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Recensione: "L'uomo della sabbia"

Creato il 21 febbraio 2014 da Ilary
Titolo: L'uomo della sabbia Titolo originale: Sandmannen Autore: Lars Kepler Editore: Longanesi Collana: La Gaja scienza Pagine: 524 Prezzo: 16,40 € cartaceo / 9,99 € ebook
Nel cuore di una notte d'inverno in cui la neve ricopre interamente Stoccolma, un ragazzo cammina lungo i binari di un ponte ferroviario sospeso sul ghiaccio, in direzione del centro. Perde sangue da una mano ed è in gravissimo stato di shock: nel suo delirio febbricitante, parla di un misterioso uomo della sabbia. Il ragazzo si chiama Mikael e risulta scomparso da dodici anni. Da sette è stato ufficialmente dichiarato morto. All'epoca dei fatti, dopo lunghe ricerche, tutti hanno preferito credere che Mikael fosse annegato insieme alla sorellina, Felicia, scomparsa lo stesso giorno, sebbene i corpi non siano mai stati trovati. Tutti tranne il commissario Joona Linna. Lui ha sempre saputo che i due fratelli sono tra le numerose vittime del più spietato serial killer svedese, Jurek Walter, l'uomo che lui stesso ha catturato anni prima. Da allora Jurek Walter è detenuto in regime di isolamento nell'unità di massima sicurezza dell'ospedale psichiatrico Lowenstromska. Non può parlare con nessuno ed è costantemente sedato, ma niente riesce a domarlo. Il male che abita in lui è animato da una furia incontrollabile. Con il ritorno di Mikael, però, tutto cambia. Nessun caso può considerarsi chiuso. E Felicia potrebbe essere ancora viva... L'unico a sapere la verità è Walter, l'unico uomo forse in grado di essere più pericoloso dietro le sbarre che da libero. Qualcuno deve introdursi nell'ospedale e conquistarsi la fiducia del serial killer, sperando di indurlo a parlare. E, soprattutto, sperando di sopravvivergli... 

