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Recensione, La chimera di Praga di Laini Taylor

Da Glinda
Primo di un'incantevole trilogia urban fantasy adatta sia a un pubblico adulto che a un pubblico un po' più giovane, ma non troppo, La chimera di Praga è stato per me il libro rivelazione del 2012, una lettura travolgente che difficilmente può essere dimenticata.
Recensione, La chimera di Praga di Laini Taylor Titolo originale: Daughter of smoke and bone Traduzione: Donatella Rizzati
Data di uscita: 4 Maggio 2012 Titolo: La Chimera di Praga
Autrice: Laini Taylor
Editore: Lain/Fazi Prezzo: 14,90 Pagine: 387
Il mio voto:
 
Karou ha 17 anni, è una studentessa d’arte e per le strade di Praga, la città dove vive, non passa inosservata: i suoi capelli crescono di un naturale blu acceso, la sua pelle è ricoperta da un’intricata filigrana di tatuaggi e parla una straordinaria quantità di lingue. Spesso scompare per giorni, e nessuno sospetta che durante quelle assenze vada in giro per il mondo a compiere missioni per Sulphurus, il demone chimera che l’ha adottata alla nascita. Karou non sa nulla delle proprie origini, né possiede ricordi dei suoi veri genitori, e una strana sensazione di vuoto, di memoria perduta agita i suoi pensieri e i suoi sogni senza mai abbandonarla. Così la sua quotidianità praghese, dominata dalla passione per il disegno, è intervallata da improvvisi ed esotici viaggi che la conducono fin dentro i più fumosi vicoli della medina di Marrakesh. Chi è dunque questa giovane e talentuosa avventuriera? Quale mondo si cela in quei disegni di corpi metà animali e metà umani che costellano i suoi fogli? Arriverà una guerra, spietata e senza tempo, a svelare la natura di Karou e della sua famiglia e a farle conoscere il vero amore, tanto passionale quanto contrastato.
La mia recensione 
The Daughter of smoke and Bone, ovvero La chimera di Praga, è un romanzo complesso e travolgente, la cui lettura causa un morboso senso di attaccamento alla storia. Attaccamento che viene continuamente alimentato dalla fitta nebbia che avvolge il tutto che, dissipandosi dolcemente, lascia sempre un ché di celato e intrigante. Il tutto narrato in terza persona dal punto di vista di personaggi unici e indimenticabili, le cui storie sono state abilmente intrecciate in una trama che non lascia perplessità né dubbi, nemmeno sul finale. Laini Taylor, ha dimostrato il suo talento di autrice dando vita a un romanzo incredibilmente originale, che profuma di nuovo e classico, di passione e vendetta, di fantasy e di urbano. Impossibile non lodare anche il lavoro della traduttrice Donatella Rizzati, che ha compiuto un opera notevole, mantenendo intatto lo stile poetico e particolareggiato della Taylor, senza sminuire l'opera originale. Ci troviamo nei vicoli di Praga, antichi, affascinanti e capaci di raccontare una storia pur senza proferire parola, in cui si muove sinuosa Karou, con un mantello di capelli azzurri al vento e i tatuaggi che occhieggiano dai palmi delle mani. Alta, sfacciata e con la pelle bianca come un confetto, Karou è una giovane donna irresistibile e pericolosa, che da subito rivela al lettore il suo temperamento magnetico e le sue più profonde fragilità. La protagonista a cui la Taylor ha dato voce, brilla di luce propria come una stella che travolge il lettore con una cascata di idee strampalate e storie fantasiose da raccontare, storie che ti si imprimono sulla pelle come i tatuaggi che le cospargono il corpo. Karou è un personaggio vibrante di sentimenti e di vita, la cui solitudine e fantasia penetrano nel cuore del lettore creando un legame indissolubile. Sin da subito si desidera conoscere la sua provenienza, sapere del suo passato, colmare i suoi vuoti e il suo desiderio di appartenenza.  Tra un pranzo al Poison Kitchen con la migliore amica Zuzana, un battibecco con il suo appiccicoso ex-ragazzo Kaz, teneramente soprannominato dalle due amiche "Kaz-one" (dovevo scriverlo!), e una lezione d'arte, Karou vive una seconda vita, fatta di portali magici e mostri, di desideri irrealizzabili e immaginazione sconfinata. Sarà quella seconda vita a condurla al cospetto di Akiva, i cui occhi, ardenti di fiamme paradisiache e letali, le apriranno le porte dell'amore e della passione, del desiderio e di una verità sconosciuta.
