Prezzo: € 16.60
Pagine: 280 Il mio voto:
Dopo l’improvvisa scomparsa dei genitori, Ginny, una ventiseienne riservatissima e patologicamente timida, abituata a vivere in un suo mondo protetto fra le pareti domestiche, cerca consolazione nella cucina di casa e fra le ricette di famiglia. Da sempre cucinare è per lei una scappatoia quando non riesce a reggere l’angoscia, ma questa volta il profumo corposo e piccante della zuppa della nonna fa apparire in cucina un ospite inatteso: il fantasma della nonna stessa, morta vent’anni prima, che le sussurra una frase sibillina: «Non permetterglielo!» prima di scomparire. Un ammonimento che la mette in allarme... Che cosa non deve permettere? E a chi? Forse alla sorella Amanda, che abituata a organizzare tutto, a partire dalla vita delle figlie e del marito, nonché della problematica Ginny, ha deciso di vendere la casa in cui hanno vissuto i genitori fino a quel momento? Vedendo sconvolto il suo rassicurante quotidiano, svuotato della presenza dei genitori e pieno degli oggetti che li identificavano e che sono rimasti lì a ricordarglieli, Ginny incomincia a prendere coscienza di sé e dei suoi rapporti con le cose e le persone (poche) che la frequentano, a partire dalla sorella. In questa quasi involontaria ricerca scopre dei segreti sepolti negli angoli più remoti: una lettera della madre nascosta nel camino della camera da letto, fotografie del padre con una donna di cui lei ignora l’identità. Via via più desiderosa di conoscere la verità, pensa di trovarla nelle parole dei suoi cari richiamandone i fantasmi attraverso le ricette da loro ereditate... Nei sapori di un tempo nelle ricette perdute una giovane donna sola ritrova la famiglia e una nuova speranza.
La mia recensioneLa cucina degli ingredienti magici è il debutto letterario di Jael McHenry, che nel suo primo libro ha deciso di affrontare temi impegnati come la perdita e la malattia mescolandoli a una sublime quanto inattesa spensieratezza. Lo stile fresco e incisivo dell'autrice ha dato vita a una storia la cui protagonista è una ragazza insicura e "particolare", a cui la vita ha molto da insegnare, e in cui i fantasmi vengono richiamati dai profumi della cucina.
Narrato in prima persona e al presente storico dal punto di vista di Ginny, una ventiseienne che ha appena perso entrambi i genitori, il romanzo si avventura nel pericoloso territorio della diversità.
Ginny è una ragazza schiva, solitaria e piena di piccole manie. Adora chiudersi negli armadi per ritrovare la calma, non sopporta il contatto fisico e difficilmente incrocia lo sguardo dei suoi interlocutori. Ha sempre vissuto con gli adorati genitori a Philadelphia, tra le cure del padre e le regole opprimenti, ma giuste, della madre che ha infuso in lei la passione per la cucina.
Il cibo per Ginny è fonte di vita, di ispirazione, di pace; pensare al sapore e al colore delle cipolle caramellate le dona tranquillità, associare un alimento alle persone le consente di non sentirsi fuori posto. Grazie alla fervida fantasia di Jael McHenry il lettore si imbatte così in "voci al succo d'arancia" o "al caffé bollente" e in tonalità di pelle che ricordano il pallido petto di pollo o i semi di papavero. La candida ingeniutà della protagonista suscita una immediata e forte empatia nel lettore, che non può fare a meno di stabilire una connessione con lei.
Imperfetta, insicura, attiva su Internet ma passiva nella vita, Ginny incarna a suo modo un ritratto estremizzato della ragazza "comune" e per dimostrare a sé stessa di non avere nulla che non vada, tiene un particolare diario chiamato Il quaderno della normalità.Pur non essendo mai stata etichettata riguardo ai problemi relativi alla propria personalità, dopo la la tragica morte dei genitori Ginny sarà costretta ad affrontare delle difficili verità che affioreranno attraverso singolari interlocutori.
Improvvisamente sola e smarrita, in balia delle eccessive attenzioni della sorella Amanda che vorrebbe prendere le veci della scomparsa madre, Ginny si renderà conto di essere in possesso dello speciale dono di richiamare gli spiriti. Scomprire come o perché usare questa particolare capacità sarà, sia per il lettore che per la protagonista, un'avventura intensa e, a volte, terrificante. L'unica cosa chiara è che gli spiriti vogliono metterla in guardia su qualcosa che Amanda, sua sorella, non deve assolutamente fare. Ma cosa di preciso? Sondando in molti modi diversi il tema della morte e del cambiamento, Jael McHenry carica la storia di tensione e sentimenti che alimentano sia l'aspetto paranormale che quello umano. Con una narrazione fluida, che viene alleggerita dalla schietta personalità della protagonista, l'autrice riesce a raccontare di amore e tristezza, di disagio interiore e ritrovata speranza. Mentre Amanda sarà sempre più interessata a prendersi cura di Ginny a modo suo, quest'ultima si scoprirà più decisa che mai ad affermare la propria indipendenza. Inoltre, in segreto, i fantasmi condurranno Ginny verso la scoperta di un mistero che potrebbe cambiare la vita di entrambe.In un viaggio doloroso che passerà attraverso perdita e magia, Ginny scoprirà le gioie e i dolori della vita, imparando e impartendo lezioni che muteranno nel profondo lei e il lettore per giungere a un commovente finale agrodolce.La cucina degli ingredienti magici non è il classico libro paranormal in cui ci si aspetterebbe di imbattersi. E' un romanzo cupo e colorato al tempo stesso, che racconta la storia dal punto di vista di una ragazza inconsapevolmente affetta da una sindrome che lei e il lettore impareranno a conoscere nel corso della trama. Per la pragmatica Ginny, il cui temperamento è caratterizzato da un particolare distacco emotivo, l'improvvisa apparizione di spettri nella propria cucina non rappresenta un evento sconvolgente, ma un occasione per indagare sui propri genitori. Un segreto da nascondere a sua sorella Amanda, che sembrerebbe volerla privare della libertà etichettandola con spaventosi paroloni medici. Quello raccontato dalla McHenry è un intricato intreccio di emozioni e verità che si scontrano come in un terremoto. Le volontà di diversi personaggi entrera in conflitto proprio come succede nella realtà, creando una reazione a catena che porterà a un finale intenso quanto inatteso.Ne La cucina degli ingredienti magici il tema della diversità assume, come quello della morte, un ruolo di grande rilevanza. Pur non avendo mai avuto a che fare con la sidrome che affligge Ginny e di cui non voglio anticipare il nome, La McHenry ha saputo calarsi con delicatezza e maestria nei panni di qualcuno che ne è realmente affetto, dando vita a un romanzo incantevole e illuminante.
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