Recensione
Il quarto e, per ora, ultimo libro della coppia di scrittori che si firma con il nome di Lars Kepler, riprende esattamente dal punto in cui era finito il romanzo precedente, La testimone del fuoco, che avevo recensito qui. Non so se ricordate ma, nella precedente recensione, vi avevo segnalato il fatto che, una volta conclusa la vicenda principale, ne iniziava un'altra quasi come se ci fosse un nuovo romanzo nel romanzo. Bene, L'uomo della sabbia, dopo un breve prologo, ricomincia esattamente da quel punto: siamo nel reparto di massima sicurezza di un ospedale psichiatrico e lì è rinchiuso in isolamento Jurek Walter, uno dei più efferati serial killer che la Svezia abbia conosciuto. Pur essendo tenuto costantemente sotto farmaci e sotto controllo Jurek Walter non smette di essere estremamente pericoloso, tanto che gli addetti del reparto devono mettersi i tappi nelle orecchie per non ascoltare quello che dice, dato che Walter sa essere molto persuasivo e instillare dubbi e angosce nella mente di chi si trova ad avere a che fare con lui. Jurek Walter è stato rinchiuso dopo essere stato arrestato da Joona Linna, il commissario di origini finlandesi protagonista di tutti i romanzi dei Kepler, e condannato per due omicidi, anche se si sospetta che le sue vittime, che lui rapiva e segregava, siano molte di più. Una notte, viene trovato un ragazzo che vaga in stato confusionale lungo i binari di un ponte ferroviario; il ragazzo è Mikael Kohler-Frost, scomparso dodici anni prima insieme alla sorella Felicia. All'epoca la loro scomparsa era stata classificata come morte per annegamento, anche se i corpi non sono mai stati trovati, ma Joona Linna è sempre stato convinto che i due ragazzini fossero stati rapiti da Jurek Walter e la ricomparsa di Mikael conferma la sua teoria. Ora non resta che trovare Felicia che è ancora prigioniera di Jurek Walter in un luogo che nessuno conosce e, per scoprirlo, bisogna conquistarsi la fiducia di Walter e farlo parlare. Per riuscire in questo qualcuno deve infiltrarsi nell'ospedale dove è rinchiuso lo psicopatico e il gravoso incarico toccherà a Saga Bauer, coraggiosa detective già conosciuta nei romanzi precedenti, che entrerà nel reparto di massima sicurezza sotto copertura fingendosi una paziente psichiatrica per farsi confessare da Jurek Walter dove tiene prigioniera Felicia... Arrivata al quarto libro dei Kepler, posso dire che il duo di scrittori sia entrato nel novero dei miei autori preferiti; mai avrei pensato di dirlo, dopo l'esperienza negativa con il loro primo romanzo, L'ipnotista, che proprio non avevo gradito e che mi aveva fatta tentennare parecchio prima di prendere in mano un altro libro partorito dalle loro menti, e invece ora sono qui a non vedere l'ora di averne un altro il prima possibile. Anche perchè il finale è non aperto, è super aperto e non potevo credere ai miei occhi quando l'ho letto, veramente, ho pensato "no, non può finire così!" e ho girato la pagina sperando di trovare un altro capitolo e invece niente! Uff, non si può concludere un romanzo in questo modo! Spero che i Kepler si sbrighino a scrivere il prossimo... ammesso che questo non sia stato davvero l'ultimo della serie con Joona Linna come ho letto in un commento su Goodreads. Se è così andrò personalmente a pescare i Kepler e costringerli a scrivere ancora stile "Misery non deve morire"! u_u Comunque, torniamo a L'uomo della sabbia che è un gran bel thriller davvero molto appassionante e, per quanto mi riguarda, il migliore dei libri scritti dai Kepler finora. Buona parte dell'attrattiva di questo romanzo è dovuta, a mio parere, all'ambientazione: i reparti psichiatrici di massima sicurezza hanno sempre un certo non so che, quel fascino inquietante del luogo chiuso e decisamente claustrofobico dal quale è impossibile uscire e popolato da figure che mettono i brividi come nel caso del "cattivo" di questo romanzo, Jurek Walter. Quest'ultimo è il vero protagonista della storia, colui attorno al quale ruotano tutti gli altri; non c'è Joona Linna con le sue indagini al centro della trama, come nei romanzi precedenti, anzi Joona passa quasi in secondo piano rispetto a Jurek Walter, il quale si può dire prenda tutta la scena e tutta l'attenzione. Ed è un personaggio senza dubbio affascinante, in un modo certamente malsano per così dire, ma ha carisma e tutte le scene in cui è presente si leggono con il fiato sospeso in attesa di una sua mossa. Gli autori hanno fatto davvero un'ottimo lavoro nella costruzione di Jurek Walter. Altro personaggio veramente bello e complesso è Saga Bauer, questa giovane donna dalla bellezza quasi surreale ma che non se ne fa vanto, che affronta i problemi con una forza d'animo incredibile e che però, al tempo stesso, nasconde in sè anche dei tormenti e delle fragilità che sono quasi commoventi. Raramente trovo protagoniste femminili che mi colpiscano, però Saga Bauer è una di quelle. Beh, poi ovviamente non posso che parlare anche di Joona Linna, un personaggio che nel primo romanzo dei Kepler non avevo sopportato e che invece, libro dopo libro, mi ha conquistata e adesso adoro (cioè, del tipo che vorrei incontrarlo nella vita reale, ecco u_u)! Tra l'altro in questo libro si scopre anche qualcosa di più del suo passato e finalmente comprendiamo meglio il carattere di Joona Linna e forse anche il perchè sia così com'è. L'uomo della sabbia è un romanzo di più di 500 pagine che però scorrono con leggerezza, quasi senza rendersene conto, tanto la trama è avvincente e il ritmo serrato; suspense, colpi di scena e tensione sempre altissima la fanno da padrone nei vari capitoli, brevi e incalzanti, con chiusure in sospeso che praticamente costringono il lettore a proseguire senza sosta; per quanto mi riguarda, ho divorato questo libro in un paio di giorni, le pagine scorrevano che era un piacere e, in men che non si dica, sono arrivata alla fine...e poi avrei strozzato i Kepler per il finale, ma vabbè! Aggiungo anche che ormai mi sono abituata allo stile di scrittura dei Kepler che, vi ricordo, scrivono al presente in terza persona, e che all'inizio detestavo perchè trovavo troppo freddo e impersonale, ma che ora invece non mi dispiace più così tanto, anzi, lo ritengo adatto alle storie che scrivono. I Kepler, secondo me, sono migliorati di libro in libro, e quest'ultimo è il migliore in assoluto tra i quattro pubblicati finora, sia per trama che ambientazione che personaggi. Se già conoscete e apprezzate Lars Kepler, questo romanzo non farà che confermare il vostro gradimento, se non avete mai letto niente di questi due autori, non posso che consigliarveli e mi permetto di aggiungere che in teoria ogni romanzo è a sè stante e, volendo, potreste anche cominciare da questo, però dato che in ognuno si ritrova qualche piccolo dettaglio che lo collega agli altri della serie con Joona Linna, il mio suggerimento è di cominciare dal primo e proseguire. Davvero un gran bel libro, L'uomo della sabbia, e anche se magari non è perfetto e alcune scene forse sono esagerate, per quanto mi riguarda è stata una lettura appassionante come poche! Consigliatissimo!
Il mio voto: ★ ★ ★ ★ ✩ 1/2

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