Magazine Cultura

Recensione: "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine" di Ransom Riggs

Creato il 27 agosto 2014 da Saraguadalupi

"LA CASA PER BAMBINI SPECIALI DI MISS PEREGRINE" di Ransom Riggs
• Editore: Rizzoli • Pagine: 382 • Prezzo: 9,90 € (cartaceo) - 6,99 € (ebook) Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?
Come vi avevo già accennato nella penultima puntata di "Chi ben comincia" , ciò che mi ha spinto più di tutto a leggere questo romanzo è stata la notizia che Tim Burton né girerà la trasposizione cinematografica. E' mia abitudine leggere i libri dei film che ho visto, o che vedrò, ma in questo caso, essendo una grande fan di Burton avevo un motivo in più per addentrarmi in questa nuova lettura. Devo ammettere che, però, anche la copertina ha fatto la sua parte: all'inizio la guardavo e mi metteva un po' di inquietudine..continuavo a fissare quella bambina senza capire che cosa ci fosse di così particolare, fin quando me ne sono accorta: non poggia i piedi per terra! E così ecco approdare questa cover nella lista delle mie preferite per curiosità e stranezza. Questa volta, poi, non ho neanche letto altre recensioni: l'ho comprato, infilato nel Kobo e letto durante il viaggio in macchina verso Montegrotto Terme (e al ritorno ho letto il sequel :P).
Ransom Riggs ci porta nella vita di Jacob ed, indirettamente, in quella di suo nonno Abe. Tra i due c'è sempre stato un rapporto molto forte, decorato e rafforzato ancora di più dalle storie che lo stesso Abe racconta al nipote: le sue però non sono storie comuni, sono i racconti della sua infanzia vissuta nella casa di Miss Peregrine, insieme ad altri bambini "speciali" come lui..ci sono anche delle fotografie che Abe mostra a Jacob: fotografie di bambine che levitano, o che hanno un'altra faccia dietro la nuca, fotografie di bambini invisibili e che custodiscono e "governano" un intero alveare di api. Nella sua infanzia, Jacob non ha fatto altro che credere alle storie del nonno, tanto da voler fare l'esploratore ma, come è inevitabile, crescendo anche le sue opinioni cambiano e, dopo esser stato apostrofato come un fanfarone, decide di non credere più a tutte le storie fantastiche di Abe, considerandole finte, così come le fotografie..frutto, probabilmente, di elaborazioni fotografiche non reali. La vera storia, ed il vero percorso di Jacob comincia, purtroppo, nel modo più tragico possibile: il nonno viene ucciso. Tutti sono convinti che i colpevoli siano dei cani randagi, ma in realtà Jacob sa bene cosa ha visto: un mostro, una creatura non-umana, probabilmente uno di quei mostri che il nonno diceva di aver combattuto da giovane. Come è prevedibile, dopo aver detto alle autorità ed ai suoi genitori, della sua "visione", tutto inizia a ruotare intorno agli psicoterapeuti, alle medicine, alla riduzione dello stress e chi più ne ha, ne metta! Come spesso accade, però, non tutto il male viene per nuocere e, proprio con il benestare del suo psicoterapeuta, Jacob parte insieme a suo padre alle volte dell'Irlanda, dove Abe ha vissuto in passato e dove spera di poter trovare le risposte che cerca. Ciò che non si aspetta però è che, oltre alle risposte, troverà un intero mondo nuovo, pronto ad accoglierlo..ed un gruppo di bambini, molto più che speciali.
Come avrete sicuramente notato dalla trama, ci troviamo davanti ad un libro tutt'altro che semplice. La storia è molto particolare e innovativa e, fin dai primi capitoli, traspare la grande bravura di Riggs nel mescolare umano e paranormale senza trasformare il libro in una storiella per bambini: l'intero romanzo è una specie di labirinto attraverso la mente e la vita di Jacob, passando tra i suoi incubi, le sue mille domande e il suo bisogno di risposte. Tanto che, anche il lettore, si trova con mille dubbi..primo fra tutti: "siamo sicuri che sia tutto frutto di un fervida immaginazione?" Vedete, non so se sia merito dello stile narrativo o delle fotografie disseminate qua e là, ma ho seriamente avuto la sensazione di star leggendo una storia vera, su un posto vero, su persone vere. Ok, forse sono un po' matta, lo riconosco, ma è una sensazione troppo strana da spiegare.  Miss Peregrine mi è piaciuta fin da subito, così come Jacob. Mi sono affezionata ad entrambi, tanto da vedere la stessa Miss come una sorta di novella Mary Poppins, corsa in aiuto di tanti bambini bisognosi di conforto, di una famiglia, di un posto dove sentirsi normali pur avendo delle "specialità" che li rendono diversi da tutti gli altri. Il rapporto tra Jacob ed Abe mi ha ricordato tanto quello che ho io con i miei nonni, un'eterna devozione ed un eterno amore che passa sopra a qualsiasi cosa e che porta a cercare di conoscerli anche quando ormai se ne sono andati..come se in realtà non se ne andassero mai per davvero. Ho apprezzato il fatto di non esaltare troppo scene romantiche e sdolcinate, mantenendo i vari momenti del romanzo su piani differenti, senza mischiare tutto in un unico miscuglio di avvenimenti. Tutto, all'interno della storia ha un suo anello temporale, ben definito (e chi l'ha già letto sa perfettamente a cosa mi riferisco), quindi la lettura prosegue senza intoppi né refusi. I dialoghi sono ben costruiti e anche le descrizioni sono dettagliate quanto basta per lasciare al lettore la possibilità di usare un po' d'immaginazione.  Indubbiamente è un libro curato in ogni minimo particolare, dalla copertina, all'impaginazione, alle fotografie, fino all'intera storia. Niente è lasciato al caso e questa è una delle peculiarità che più ho apprezzato!  In sostanza, se non l'avete ancora letto, FATELO!  Alla prossima :* Votazione:

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :