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Recensione: La buona società

Creato il 05 settembre 2013 da Annalisaemme @annalisaemme
Recensione: La buona società
La buona societàdi Amor TowlesPrezzo di copertina: € 9,00
Editore: Beat
Collana: Beat
Data di pubblicazione: 2012Pagine: 397, brossuraTitolo originale: Rules of Civility
Lingua originale: Inglese
Traduzione: Massimiliano Morini
Genere: Letteratura straniera, storico
"Gli anni Trenta... Che decennio snervante. Avevo sedici anni quando cominciò la Grande Depressione, l'età giusta per arrivarci con tutte le aspettative e i sogni gonfiati dal fascino facile degli anni Venti."
"È la notte di capodanno del 1937 all'Hotspot, un night club del Greenwich Village a New York. In fondo a una pista da ballo piccola e vuota, un quartetto jazz suona stancamente. A un tavolo appartato dell'Hotspot, tuttavia, Evelyn Ross e Katey Kontent ostentano senza problemi la loro giovanile e spensierata avvenenza. Evelyn, bionda naturale, capelli lunghi fino alle spalle, è una di quelle tipiche bellezze del Midwest che volgono a un certo punto le spalle alla casa paterna per avventurarsi nella grande metropoli newyorchese. Katey è un'attraente giovane donna di buone letture che, per sbarcare il lunario, sbriga la corrispondenza nello studio legale Quiggin &C Hale. Le due ragazze si sono scolate già una buona dose di gin e, visto che hanno in borsa una decina di centesimi ciascuna e in testa l'idea di continuare a bere, si apprestano a fare gli occhi dolci al contrabbassista o al barista di turno quando si verifica l'"apparizione". Dritto, alto un metro e settantacinque, capelli castani e occhi azzurri, cravatta nera e bellissimo cappotto appoggiato al braccio, un giovane uomo compare sulla soglia. Il giovane è Theodore Grey, detto Tinker, banchiere a Wall Street, con appartamento al 211 Central Park West. In una parola, l'uomo del destino per le due ragazze, colui che le condurrà nella "buona società" newyorchese della fine degli anni Trenta, prima di precipitare nel baratro di una guerra i cui venti spirano già in Europa.."
Recensione: La buona società
Ho una confessione da farvi: mi sono letteralmente innamorata di questo libro. Mi sono lasciata sedurre dalla foto della copertina che ritrae una giovane donna mollemente adagiata su di una sdraio con indosso abiti e gioielli favolosi, immersa nel tepore di una tipica giornata autunnale newyorkese alla fine degli Anni Trenta. Sono stata affascinata dalla forza d'animo della protagonista, Katey, una segretaria poco più che ventenne che vive un intenso anno nella Grande Mela, durante il quale evolve come persona, ma soprattutto riesce a divincolarsi dalla rete di ricchezza, cinismo e ipocrisia che avvolge la "buona società" dell'epoca.
Ma il titolo italiano del libro, secondo me, non rende giustizia all'eleganza e alla forza di una storia che va al di là del semplice racconto della vita di due ragazze, Katey appunto e la sua imprevedibile amica Eve, che vengono introdotte nei salotti buoni da un giovane danaroso, Tinker. Proprio quest'ultimo farà conoscere alla protagonista personaggi peculiari, dalla sua "madrina" Anne al suo timido amico Wallace, attori sullo sfondo dello sfavillante palcoscenico di una New York magica.. E proprio Tinker disilluderà Katey con il suo lungo elenco di "regole della civiltà", una serie di norme di comportamento per farsi strada nell'ipocrisia della ricchezza, ma che forse sono solamente un modo per tentare di migliorare se stessi.
Un'opera veramente unica, che arriva dritta al cuore, mai banale, e ricca di dettagli sulla vita, gli usi e i costumi di un'epoca fatta di luci ed ombre. Da leggere assolutamente.
Durata della lettura: 8 giorniBevanda consigliata: Gin fizz
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Recensione: La buona società
"Un romanzo dove il glamour e la ricchezza degli anni Trenta non sempre sono quello che sembrano.."
Amor Towles è nato a Boston nel 1964. Si è laureato a Yale e ha conseguito un dottorato in letteratura inglese a Stanford. E' un grande appassionato di storia dell'arte, soprattutto della pittura di inizio Novecento, e di musica jazz. Vive a Manhattan con la moglie e i due figli. La Buona Società è il suo primo romanzo.
Recensione: La buona società

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