Salve lettori e buon pomeriggio!
Questo - purtroppo - è il primo post di novembre: cause personali e poco tempo non sono riuscita a star dietro al blog come volevo, ed è per questo motivo che questa recensione arriva in ritardo. Avrei dovuto scriverla e pubblicarla già più di due settimane fa, ma il "mood" negativo mi ha remato contro.
Ringrazio in principio la casa editrice Bompiani che mi ha permesso (fornendomi il libro) di terminare la serie di Maxence Fermine pubblicata ad ora in Italia.
Titolo: La fata dei ghiacci (Il regno delle ombre #3)
Titolo originale: La fée des glaces
Autore: Maxence Fermine
Editore: Bompiani
Pagine: 176
Prezzo: 12,00€
Data di uscita: 17 settembre 2015
Sinossi: Durante il primo giorno delle sue vacanze sulla neve, Malo si trova coinvolto in una strana tempesta di neve. Appena recuperati i sensi, l’adolescente si ritrova faccia a faccia con una bella e misteriosa ragazza, che vive in un castello di ghiaccio. Il suo nome? La fata di ghiaccio. La sua missione? Accogliere i viaggiatori diretti al Regno delle ombre durante l’inverno. Malo si ritrova dunque per la terza volta nel Regno delle ombre, verso il quale prova attrazione e terrore. E se questa avventura non fosse casuale, ma l’occasione per lui di rispondere alle domande che si pone? Aiutato dalla fata dei ghiacci, dovrà affrontare molti pericoli prima di ritrovare la strada per tornare a casa.
La mia recensione★★★★★Questo terzo libro della serie del Regno delle ombre è quello che più di tutti, tra i tre attualmente pubblicati in Italia (i Francia si è già a quota quattro), ho apprezzato per il suo lato fiabesco.
Ironia della sorte, sarebbe anche un libro adatto a questo periodo di inizio inverno, proprio per l'ambientazione che vi è stata data alla terza avventura di Malo.
Il protagonista assoluto è proprio lui, che fa ritorno - inaspettatamente - al mondo magico che già ben conosceva.
Stavolta però il suo viaggio non era cercato, anzi: una volta che ci si ritrova all'interno cercherà in tutti i modi di far ritorno al mondo reale al quale sente di appartenere. E nell'impresa di cercare la via d'uscita, Malo sarà accompagnato dalla fata del titolo (e della copertina!).
Oltre al protagonista, troviamo anche altri personaggi incontrati nei due libri precedenti: alcuni abbiamo il piacere di rincontrare perchè giocano una parte all'interno di questa avventura, altri invece sono soltanto accennati dai ricordi di Malo. In entrambi i casi però possiamo constatare come tutti quanti siano collegati gli uni agli altri, e come questi tre episodi non siano soltanto dei racconti fini a sè stessi ma piuttosto che fanno parte di un filo conduttore comune.
Come ho già detto all'inizio questo libro l'ho apprezzato più degli altri: l'essere ambientato in un regno pieno di neve e ghiaccio dove incontriamo fate e alcuni degli altri suoi strani abitanti lo rende un po' magico.
Poi qui abbiamo anche il piacere di scoprire qualcosa in più rispetto alla famiglia di Malo e, soprattutto, cosa si nasconde dietro ai suoi viaggi "inter-dimensionali".
Ciò che invece non ho particolarmente apprezzato è il carattere del ragazzino: a mio avviso l'ho trovato un po' egoista, che pensa solo a sè e al suo ritorno a casa. La cosa non è molto marcata, badate bene, ma ci sono alcune frasi che mi hanno dato l'impressione appunto che questo personaggio non sia affatto cresciuto dopo tre libri dove ne è protagonista. Ma forse è soltanto una mia impressione.
Nel complesso comunque una bella storia, un po' magica e adatta a tutti. Da leggere possibilmente in questo periodo dell'anno.
Magazine Cultura
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