Genere: Drammatico
Regia: Giuseppe Tornatore
Cast: Jeremy Irons, Olga Kurylenko
Durata: 116 min.
Distribuzione: 01 distribution
Mi cimenterò nel commento dell’ultimo lavoro del regista premio Oscar cercando di evitare accuratamente lo spoiler o i presupposti per suggerirlo. Mi scuso anticipatamente se fallirò miseramente in questo mio intento. Tornatore, dopo il sorprendente “La migliore offerta” resta al di fuori dei confini italici per raccontare l’amore al tempo degli sms, di skype e di whatsapp. Dopo la coppia Rush-Hoeks, il cineasta siciliano si avvale di Jeremy Irons professore sessantenne di astrofisica che gode di fama mondiale e di Olga Kurylenko, attrice ucraina naturalizzata francese che giunge all’ennesima collaborazione importante (dopo Malick, Crowe, de Aranoa) qui nei panni di una giovane studentessa fuori corso che arrotonda vestendo i panni di una stuntwoman. Anche il soggetto è scritto dallo stesso Tornatore che ordisce un canovaccio narrativo che trae vita da una notte d’amore tra i due protagonisti, in una camera d’albergo. Poi il professor Ed Phoerum pare dissolversi (fisicamente) nel nulla; per una serie di eventi più o meno fortuiti i due innamorati non riescono più ad incontrarsi e ad avere un contatto reale, e la comunicazione tra i due viene veicolata tramite sms, mail, conversazioni skype, cd-rom recapitati a domicilio con video pre-registrati.
Lo spunto di riflessione proposto da Tornatore è interessante e viene ben supportato da ambientazioni perfettamente allestite con grande maestria, con quadri che si incastonano perfettamente l’uno all’interno dell’altro; la fotografia dell’immaginaria “Borgo Ventoso” è, a tratti, mozzafiato. Le musiche di Ennio Morricone sono poi, come sempre, sinonimo di garanzia, sfarzo ed eleganza. La tensione e la suspense sono palpabili per tutta la prima parte, fino al colpo di scena, all’evento che muta repentinamente gli scenari, tenendo col fiato sospeso gli spettatori che non hanno avuto anzitempo lo spoiler. Da quel momento la sceneggiatura si incunea in situazione sempre al limite della sostenibilità narrativa, prendendosi più di un rischio. Quando sembra sul punto di disunirsi la coppia Irons-Kurylenko dà compattezza e sostanza senza andare mai sopra le righe. La corrispondenza, aldilà dei gusti e delle preferenze spettatoriali resta un film che splende, seppur con qualche limite, e la sua luce continua a viaggiare verso il pubblico anche ore dopo l’epilogo, proprio come una supernova, che dopo essere esplosa, continua a far viaggiare sotto forma di fascio luminoso verso la Terra.Voto: 3,5 su 5
Il trailer del film: