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SHADOWHUNTERS – CITTA’ DI OSSA (Recensione dei Lettori Estinti)

Creato il 18 maggio 2015 da Blog Dei Lettori Estinti @lettoriestinti

 Shadowhunters – Città di ossa (The Mortal Instruments – City of Bones) è un romanzo fantasy di Cassandra Clare, pubblicato il 27 marzo 2007 negli Stati Uniti e il 6 novembre 2007 in italiano. È il primo capitolo della saga Shadowhunters.

Breve trama:

Brooklyn, New York: la quindicenne Clarissa Fray conduce una normalissima vita da teenager, tra pomeriggi con il suo migliore amico Simon e la passione per il disegno, finchè un giorno, al Pandemonium Club, la sua vita viene sconvolta. Dei ragazzi, ricoperti di strani simboli e armati di spade, uccidono un altro ragazzo dai capelli blu nel magazzino del locale, sostenendo che quest’ultimo sia un demone e loro degli Shadowhunters, Cacciatore di DemoniClary vorrebbe chiamare aiuto, ma il corpo è scomparso e solo a lei è possibile vedere i tre misteriosi ragazzi. Viene così catapultata in un mondo di cui fino ad allora aveva ignorato l’esistenza. Clary svelerà delle verità scioccanti sulla sua identità e sul passato della madre, scoprendo di essere legata al Mondo Invisibile più di quanto credesse.

***

Tutti gli appassionati del genere urban fantasy dovrebbero leggere questo libro: è formidabile!

Non riuscivo a smettere di leggere, ogni pagina era carica di suspance e si scopriva, di capitolo in capitolo, qualcosa di nuovo e sconvolgente!

Ho quasi paura a scrivere una recensione perché non mi sento all’ altezza di recensire un best seller e certamente le mie parole non potranno rendere giustizia al meraviglioso stile narrativo della Clare.

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Vorrei partire dall’analisi dei personaggi in quanto sono delineati benissimo in tutte le loro caratteristiche con pregi e difetti.

Clary:

<<Sapeva perfettamente che il Pandemonium  lo annoiava e ci veniva solo perché piaceva a lei. Non era nemmeno sicura del perché piacesse a lei, quel posto: i vestiti, la musica, tutto sembrava un sogno, la vita di qualcun altro, completamente diversa da quella noia  che era la sua vita. Ma era troppo timida per rivolgere la parola a qualcuno che non fosse Simon.>>

(Clary, Capitolo I)

Già da queste righe, si può capire come Clary inizialmente fosse sopraffatta dalla tipica noia adolescenziale, dove solo la vita degli altri, e non la tua, sembra interessante e piena di cose emozionanti. Timida per natura, Clary nel corso del libro mostra il suo carattere da combattente: anche se la sua vita è distrutta e ribaltata, lei sa reagire, senza farsi abbattere e vuole scoprire la verità fino in fondo, per quanto sconvolgente. Clary cresce e diventa più matura durante tutto lo svolgimento della trama.

L’insegnamento che ho ricevuto da lei è: “Never give up”

<<Clary, tu sei un’artista, come tua madre. Questo vuol dire che vedi il mondo in modo diverso dalle altre persone. E’ il tuo dono vedere la bellezza e l’orrore delle cose di tutti i giorni. Non sei pazza per questo…soltanto diversa. E non c’è niente di male a essere diversi.>>

(Luke parlando a Clary, Capitolo II)

<<Se c’era una cosa che stava imparando da tutta quella faccenda era quanto fosse facile perdere tutto ciò che pensavi sarebbe stato tuo per sempre.>>

(Clary, capitolo X)

Jace: 

-Oh è scontroso con tutti – disse Isabelle allegra – E’ questo che lo rende così maledettamente sexy, oltre al fatto che ha ucciso più demoni di chiunque altro alla sua età.

(Isabelle parlando a Clary di Jace, capitolo V)

Questa è la frase per eccellenza per descrivere Jace. Lui è la tipica combinazione del “figo, ma stronzo”. Infatti, è una persona particolarmente antipatica ed unisce questo ad un sarcasmo pungente: “Uso il sarcasmo per nascondere il mio dolore interiore”.

