Tutto il romanzo è incentrato su Florence, la protagonista e il fratello Giles. Tetro a tratti lugubre, davvero quando finisci di leggerlo ti rimane addosso quel sapore di terrore e ansia. Sinceramente sono molto combattuta da tutta la faccenda. L'autore scrive divinamente secondo me, in maniera elegante, precisa e evocativa. Solo alcuni termini non mi sono piaciuti, molto superficiali e non utilizzati a quei tempi.
Ci troviamo New England nel 1891. È notte fonda ormai. Nell'antica dimora di Blithe House regnano il silenzio e l'oscurità. Per Florence, giovane orfana di dodici anni, è finalmente giunto il momento che ogni giorno aspetta con ansia. Attenta a non far rumore, sale le scale ed entra nella vecchia biblioteca. Nella grande stanza abitata dalla polvere e dall'abbandono ci sono gli unici amici che le tengano davvero compagnia, i libri. Libri proibiti per Florence. Non potrebbe nemmeno toccarli: da sempre le è vietato leggere. Così le ha imposto lo zio che l'ha allevata con il fratellino Giles. Un uomo misterioso, che l'ha condannata a vivere confinata in casa insieme alla servitù. Il fulcro della questione però , non è tutto questo ma il fatto che la ragazza ogni notte faccia un sogno strano e veda chino su suo fratello, un essere che vuole portarselo via. In realtà tutto ciò si avvererà di lì a breve...
Un altra fase che mi ha lasciata senza parole è quella della caduta per le scale fatta dalla povera governante, la situazione in casi normali si sarebbe fatta critica e l'istitutrice sarebbe dovuta essere incriminata o colpevolizzata e invece? Nulla! Ma dico io...
Fatto sta che non so descrivervi bene quali sentimenti o reazioni abbia provocato in me. Molto contrastanti e diverse. Sotto alcuni punti drammatici e teatrali. Bhè non vi resta che leggerlo . Buona Lettura. (Sono proprio curiosa di leggere il seguito)