Autore: Ilenia Provenzi e Francesca Silvia Loiacono Casa Editrice: Giunti Y Pagine: 448 Prezzo: 14,50 euro Trama: 2012-L’apocalisse è vicina e tra le calli di una romantica Venezia si aggira un ragazzo biondo, cosi bello da non sembrare umano. Jude è un abitante di Aurora, un mondo popolato dai Luminosi, creature perfette simili agli dèi, ed è venuto sulla Terra in missione per conto del padre. Il potente Damon gli ha ordinato di trovare un antico codice Maya, l’unico strumento in grado di salvare l’umanità dalla catastrofe che è stata profetizzata. Durante le sue ricerche Jude si imbatte in Viola, una studentessa ostinata e razionale il cui passato è legato drammaticamente al codice misterioso. Sullo sfondo della laguna di Venezia, delle colline toscane e delle rovine del Messico, i destini dei protagonisti si intrecciano vorticosamente coinvolgendo non solo altri che come loro sono sulle tracce del codice, ma l’intera umanità. Un’avventura mozzafiato dove la vendetta e l’amore si sfidano per decidere le sorti del nostro mondo.
RECENSIONE La discesa dei Luminosi è un libro gradevole, un urban fantasy italiano: spicca l'intento delle autrici, Ilenia Provenzi e Francesca Silvia Loiacono, di coniugare il mondo mistery, che ci intriga soprattutto dalle sponde anglosassoni, con ciò che è italiano, familiare. Hanno scelto Venezia, che ben assolve al compito di fornire mistero e inquietudine allo sfondo, ma poi spaziano in altri luoghi, il centro America soprattutto. L'ambiente è quello di ragazzi poco più che ventenni e l'università; hanno perciò, le autrici, fatto proprio l'insegnamento di Louise Marie Alcott, riguardo allo scrivere di cose che si conoscono bene e questo rende abbastanza credibili i loro protagonisti.
All'inizio le vicende scorrono un po' troppo affrettate e ridicolo risulta come la Luminosa Danielle trovi così subitaneamente un appartamento in cui vivere – la sera stessa del suo arrivo – e un lavoro in una libreria di Venezia (d'accordo che siamo in un fantasy, ma a chi non suona impossibile questo in Italia?). Le vicende sentimentali e romantiche sono dolci e naturali, Lisa, Viola, Dimitri, Sara sono ragazzi normali, alle prese però con il soprannaturale, rappresentato da capacità sciamaniche, da presenze “aliene”, da retaggi familiari e ancestrali. Il risultato è un libro scorrevole e abbastanza ben scritto, nel senso che c'è moltissimo “show, don't tell”, le vicende cioè sono mostrate e non raccontate, con risultato che la lettura è scorrevole e le vicende si seguono bene. I luminosi sono questi esseri che bramano le emozioni e le forti sensazioni degli umani, in una terra che è un paradiso di varietà in confronto al loro mondo perfetto e algido.
Non aveva bisogno di niente nel suo mondo d'origine, là non esistevano i soldi e le preoccupazioni quotidiane, ma neanche i desideri, le emozioni. C'era la luce, intensissima, simile al sole, ma molto più accecante. Esistevano immensi deserti, pieni di dune sabbiose. C'erano il vento, il mare, e perfino le scogliere, inondate di luce. E infine foreste rigogliose e una melodia perpetua che donava la pace, rendendo vano il sonno. C'era tutto questo, e molto altro ancora, ma i sogni no. Quelli non esistevano.Adesso che era sulla Terra, Danielle voleva innamorarsi, sentire per un'altra persona delle sensazioni così forti da morirne. Non aveva mai provato qualcosa di simile.I Maya però... I Maya, il codice misterioso, il viaggio sui luoghi delle suggestive piramidi nella giungla danno tanto l'impressione di stare in una trasmissione di Roberto Giacobbo e potrebbe essere anche un complimento, se vi piace questo genere di cose. Non si può evitare di pensare al desiderio di voler sfruttare l'inquietudine per la profezia dei Maya, ma forse la via del mistery potrebbe trovare altre strade, più originali e forse anche più sentite.
Non si può negare che piaccia l'evolversi del rapporto fra l'enigmatico Jude e la dolce e chiusa Viola e le due scrittrici al loro esordio mostrano di avere un talento che si auspica possa essere messo ulteriormente a frutto in futuro, ma non si può nascondere che questo primo romanzo sembra un compitino ben fatto. La freschezza e la linearità del loro stile possono essere considerate sia un pregio sia un difetto e l'augurio è che il loro prossimo lavoro, in tandem o in solitaria, possa scavare a fondo di più nell'anima e porti a uno stile più personale e maturo.