Il che è vero. Questa personalità particolarmente scontrosa è come una specie di corazza contro il mondo esterno: da piccolo gli è stato insegnato che “amare significa distruggere ed essere amati significa essere distrutti”. Ovviamente, lui cerca di tenere lontane le persone da sé, perché ha paura di essere “distrutto”. Uccide demoni per sfogare la rabbia e sentirsi importante per qualcosa. In realtà è una persona fragile che ha bisogno di essere amato veramente.

Cosa ho imparato da questo personaggio: “Mai giudicare le apparenze e andare oltre…scoprire le persone!”

<<Non è affatto un bugiardo. Non sulle cose che contano. Preferisce dirti una verità orribile che mentirti>> Fece una pausa, e poi aggiunse sottovoce. << E’ per questo che di solito è meglio non chiedergli niente se non sei sicura di non poter sopportare la risposta>>

(Isabelle parlando di Jace a Clary, capitolo X)

Alec:

Il suo personaggio è troppo carino e mi ha catturata!

-Hodge ha ragione- disse Alec. Stava guardando Jace, e Clary pensò che probabilmente era uno dei pochi al mondo a guardare Jace non come se avesse paura di lui, ma come se avesse paura per lui.

(Capitolo X)

*Spoiler*: Alec è innamorato di Jace. Infatti,  è sempre terrorizzato all’idea di una missione “uccidi-demoni”, perché sa che Jace si metterà nei guai a furia di voler ammazzare demoni. Non sopporta Clary, perché ha paura che gli porterà via Jace!

Alec la guardò come se lei fosse un tipo particolarmente disgustoso di demone mai visto prima. –Voi mondani siete coì egoisti, vero? Non hai idea di quello che ha fatto per te, dei rischi personali che si è assunto? Non sto parlando solo della sua sicurezza… Avrebbe potuto perdere tutto. Ha già perso il padre e la madre, vuoi fargli perdere anche la famiglia che gli resta?

(Alec parlando con Clary di Jace, Capitolo XVI)

Con la sua pelle chiara e gli occhi azzurri era bello quanto la sorella, ma a differenza di lei faceva tutto il possibile per non farlo notare, con le sue felpe consumate e i capelli tagliati a casaccio. Non sembrava stare bene con se stesso.

(Alec, Capitolo XVI)

No, infatti: non sta bene con se stesso  perché non può esprimere il suo vero io, la sua identità. Si trascura come per diventare invisibile, per non farsi notare dagli altri, come se al primo sguardo potessero urlare “Lui è gay!”. Non può essere pienamente se stesso perché in questo mondo degli Shadowhunters (il Mondo Invisibile) sarebbe uno scandalo rivelare di essere gay: deve tenerselo per sé e cercare di non farlo scoprire a nessuno.

L’insegnamento di questo personaggio è : “Amare e proteggere, anche senza essere ricambiati”

Isabelle: lei è la tipica ragazza bella, a cui piace attirare l’attenzione, al contrario del fratello Alec. Si preoccupa molto di quest’ultimo però: infatti quando Clary capirà la tendenza omossessuale di Alec, lei la pregherà di non dirlo a nessuno per evitare problemi e liti con i genitori.  Anche se è spavalda, dimostra molta sensibilità.

<<Probabilmente è a casa sdraiato in una pozzanghera di bava. Aspetta solo che Isabelle si stanchi di lui e dovrai raccogliere i suoi pezzi con il cucchiaino>>

<<Ed è probabile che succeda?>> chiese Clary.

Jace ci pensò sopra un momento. <<Sì>> disse.

Clary si chiese se Isabelle non fosse più sensibile di quanto Jace credesse.

(Jace parlando di Isabelle a Clary)

Luke:

Sentì lo sguardo preoccupato di Luke su di sé mentre parlava. Era lo stesso modo in cui la guardava quando aveva undici anni e le era venuta la febbre da cavallo. Le aveva portato i cubetti di ghiaccio da succhiare e le aveva letto i suoi libri preferiti, facendo tutte le voci dei personaggi. Clary si chiese perché l’avesse fatto. Non erano parenti. Non erano nulla l’uno per l’altra.

(Luke, Capitolo XII)

Quest’ uomo mi ha conquistato. E’ il padre che Clary non ha mai avuto. Affettuoso, gentile e premuroso. E’ pronto a dare la vita per Clary! Ci dovrebbero essere più uomini così nel mondo!

