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RECENSIONE: L'Ottava Nota di Brandewyne Rebecca

Creato il 20 marzo 2011 da Bookland
RECENSIONE: L'Ottava Nota di Brandewyne RebeccaTitolo: l’Ottava Nota

Autore: Brandewyne Rebecca

Pagine: 356Prezzo:€ 7.50Editore: Harlequin Mondadori
TramaUn inquietante volume dai poteri magici e una setta, rimasta occulta per oltre200 anni, che gli gravita intorno. Spetterà a una giovane archeologa e a un brillante storico ricomporre tassello dopo tassello il mosaico. L'autrice tesse i fili della storia con quelli di un intreccio emozionante calandosi nei panni dei suoi personaggi per risalire ai misteri e alle passioni primordiali che accompagnano l'origine dell'umanità.
Mia recensioneL’Incipit della storia, narra la creazione di un potente libro magico, in un’isola dimenticata dagli uomini e anche da Dio, che racchiude conoscenze molto pericolose scritto da quello che sembra essere uno degli angeli caduti (almeno così sembra dalla descrizione).A questo punto la storia si dirama, da un parte viene raccontato il percorso, segreto ed oscuro, che il libro compie nel corso dei secoli insieme ai personaggi storici, religiosi o mitologici che ne vengono in possesso e scoprono il significato di alcuni brani del libro, l’altra vi è il racconto delle avventure legate a personaggi dell’epoca moderna.Uno di essi è un professore universitario di storia antica, amante dell’occultismo, che compie ricerche sulle sette come la classica Massoneria o dell’Abbazia dei Divini che ha origine con i Templari, di cui mai nessuno ha parlato, l’altra è sua figlia che dopo il misterioso omicidio del padre, riceve i suoi appunti ed assieme ad un bellissimo storico scozzese, inizia una ricerca per verificare se quello che diceva il padre era corretto e per avere vendetta sulla sua morte. Di qui la caccia inizia, i due protagonisti sono costretti a nascondersi e a scappare, cercando però di decifrare il codice lasciato dal padre di lei che è la chiave per risolvere tutta la situazione.
Da qualche giorno ho iniziato a fare le pulizie di primavera nella libreria di famiglia, quella a cui io non mi avvicino quasi mai e in mezzo alla polvere e a libri di circa 20 anni fa, ecco che è uscito questo romanzo che nessuno ha mai letto e che mi ha attirato. Era da un po’ che non leggevo questo tipo di libro che io definirei miscellaneo, composto da storia, mitologia, avventura, archeologia, che non riesco neanche a collocare in un genere predefinito.Devo dire che è stata una lettura piacevole e molto veloce, le tematiche trattate dai protagonisti le ho ritrovate dopo averle sentite nel programma televisivo Voyager, spesso le ho trovate assurde e troppo concettuali, però nel complesso la storia è passabile, forse un po’ troppo frettolosa e confusa, però è stata capace di tenermi compagnia in questi giorni.
Assegno 2 stelline e mezzo. RECENSIONE: L'Ottava Nota di Brandewyne Rebecca
Lya

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