La mia recensione
*Letto nell'edizione inglese*
Una storia elogiata da molti, originale e innovativa. E' questa la Chimera di Praga, primo volume di una nuova trilogia ideata dalla mente di Laini Taylor, autrice già conosciuta qui in Italia grazie alla casa editrice Fazi e alla raccolta di racconti Baci Immortali (qui per maggiori informazioni).
La storia parla di Karou, una ragazza di diciassette anni che frequenta un istituto d'arte a Praga e che è tutto il contrario della vostra idea di "normale". Karou ha i capelli blu, ma non li ha mai tinti. Spesso sparisce per un po' dalla città, per riapparire attraverso porte sparse nel mondo in altri Paesi. A volte quando esprime un desiderio quello si avvera... e lei ne è ben consapevole. Karou è stata cresciuta da delle chimere, esseri metà uomo e metà animale (qualsiasi animale) che a prima vista potrebbero terrorizzare anche lo spirito più temerario, ma che in realtà sono per lei una vera e propria famiglia. Ogni tanto compie delle commissioni, ritirando qua e là denti di cui non conosce l'utilità ma che sembrano servire a qualcosa alla chimera Brimstone (Sulphurus in Italia), e vive il resto delle proprie giornate come una normale (o quasi) adolescente. Questo fino a quando durante una commissione in Marrakesh non incontrerà Akiva, rischiando la vita ma salvandosi grazie a un semplice gesto... e c'è qualcosa in quel ragazzo, in quell'angelo, che l'attira. Qualcosa che, sepolto sotto fumo e cenere, minaccia e al contempo prega di tornare alla luce.
Se dicessi che La Chimera di Praga non mi è piaciuto probabilmente vi prenderei per i fondelli. L'ho trovato bello, originale e poetico, e nonostante la fine mi abbia spezzato il cuore, è rimasto una delle storie più belle che abbia letto negli ultimi tempi. Principalmente lasciate che elogi il modo in cui l'autrice ha deciso di iniziare ogni sezione del romanzo, con una frase che nel suo piccolo sa conquistare e contemporaneamente far tremare il cuore del lettore. Un piccolo esempio, le parole che aprono la prima sezione del libro (tradotte dalla mia edizione, quella UK): "Un tempo, un angelo e un demone si innamorarono l'un l'altra. ... Non finì bene."
E visto il mio amore per questo tipo di frase ad effetto, potete immaginare come il mio cuore abbia gridato pietà già dalla prima pagina, per qualsiasi cosa sarebbe arrivata dopo.
E dopo... dopo sono arrivate molte cose. La storia sin dall'inizio è riuscita a incuriosirmi, portandomi a divorare diversi capitoli in pochissimo tempo per poi però andare a sbattere contro il grande muro dei flashback (ah! I flashback...), che hanno occupato gran parte della narrazione, quando credo che se ne sarebbe potuto fare decisamente a meno. L'autrice si è soffermata sul racconto del passato per troppe pagine, costringendomi a rallentare la lettura e a sperare di finirla al più presto, nonostante sappia che se avessi avuto l'occasione di continuare a leggere del "presente", sarei finita per dare cinque stelle e tutto il mio amore a questo romanzo. Un peccato, anche se capisco che possa essere necessario chiarire alcune cose prima di andare verso un sequel, spero, da brividi. In ogni caso diamo spazio anche ai personaggi, tutti ben descritti e con una loro precisa personalità, anche se credo i migliori rimangano Karou, una protagonista forte e affascinate, e Akiva, l'esempio perfetto di eroe dannato, desideroso di riscatto e consapevole di non poterlo ottenere. Evidenziamo anche lo stile dell'autrice, che oltre a essere meravigliosamente poeticoVoto: 4.5
Potete acquistare La Chimera di Praga in libreria o qui:
L'AUTRICE
Laini Taylor oltre che autrice di libri di successo è creatrice di una linea di oggettistica molto apprezzata negli Stati Uniti, vive a Portland, nell’Oregon (USA), con il marito, la figlia e il cane Leroy. Si definisce una scrittrice, artista, sognatrice e una nerd, nonché mamma, moglie, sorella e figlia. Nel suo blog, sottolinea di essere capace di fare diverse cose tutte insieme, come per esempio: dormire, sognare e rimanere completamente ferma, il tutto respirando e facendo crescere molto lentamente dieci diverse unghie del piede. (nota di Isa: amo la gente con molto umorismo)