Buon pomeriggio e buona lettura!
Ho studiato con passione diverse epoche storiche, ma quella che mi ha affascinato maggiormente è sicuramente il periodo medievale che mi ha appassionato totalmente. Tra i romanzi storici, quelli che mi fanno brillare gli occhi, sono decisamente quelli ambientati in questo periodo, possibilmente con una protagonista femminile, anche se è più facile trovarne con personaggi per lo più maschili, quindi "Il mistero della cattedrale" si avvicinava moltissimo ai miei desideri, che però non sono stati completamente soddisfatti.
Il romanzo, ambientato un uno splendido monastero spagnolo nell'anno mille, racconta le storie concatenate dell'abatedel monastero in lotta con due nobili della zona per il controllo delle reliquie e di alcuni benefici, di Blai e Candia, due giovani di diversa estrazione sociale invaghiti l'uno dell'altra e la storia di Sebastià, ex guerriero che lavora presso l'ostello del monastero. Tra intrighi, lotte segrete e pericolose fughe, il romanzo dipinge un'epoca di forti contraddizioni sociali e morali.
Inizio dicendo che il libro non mi ha convinta completamente a partire proprio dal titolo che trovo troppo scontato e dozzinale insieme al sottotitolo "il segreto della reliquia maledetta". Se facciamo un salto in libreria ci sono un sacco di libri con le solite parole chiave "cattedrale", "mistero", "segreto", "reliquia", "maledetta"usate con ordine diverso e quindi, a primo impatto, il libro non mi ha fatto una buona impressione, tutto ciò anche grazie alla cover che non ha nulla di particolare. A parte le mie solite osservazioni sull'estetica del libro, che personalmente trovo importate, devo dire che il romanzo non presenta nulla di particolarmente originale o diverso dal solito. Punto assolutamente positivo è l'ambientazione e le descrizioni della vita dell'epoca che mi sono
Oltre questo, i protagonisti, che sono potenzialmente interessanti, vengono sviluppati in modo superficiale senza dare particolare importanza all'introspezione che, in un romanzo ambientato nel 1100, è importante; l'unico personaggio che ho sentito come più "vero" è Sebastià che racconta il suo difficile passato e sottolinea il suo desiderio di cambiamento. Ho trovato piacevoli le storie d'amore presenti e, proprio queste insolitamente, destavano la mia curiosità che si andava perdendo tra politica e geografia spagnola dell'epoca. Durante la lettura ho notato alcune similitudini con il famoso libro di Ken Follet, che io ho amato alla pazzia,"I pilastri della terra" da cui riprende, in misura ridotta, dei temi: la costruzione della cattedrale(che qui non è così importante come nel libro di Follet ma c'è), la presenza di un ragazzo semplice ma dotato e con i capelli rossi, le ingiustizie e le barbarie dell'epoca. Insomma ho avuto l'impressione che ci fosse qualche traccia, non così tanto evidente, che mi faceva ripensare ai Pilastri della terra che ho letto davvero diversi anni fa. Fondamentalmente il romanzo è valido perché racconta quasi con esattezza storica gli avvenimenti e la realtà dell'epoca, presenta splendide descrizioni, una storia interessante ma diluita e dei personaggi con del potenziale. Assegno quindi tre stelline.
Lya