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Recensione: "La cucina degli ingredienti magici" di Jael McHenry

Creato il 11 dicembre 2011 da Arianna E Arimi @Arianna1989
Buona domenica!!
Ecco a Voi la mia recensione di:
La cucina degli ingredienti magici di Jael McHenry

Casa Editrice: Corbaccio
Pagine: 280
Prezzo:
16,60 euro
Data di uscita: 17 Novembre 2011
Trama: Dopo l’improvvisa scomparsa dei genitori, Ginny, una ventiseienne riservatissima e patologicamente timida, abituata a vivere in un suo mondo protetto fra le pareti domestiche, cerca consolazione nella cucina di casa e fra le ricette di famiglia. Da sempre cucinare è per lei una scappatoia quando non riesce a reggere l’angoscia, ma questa volta il profumo corposo e piccante della zuppa della nonna fa apparire in cucina un ospite inatteso: il fantasma della nonna stessa, morta vent’anni prima, che le sussurra una frase sibillina: «Non permetterglielo!» prima di scomparire. Un ammonimento che la mette in allarme... Che cosa non deve permettere? E a chi? Forse alla sorella Amanda, che abituata a organizzare tutto, a partire dalla vita delle figlie e del marito, nonché della problematica Ginny, ha deciso di vendere la casa in cui hanno vissuto i genitori fino a quel momento? Vedendo sconvolto il suo rassicurante quotidiano, svuotato della presenza dei genitori e pieno degli oggetti che li identificavano e che sono rimasti lì a ricordarglieli, Ginny incomincia a prendere coscienza di sé e dei suoi rapporti con le cose e le persone (poche) che la frequentano, a partire dalla sorella. In questa quasi involontaria ricerca scopre dei segreti sepolti negli angoli più remoti: una lettera della madre nascosta nel camino della camera da letto, fotografie del padre con una donna di cui lei ignora l’identità. Via via più desiderosa di conoscere la verità, pensa di trovarla nelle parole dei suoi cari richiamandone i fantasmi attraverso le ricette da loro ereditate... Nei sapori di un tempo nelle ricette perdute una giovane donna sola ritrova la famiglia e una nuova speranza.
La mia recensione:
Il libro di Jael McHenry è un libro magico, da leggere al caldo, comodi sul divano con una tazza di cioccolata al fianco.
Oggi sempre più veniamo coinvolti nella routine quotidiana, dove il ritmo è incalzante e si ha l'impressione di non riuscire mai a fare nulla per tempo.
Beh questo libro sicuramente ci aiuterà a fermarci, a ritagliarci qualche minuto da dedicare alla lettura immergendoci nel mondo di Ginny.
Un libro struggente, malinconico ma al tempo stesso capace di risollevarti il morale e credere che al peggio non c'è mai fine.
Non bisogna arrendersi davanti ai problemi ma vanno affrontati.
E proprio questo imparerà la protagonista del romanzo, Ginny, una ragazza patologicamente timida che all'improvviso si troverà senza i suoi genitori, e fuori dall'ala protettiva della famiglia dovrà relazionarsi con sua sorella, una donna matura, con marito e figli che ha imparato a vivere da sola.
Ginny a poco a poco dovrà affrontare la sua situazione, dovrà crescere, uscire dal guscio e ad accoglierla troverà la sorella che vuole soltanto aiutarla.
Nel libro viene introdotto anche l'argomento riguardo la sindrome di Asperger, che colpisce molte persone, una forma lieve di autismo cui la protagonista sempre essere affetta, seppur in modo lieve.
E proprio per uscire dai momenti più difficili Ginny cucina, preparare pasti la rilassa ed una cosa che ho molto apprezzato del libro è stato trovare una ricetta in quasi ogni inizio capitolo e seguire Ginny prepararla in modo magistrale, sembrava quasi di sentire l'odore..il calore..il sapore di quei piatti preparati con tanta cura.
E proprio cucinando ricette scritte a mano da persone ormai defunte Ginny scoprirà il potere di incontrare fantasmi, i suoi fantasmi.
Potrà rivolgere loro un ultima domanda prima di lasciarli per sempre e proprio grazie a questi incontri Ginny verrà a conoscenza di verità importanti sulla sua famiglia e saprà dare una vera identità a se stessa.
Il tema centrale del romanzo è la normalità, spesso i personaggi si chiedono in che cosa consista in fondo questa parola e proprio la stessa protagonista custodisce un quaderno della normalità formato per lo più da ritagli di giornali in cui vengono trattate le diverse sfaccettature della normalità.
“Normale” ha così tante sfumature che non importa quale sia la mia.
Questo mi dice il quaderno della normalità.
Non esiste normalità in assoluto.
Molto bello è anche il rapporto che si instaura tra Ginny e la sorella, il lettore segue tutti i progressi, gli alti e bassi di questa relazione condividendo con i protagonisti le scelte della vita, giuste o sbagliate che siano.
Ma nel libro oltre Ginny e la sorella Amanda incontriamo anche altri personaggi, come la donna delle pulizie, la signora Gert che è divenuta con il tempo parte integrante della famiglia e suo figlio, David, con il quale Ginny instaurerà un rapporto molto particolare.
Gert e David inoltre appartengono ad un'altra cultura e sempre grazie alla passione per il cibo raccontata in questo libro potremo avere dei brevi ma significativi scorci di un culto molto diverso dal nostro ma non per questo meno affascinante.
Un libro intenso, che si legge in poco tempo grazie alla scrittura fluida dell'autrice e che vi farà commuovere, soprattutto nei capitoli finali.
Temi importanti come la famiglia, la propria personalità, l'accettazione degli altri, di se stessi e della vita sono la struttura portante dell'intreccio a cui fanno da contorno le immancabili ricette che costituiscono parte integrante della vita di Jael McHenry e che quindi non potevano mancare nel suo libro.
e mezza!
A presto,

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