"Storia Vera" è la frase che Karou ha inciso con l'inchiostro sui proprio polsi, un monito per ricordare a se stessa che i suoi assurdi racconti di Chimere, mostri, denti e magie, non sono delle semplici invenzioni. Solo lei è a conoscenza della sua vera vita, di ciò che fa quando sparisce nel nulla per le sue misteriose "commissioni", di come faccia a catapultarsi dall'altra parte del Mondo in un batter d'occhio, e della sua famiglia di "mostri".  Karou è stata allevata e vive assieme a un gruppo di Chimere, creature dall'aspetto terrificante che mescola diverse razze di animali e fattezze prettamente umane. Sulphurus, una sorta di padre putativo per lei, è Il mercante dei Desideri, colui per cui Karou va a caccia di denti in giro per il mondo, pur non sapendo a che scopo lui ne sia così ossessionato. Il mistero avvolge la loro provenienza e il loro scopo, così come il passato e l'identità di Karou. Non passa un secondo senza domandarsi chi essa sia, da dove provengano i due magici occhi che le segnano i palmi delle mani, e cosa siano le impronte infuocate che continuano a comparire sui battenti dei portali che Karou usa per spostarsi durante le sue missioni. Quando la già impossibile vita della protagonista viene scossa da un terremoto a cui sarà difficile sopravvivere, la disperazione l'avvicinerà inaspettatamente al più proibito e irresistibile degli amori. Akiva dagli occhi di fiamme le porterà via il dolore riempiendo il suo vuoto, ma come è scritto al principio del libro: "Tanto tempo fa, un angelo e un diavolo si innamorarono. Non finì bene."
Un crescendo di colpi di scena, un'incredibile storia d'amore e di fantasia, un favoloso preludio della storia che giungerà nei libri successivi, un meraviglioso esordio letterario, questo, e molto altro, è La chimera di Praga: una tra le più deliziose sorprese del 2012.  Da detrattrice delle storie che vedono come protagonisti Angeli e Demoni, il timore di trovarmi al cospetto di un racconto deludente e pieno di cliché era davvero grande, almeno quanto grande è stata la sorpresa di scoprire quanto unico e originale fosse questo libro. Laini Taylor ha infatti completamente stravolto la genealogia a cui Angeli e Demoni sono solitamente legati, facendoli diventare qualcosa di totalmente unico e meraviglioso. La mitologia di questo romanzo è travolgente e fascinosa, magnetica come una storia proibita a cui si accede di nascosto, tutta da scoprire e assaporare sino all'ultimo boccone.  Impossibile non lasciarsi suggestionare dal fantastico mondo costruito attorno alle figure delle Chimere e dei Serafini, che nulla hanno a che vedere con paradiso e inferno, dalla fantasia esercitata da Laini per colorare le pagine con tonalità mai viste prima e dall'irresistibile carisma dei personaggi e dell'autrice stessa. Quasi si riesce a immaginarsi Laini Taylor, con i suoi capelli rosa acceso, al fianco della protagonista e, perché no, con un paio d'ali da Chimera. La storia che vede protagonista Karou è tanto attraente quanto pericolosa e possiede una carica emotiva che cresce di più a ogni pagina. Lasciatemi dire che l'arte dello scrivere non è affatto sconosciuta a Laini Taylor, che in poche battute riesce a far ridere, commuovere e palpitare il lettore, senza mai cadere nella banalità.  Anche le bellissime ambientazioni, dall'intrigante e decadente Praga, con i suoi ristoranti oscuri su cui circolano storie macabre, passando per assolati e caotici vicoli di  Marrakesh, per arrivare al mondo delle Chimere e degli Angeli, sono state descritte con cura e naturalezza, oltre che dovizia nei particolari.  Il fiiore all'occhiello di questo romanzo è indubbiamente Karou, zaffiro grezzo dai molteplici segreti e sconfinati poteri, che si rivelano nel corso della trama lasciando continuamente senza fiato. Alcune scene che vedono protagonista lei e l'amica Zuzana rivelano l'assoluta genialità di Laini Taylor, autrice capace di far ridere in modo convulso e creare immagini incantevoli grazie allo spiccato senso artistico. Mentre la presenza di Akiva fa affiorare il lato più poetico e passionale dell'autrice, a cui è davvero impossibile resistere. La bellezza e l'originalità con cui tutto è narrato, il poetico stile della Taylor e il carisma della storia in sé non lasciano scampo, mentre la storia che lega Akiva e Karou strappa il cuore sino allo sconvolgente epilogo.  Sinceramente non penso né di potere né di volere attendere l'anno prossimo per il seguito di questa bellissima serie, perciò mi auguro che la Fazi si impegni a non tardare troppo. Recensione, La chimera di Praga di Laini TaylorRecensione, La chimera di Praga di Laini TaylorRecensione, La chimera di Praga di Laini TaylorRecensione, La chimera di Praga di Laini TaylorRecensione, La chimera di Praga di Laini Taylor Verdetto: un romanzo che incanta nel profondo dell'anima

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