Recensione "L'ultima possibilità" - Seita Parkkola

Creato il 30 maggio 2011 da Maryg90
Buona settimana a tutti! Un altro lunedì sommersa dai libri, ma non vi voglio certamente trascurare! Ecco, infatti, la mia recensione di "L'ultima possibilità", nuovo romanzo della scrittrice finlandese Seita Parkkola. Un grazie speciale alla casa editrice S.Paolo.
Seita Parkkola
L'ultima possibilità
Pagine 368€ 18,00
978-88-215-7196-1
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Borea, 12 anni, viene iscritto a una nuova scuola, la Casa delle possibilità, una scatola di vetro e acciaio che trasforma i ragazzi impossibili in allievi modello. Borea è un tipo impossibile ma la sua famiglia si aspetta che cambi. Non importa se il prezzo da pagare per avere un futuro è alto, e tutto nella scuola, persino l’amicizia, deve obbedire a delle regole ferree. Se Borea dovesse fallire, non avrà speranze. I genitori lo dimenticheranno, il suo nome non potrà essere nemmeno pronunciato. Sarà un Ragazzo Perduto. Ma Borea evade dalla scuola e scopre una fabbrica abbandonata. Cunicoli, graffiti, polvere, fruscii. E fantastiche piste su cui volare con lo skate. È poi c’è India, una strana ragazza che sa vedere al buio e tendere trappole. E pensa che i Ragazzi Perduti non abbiano fallito ma...
RECENSIONE
Mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, quando leggevo Ascolta il mio cuore (B. Pitzorno) e La guerra dei bottoni (L. Pergaud) e sognavo un mondo nel cui centro c'erano solo bambini e ragazzini. Una bella sensazione, un po' nostalgica, che mi ha accompagnata in tutte le 368 pagine di questo romanzo. Un libro dedicato ad un pubblico giovane, ma che ad un certo punto si fà serio e anche un po' cupo. Ammetto la mia totale ignoranza per quanto riguarda la letteratura dei paesi nordici. Non ho neanche letto lo svedese Stieg Larsson, ma ho percepito un'atmosfera veramente particolare e diversa. Il mondo di Borea, nonostante sia quasi distopico e surreale, è profondamente influenzato dal luogo in cui ambientato. La scuola, le regole ferree, la società e i paesaggi profumano di Finlandia.
Il romanzo è sostanzialmente diviso in tre parti, più un epilogo ed una ripresa, e ritengo sia stata una scelta molto interessante. Nei primi capitoli viene presentato il mondo di Borea, un ragazzo "senza speranze" destinato a diventare un emarginato se non farà qualcosa per contenere il suo carattere inadeguato, e la trama, narrata in prima persona, è particolarmente semplice e lineare. La seconda parte, invece, contiene la svolta, annunciata dallo stesso Borea con queste parole: "A questo punto ti devo avvertire. La mia storia sta per prendere un tono più cupo". Quello che apparentemente poteva sembrare un romanzo destinato ai più piccoli, si trasforma in un movimentato thriller. Certamente non un thriller pulp, ma la tensione tra fughe, inquietanti scoperte e divertenti sviluppi, si fà sentire.
Borea è un personaggio interessante. Si tratta di un dodicenne che, in una situazione ordinaria, verrebbe solamente definito "un po' vivace e particolare", ma qui viene preso di mira dalla "Casa delle possibilità" come fosse un efferato criminale. La sua passione per lo skate, i suoi capelli rasta, la sua voglia di scappare da una situazione familiare non del tutto rosea, sono in netto contrasto con il rigore e la perfezione di una scuola che si propone, anche, di dare un'ultima possibilità a quei ragazzi quasi perduti. Peccato che, dietro a questa facciata così impeccabile, si nascondano segreti e comportamenti disumani. Un altro personaggio principale è India, la ragazza "ormai perduta" che vive in una vecchia fabbrica insieme ad altri ragazzini e accompagna Borea nelle sue avventure. Tra i due si crea immediatamente una grande sintonia e sono sempre pronti ad aiutarsi in situazioni estreme e di pericolo.
Forse, però, è proprio la "Casa delle possibilità" ad essere la vera protagonista. Una scuola in cui si utilizzano metodi alquanto discutibili per cambiare in meglio gli alunni difficili. Sicuramente da menzionare il momento in cui viene assegnata a Borea una fidanzatina, inquietante e divertente allo stesso tempo. Se si sta parlando di elementi disturbanti, non mi posso certo dimenticare di Brina Iemalia, la consulente della scuola e nuova compagna del padre di Borea, che utilizza metodi da marines per rapportarsi con il ragazzo. Montare lampadine super potenti in camera da letta e rinchiuderci un ragazzino per tutta una notte vi sembra una soluzione appropriata?
Nonostante sia certamente una lettura adatta ad un pubblico dai 12 ai 16 anni, è stata una lettura piacevole e consigliabile. La tredicenne nascosta in me gli darebbe 4 stelle abbondanti, la ventenne attuale lo premierebbe con 3 e mezzo. Dipende tutto dal target.
VOTO

3 1/2 STELLE


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