Recensione : La dieta del digiuno di Umberto Veronesi

Creato il 01 giugno 2014 da L'Angolino Di Ale @LangolinodiAle

Buongiorno a tutti! Oggi torniamo sull’argomento “alimentazione” parlando del libro “La dieta del digiuno” di Umberto Veronesi. Sono curiosa di sapere cosa ne pensate. A presto e buona lettura!

Titolo:  La dieta del digiuno
Autore:  Umberto Veronesi
Casa editrice :  Mondadori
Pagine:   137
Prezzo : 15.00 €
(su Amazon: 13.52€ cartaceo/6.99€ eBook)

           
L’oncologo Umberto Veronesi suggerisce delle abitudini alimentari in grado di aiutare l’organismo a costruire naturalmente le proprie difese immunitarie e a prevenire l’insorgenza di malattie quali il cancro. Umberto Veronesi, oncologo di fama internazionale e direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, con le sue ricerche ha salvato numerose vite. La sua attività a tutela della salute dell’uomo si divide tra la sala operatoria e la prevenzione. Egli ritiene infatti che la battaglia più importante per sconfiggere i tumori venga combattuta prima dell’insorgere della malattia. Per vincere contro una delle più temibili piaghe dei nostri tempi è necessario adottare un corretto stile di vita. Secondo Umberto Veronesi, vegetariano convinto per motivi etici, ma le cui affermazioni si basano su fondamenti scientifici, una corretta alimentazione valida a prevenire il cancro dovrebbe basarsi su una quantità di carne quasi nulla, in favore di frutta e verdura.

Leggendo il titolo del libro è facile intuire il percorso che desidera farci affrontare l’autore. Umberto Veronesi, noto oncologo, non si perde in mezzi termini ma va dritto al punto: “Mangiare troppo fa male“. Su questo non c’è alcun dubbio. Lo dimostrano le tantissime malattie legate all’eccesso di cibo e all’abuso di condimenti e di alimenti poco salutari. Ridurre il consumo di cibi “spazzatura” (detti anche “junk food”) può aiutare il nostro organismo a non immagazzinare tossine dannose dalle quali possono scaturire malattie, spesso anche gravi. Veronesi non solo ci consiglia di evitare questi alimenti ma rovescia la prospettiva e ci raccomanda di seguire un percorso nutritivo fatto di poco o nulla. Lui stesso afferma di seguire da anni un regime molto restrittivo che prevede, talvolta, anche il digiuno completo. Il digiuno può infatti aiutare l’organismo ad eliminare le scorie accumulatesi nel tempo e a disintossicarlo.

Se la prima regola è mangiare poco e digiunare un giorno alla settimana, la seconda è saper scegliere gli alimenti correttamente

Per combattere le malattie è necessario aiutarci ed aiutare il nostro corpo attraverso uno stile di vita sano (lontano dai vizi del fumo e dagli eccessi in generale) con una costante attività fisica e naturalmente una dieta adatta. Veronesi tratta dapprima l’importanza di un approccio legato al vegetarianismo attraverso alcuni cenni storici. Secondo l’autore per stare bene è fondamentale eliminare del tutto la carne (o per lo meno limitarne il consumo). L’autore chiarisce la sua personale scelta legata a questo punto, non solo strettamente connessa ad un aspetto benefico sulla salute ma anche connessa a motivazioni di ordine etico-filosofico, ovvero legate all’evoluzione della specie umana.

Gli effetti del cibo sul nostro organismo possono essere assolutamente benefici così come devastanti. Per questo motivo Veronesi sottolinea l’importanza della scelta degli alimenti che mettiamo giornalmente sulla nostra tavola.

La strada intrapresa da Veronesi è ardua e richiede tanta determinazione. Il digiuno è certamente un gesto estremo, che va praticato con cautela e moderazione e preferibilmente sotto consiglio medico. Nonostante questo è sempre possibile estrapolare dal saggio di Veronesi molti spunti validi per fare in modo che l’alimentazione costituisca un beneficio per la nostra “macchina” e non un freno che possa farla “ingolfare”.

L’importanza della prevenzione legata all’alimentazione rappresenta una scelta che ciascuno di noi può decidere di osservare (e detto da un oncologo fa sicuramente un certo effetto). L’autore esprime tale esigenza attraverso l’espressione giapponese ishokudoghen, ovvero «il cibo è medicina», filosofia legata alla famosa dieta Okinawa (basata sull’osservazione delle abitudini alimentari degli ultracentenari della popolazione proprio di quella zona del Giappone).

Successivamente l’autore fa una carrellata sulle proprietà ed i benefici di alcuni alimenti e delle interazioni che esistono tra il cibo ed il nostro corpo. La qualità e la varietà degli alimenti rappresenta un bonus per la nostra salute. Soia, frutta secca, legumi, cereali, verdure, ortaggi, tè verde. Alcuni di questi alimenti sono considerati utili alla prevenzione delle malattie cardiovascolari ed alcuni sono considerati addirittura degli antitumorali.

Questo progetto di prevenzione e restrizione calorica prevede, verso la fine della lettura, alcune facili e veloci ricette (rigorosamente vegetariane) da provare a casa.

L’intento di questo approfondimento è quello di farci capire che è necessario curare il nostro rapporto (spesso malato) con il cibo (evitando così anche gli sprechi) attraverso uno studio su noi stessi e sulle nostre reali esigenze e soprattutto attraverso una nuova cultura alimentare.

Investire in alimenti sani significa investire sul proprio benessere

Personalmente sono rimasta un po’ delusa dalla mancanza di dati scientifici (scelta probabilmente voluta proprio per evitare la creazione di un manuale troppo ostico) ma soprattutto dalla scarsità di nuovi elementi. Le tematiche trattate, certamente importanti ed utili, sono ormai già note a tutti noi. Oggigiorno è sufficiente accendere la tv per imparare la filastrocca del “mangiare le verdure fa bene” oppure basta aprire un magazine femminile (ma non solo) per trovare ricette e consigli di vario genere per mangiare bene e restare in forma. Per quanto io stimi Veronesi, come medico e scienziato, non ho trovato all’interno di questo libro quel qualcosa in più che speravo di trovare. Ma forse, dopotutto, la via da seguire per stare bene è proprio, come ribadito da Veronesi, quella che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni e che spesso, stupidamente, non seguiamo per pigrizia o per voler seguire sempre e comunque il “nuovo” o chissà quale nuova bizzarra teoria. Noi italiani siamo fortunati e non lo sappiamo: la dieta mediterranea è patrimonio culturale immateriale dell’umanità (come dichiarato dall’UNESCO nel 2010). Dovremmo far tesoro di questo e ripartire da qui per riflettere e rivedere le nostre abitudini e preferenze alimentari.

La regola del “mangiare meno e mangiare meglio” è universalmente valida ed è certamente questa la formula per iniziare a stare bene e lavorare sulla diffusione di una maggior consapevolezza su ciò che mangiamo, come ha fatto Veronesi con questo saggio, è indubbiamente utile a tutti noi.


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