Quando un film viene prodotto dal regista pulp per eccellenza, Quentin Tarantino, risulta difficile non scorgere al suo interno venature caratterizzanti dei suoi progetti, anche per L'Uomo con i Pugni di Ferro infatti è così, anche se....
Tra i pupilli di Tarantino si possono annoverare registi di successo come Robert Rodriguez ed Eli Roth, due che oramai hanno creato un proprio spazio uscendo dall'ombra del maestro, un'ombra spesso troppo ingombrante, un'ombra che a quanto pare resterà ancora addosso al novizio RZA.
L'Uomo con i Pugni di Ferro è l'opera prima di RZA e per questo soggetta a pesanti critiche come nella normalità delle volte, molti sono i punti oscuri di questo progetto e nonostante le grosse potenzialità emerse il film risulta soltanto "passabile".
Le premesse c'erano tutte, personaggi strutturati con una propria mitologia, ognuno di essi immersi in una storia che a tratti appassiona, scene di combattimento molto ben realizzate grazie ad una spettacolare bravura degli interpreti, tratti distintivi da classico film di Tarantino ed ultimo e non meno importante la presenza di alcuni bravi attori pronti a dare il proprio contributo, il tutto è solo contorno ad un piccolo flop.
La prima opera di RZA pecca prima di tutto in una sceneggiatura a tratti scostante, vuota e imperniata su di una vendetta confusionaria, la sua visione della mitologia cinese delle arti marziale va a tozzare troppe volte con la voglia di rendere il film un prodotto occidentale.
Oltre ai problemi appena citati il regista sbaglia a mio avviso a ritagliarsi un ruolo centrale quando intorno a lui c'erano attori di qualità superiore e questo non è tutto visto che molti tratti della sceneggiatura ricordano l'ottimo Django Unchained dello stesso Tarantino.
Insomma un film con ottime potenzialità finisce per deludere dopo già la prima mezz'ora e questo è un vero peccato sia per gli amanti di questo genere di film che per i fedelissimi di Tarantino accorsi nelle sale per gustarsi un film da lui presentato.
Come detto il cast è molto affascinante, Russell Crowe è tornato il grande eroe di una volta (nonostante il fisico lo stia abbandonando), Lucy Liu è una pupilla di Tarantino e lo si capisce ad ogni suo movimento, Rick Yune dimostra maturità e forza per continuare a sfondare nel cinema d'oltreoceano e Jamie Chung è bella come non mai, cosa aggiungere più.
Ottimi gli effetti visivi, degni di un film dedicato al mitici gioielli orientali quali La Tigre e il Dragone o La Foresta dei Pugnali Volanti per intenderci, i combattimenti sono di grande impatto visivo ed intrattenitivo, il sangue sgorgia a fiotti con teste e braccia mozzate proprio che nella migliore tradizione tarantiniana, il tutto sembra realizzato a doc.
Buone recensioni anche per la scelta della colonna sonora, i ritmi underground si miscelano con la cultura orientale regalando come risultato un mix esplosivo evidenziato da combattimenti pieni di suspence emotiva e sonora.In conclusione L'Uomo con i Pugni di Ferro sarebbe potuto essere un gran bel film di genere, ma pecca in presunzione e mancanza di originalità, la poca esperienza di RZA come regista e come interprete fa il resto, gli effetti visivi, quelli sonori e l'ottima caratterizzazione dei personaggi invece restano ciò che più balza agli occhi in maniera positiva.
di Frenck Coppola