eldridge, di cui mi sono invaghita pazzamente (mi ha avuta a "quella capra di mio fratello"). Ho adorato Bryce che, dopo essersi visto molto meno nella Spada, ha iniziato a farsi largo tra la folla dei personaggi (per poi brillare definitivamente nei seguiti, ma di questo parleremo nelle prossime recensioni) e ho apprezzato gli sviluppi della trama che ha finalmente spiegato molti comportamenti del principe Axel e ha fatto luce sulla formazione della compagnia "segreta" delle cinque lune. Alla luce di ciò che ho letto nei sequel, inoltre, la Chiave assume un'importanza fondamentale per apprezzare appieno il background che la De Winter ha creato per il suo mondo - complesso ma lineare, che scorre senza che il lettore se ne accorga e conquista strisciando lentamente fino al tuo cuore.
Bryce gli scoccò un'occhiata di puro apprezzamento che si trasformò quasi in trasporto nel momento in cui, giunti nei pressi dei sotterranei di Palazzo Belmont, Morton si fermò un momento per sistemargli il colletto e il panciotto nero e poi gli fece luce con la lanterna mentre si specchiava nel piatto della spada.-Morton-, disse Bryce con slancio. -Vai immediatamente alla Residenza di Aldenor in qualità di primo maggiordomo-.- Oh, Morton!
La Chiave è un prequel che scorre benissimo e diverte. Lo stile della De Winter migliora notevolmente a questo giro senza però rinunciare alle descrizioni dettagliate della cultura delle varie Nazioni e dei personaggi. Mi piace il modo in cui vengano spesso riproposte alcune caratteristiche che aiutano il lettore a fissare bene in mente la comicità che caratterizza un qualsiasi personaggio, per poi affezionarsene ancora di più continuando nella lettura.
Se solo penso che la sottoscritta fosse stata così tanto indisponente verso la saga di Black Friars, tornerei indietro nel tempo a prendermi a calci e costringermi a leggerli prima! Ma forse è stato meglio così. Mi ha dato modo di divorarli con la mia calma uno dopo l'altro, apprezzando a pieno tutte le sfumature. Concludo consigliando la Chiave a tutti i lettori che non siano riusciti ad andare avanti dopo la Spada e vogliano dare un'altra occasione a Virginia De Winter. Per esperienza - una volta che le offri un dito con questo prequel, si prende tutta la mano dalla Penna in poi. È un circolo vizioso in cui rimarrete felicemente bloccati, che introduce questo sfavillante mondo con un mistero che vi terrà attaccati alle pagine tra segreti e intrighi meravigliosamente descritti. 4 gusci su 5 Potete acquistare L'Ordine della Chiave qui!