Simon: è il miglior amico di Clary. E’ quel pizzico di ironia che rende questo fantasy perfetto. Ogni volta che questo personaggio, il tipico nerd quattrocchi, apriva bocca, mi faceva morir dal ridere.

Forse avrebbe capito che tipo fantastico era Simon, quanto era divertente, intelligente, affettuoso.

(Clary pensando a Simon)

…Ci sarebbero altri personaggi di cui parlare, ma non dico nulla per evitare spoiler!

***

Dal mio punto di vista, questo fantasy, oltre alla fantastica trama, contiene anche degli insegnamenti profondi e analizza (magari non direttamente) delle tematiche forti.  Da un lato possiamo trovare l’amore, anche quello omossessuale, dall’altro il razzismo e, anche se può sembrare strano, la religione.

Partiamo dall’amore:

<< Il bambino non pianse mai più e non dimenticò mai ciò che aveva imparato: che amare significava distruggere e che essere amati significava esseri distrutti>>

<<Pensò per un istante a Jace  che credeva che l’amore fosse una cosa che ti faceva a pezzi.>>

E’ proprio vero che certe volte l’amore ti distrugge? Io ho riflettuto sulla veridicità di questa frase: spesso l’amore ti dilania, ma ti fa anche sentire vivo. E’ un sentimento fortissimo, difficile da spiegare. In realtà, oltre all’ossigeno, l’amore è l’altra cosa indispensabile nella vita di una persona: il bisogno d’affetto è innato e nessuno può sottrarsi, anche chi sostiene che ne è capace (come Jace).

***

<<E quando l’ho visto morto in una pozza del suo sangue ho capito che non avevo smesso di credere in Dio. Avevo solo smesso di credere che gliene importasse qualcosa di noi. Dio forse esiste Clary, o forse no, ma non credo che abbia importanza. In ogni caso ce la dobbiamo cavare da soli.>>

Ora, non voglio fare una lezione di catechismo, ma penso che la religione sia uno degli argomenti più dibattuti da secoli. Davanti ad una frase così sono rimasta spiazzata. E ho pensato: Dio allora non esiste se ci lascia soli…In effetti non è che possa risolvere i nostri problemi: la vita è nostra e dobbiamo salvarci da soli!

Ma subito dopo mi sono detta: Certi atti d’amore che le persone fanno nei confronti di altre non possono non derivare da qualcosa di superiore. Come esiste il male in questo mondo, esisterà anche il bene. Qualcosa “di più” ci deve essere per forza!

-Bè…- Clary esitò un po’. – Se esistono i demoni, allora deve esserci…-

-Deve esserci cosa?- Jace si infilò la boccetta in tasca. – Ah, vuoi dire che se c’è questo…- e indicò il pavimento – deve esserci anche questo. – Indicò il soffitto.

***

Dopo avervi illustrato quello su cui ho riflettuto dopo la lettura, sperando di non aver divagato troppo, torniamo al libro: la scrittura della Clare è coinvolgente e ricca di suspance. I personaggi sono ben delineati in tutte le loro caratteristiche, con pregi e difetti. Mi piace molto la tecnica del narratore in terza persona, che mi ha permesso di analizzare le situazioni dall’esterno: in realtà, mi sembrava di essere lì, nel libro, insieme ai personaggi. Mi sono immedesimata molto nelle situazioni.

Fatemi concludere con una frase che mi è piaciuta molto e che non potevo non riproporvi:

《Ogni adolescente del cavolo di questo mondo sente quello che sentivi tu: si sente rotto, fuori posto, diverso, come un principe nato per sbaglio in una famiglia di contadini. La differenza è che nel tuo caso è vero. Tu sei diversa. Forse non migliore…ma diversa. Ed essere diversi non è una passeggiata.》

Aggiungo, però, che nell’essere diversi non c’è nulla di male: altrimenti che mondo sarebbe se fossimo tutti fotocopie di un unico modello?

<<Sii la versione originale di te stesso, non la brutta copia di qualcun altro.>>

(Judy Garland)

E voi, Lettori Estinti? Cosa ne pensate di questo libro? E se non lo avete ancora letto, vi ho fatto venire un po’ di voglia di farlo?


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