Trama:
L'autrice:
Sito dell'autrice: http://jeanienefrost.com/
Recensione:
Mi sono accostata alla saga di Jeaniene Frost con molta cautela: quando si leggono ovunque complimenti e voti alle stelle per un determinato romanzo (o per una serie di romanzi), la mia parte scettica si scatena e mi mette in guardia. Inizialmente, pertanto, avevo deciso di evitare la lettura, perché un romanzo troppo osannato mi infastidiva. Ma quei “Cat & Bones” mi chiamavano, mi incuriosivano… perciò, eccomi qua, giunta al terzo capitolo della serie in pochi giorni.
Ne L’urlo della notte la mitica e tanto benvoluta coppia ha raggiunto una seppur traballante stabilità. I due eterni innamorati sono tornati insieme, dopo una separazione lunga anni, e questa volta la loro unione, anzi il loro amore, sarà sigillato – forse – dal matrimonio. Non solo quello frettoloso ma necessario giunto alla fine del secondo volume, ma quello vero, con tanto di proposta e anello al dito. Il loro rapporto non li salverà certo dai mille pericoli e dai mille nemici che ogni giorno si trovano a dover affrontare. Il padre di Cat sembra essere seriamente intenzionato ad ucciderla, assicurandone prima un’atroce sofferenza, e non sarà il solo. Il lavoro di Cat, la temuta quanto terribile Mietitrice Rossa, le procurerà infatti pericoli quotidiani, e mentre lei cerca di svolgere le sue missioni omicide, Bones svolgerà la sua missione di difesa alla vita della moglie.
La storia non perde mai ritmo, grazie alle numerose scene di azione, ai personaggi spesso ironici (i siparietti tra la mamma di Cat e Bones valgono la pena di leggere il romanzo!), ai cattivi - nuovi e vecchi - che entrano alla grande a movimentare la storia (ve l’aspettavate l’arrivo di Vlad? Quale Vlad? Perché, voi quanti Vlad conoscete???).
La penna della Frost ha di sicuro dalla sua tante armi vincenti: uno stile fresco e scanzonato, una narrazione scorrevole e avvincente, personaggi simpatici o quanto meno mai piatti, mai troppo stereotipati.
Tutto questo in maniera obiettiva. Ma visto che nella lettura è necessaria anche la soggettività, la mia voce sarà una voce fuori dal coro. Un romanzo del genere non può ottenere da me il massimo dei voti, perché quelli spettano a ciò che ritengo un capolavoro. Non può ottenere il massimo dei voti, perché, oltre ai lati positivi che obiettivamente possiede, la storia avrebbe dovuto coinvolgermi e emozionarmi. Con me non c’è riuscita. Non sarà colpa della Frost, che anzi riesce in questo intento con il 99% dei lettori, ma sicuramente mia, che non riesco ad apprezzare a pieno tale genere narrativo.
Titolo originale: At Grave's endAutore: Jeaniene FrostEditore: Fanucci - Collana Tif ExtraTraduttore: Silvia DemiPagine: 320Isbn: 9788834717226Prezzo: €12,90
Valutazione: 3 stelline