Titolo: La fine della notte
Le spose della notte 3
Autrice: Anonia Strega
Editore: self publishing
Genere: urban fantasy/paranormal
romance
Pagine: 208
Prezzo: 0,99 euro
Disponibile su Amazon
Descrizione:
Elias è libero, privato della
memoria, e sta svolgendo il programma di recupero impostogli dal Consiglio,
mentre Dunia, riunitasi alle consorelle, scopre di essere incinta. Jeremiah è
occupato a tenere sotto controllo un’area in cui pare che i piani di
procreazione della Loggia siano ancora in atto, ma continua a lavorare per
accordare privilegi a Dunia. Il Consiglio vorrebbe che le ragazze si stabilissero
a Palazzo, ma Jeremiah pressa affinché Elias e Dunia non si incontrino. Quando
Dunia, incitata da un rituale che ha messo lei e le consorelle in guardia nei
confronti della Loggia, decide di rivelare la verità sulla gravidanza a
Jeremiah, questi cede al Consiglio e porta a Palazzo le tre donne per
proteggerle, ma non sa che qualcuno di molto vicino sta manovrando in segreto
contro di loro. Fra un rituale e un incontro, però, certi stimoli visivi
possono far riaffiorare i ricordi anche in chi non dovrebbe averne più...
L'autrice:
ANONIMA
STREGA si occupa da sempre di tematiche legate all’occulto. Preferendo tutto
quanto concerne l’universo femminile neopagano, è di conseguenza al contempo
molto romantica, anche se l’oggetto dei suoi desideri esce spesso dalle righe,
così come i personaggi delle sue storie. Crede fermamente che gli elementi del
creato siano guida e strumento, sia per le streghe, sia per i protagonisti di
avventure d’amore paranormali, come quelli dei romanzi “Spettabile
Demone”, della trilogia “Le spose della notte”, dei racconti “Killer di cuori”, “La felce e il falò”, “Clausola
di rescissione” (su “La mia biblioteca romantica”) e
“La fame del ghoul” (su “Romanticamente
Fantasy”). Il suo antro è situato in un luogo nascosto, custodito da una gatta
nera d’angora e una coppia di anziani troll norvegesi. Dispensa consigli magici
su anonimastrega.blogspot.it
La recensione di Miriam:
Siamo
alle battute conclusive della trilogia Le
spose della notte. Con questo ultimo capitolo il cerchio si chiude, e non è
un caso che abbia scelto questa immagine giacché, l’autrice mette un punto che
coincide anche con un nuovo inizio, richiamando la circolarità dell’esistenza.
Dopo
aver scontato la sua pena nella Caverna Magica, vivendo un’esperienza che l’ha cambiata per sempre, Dunia torna a casa
dalle sue consorelle. Finalmente è libera ma, di certo, non può dirsi felice,
perché nella prigione in cui è stata ha lasciato il cuore. Dopo il salto nel
burrone dell’oblio, Elias non ha più memoria di quello che hanno condiviso, né
lei potrà rincontrarlo, però l’amore che nutre nei suoi confronti non è
qualcosa che si può cancellare, tanto più perché ha prodotto un frutto
concreto: quel frutto ora sta crescendo nel
suo grembo.
Alla
fine si sta per realizzare proprio il sogno inseguito dai Maestri della Loggia:
una strega darà alla luce un figlio nato dall’unione con un uomo dotato di
poteri magici, garantendo la prosecuzione della stirpe; solo che i diretti interessati
non lo sanno e non devono saperlo.
La
situazione si complica, quando, eseguendo uno dei suoi rituali, Dunia capta
delle presenze oscure che gravano sul futuro della sua creatura. A quanto pare i
piani di procreazione all’origine della lunga disavventura cominciata nelle
notte di Samhain, non sono stati abbandonati, c’è qualcuno che trama ancora nell’ombra
per portarli a compimento: questo significa che la strega è in pericolo.
Sarà
così che, allo scopo di proteggerla, Jeremiah la condurrà a Palazzo insieme
alle sue consorelle.
Dunia
si ritroverà allora vicinissima a Elias, confinato nello stesso edificio.
Riuscirà
a mantenere le distanze? A reggere il confronto quando si incroceranno e lui
non potrà riconoscerla? A partorire un figlio suo, quasi sotto i suoi occhi,
senza che lui lo sappia?
Sono
interrogativi ai quali non è facile rispondere, a maggior ragione perché, la
bottiglia che custodisce i ricordi di Elias si sta misteriosamente svuotando:
esiste dunque una possibilità che i suoi sentimenti per Dunia non siano andati irrimediabilmente
perduti.
La
componente marcatamente romance che aveva caratterizzato il volume di mezzo si
smorza, il sentimento rimane al centro dell’attenzione ma torna a combinarsi
con l’azione e con la suspense ricostruendo le atmosfere del primo capitolo.
La
curiosità di scoprire se Dunia ed Elias potranno ritrovarsi e stare insieme, si
somma a quella scatenata dai diabolici piani della Loggia. Capire chi
rappresenta un pericolo per Dunia e suo figlio e cosa sta architettando
rappresenterà un vero e proprio mistero da svelare.
Ancora
una volta, Anonima Strega ci regala una trama emozionante e adrenalinica al
tempo stesso, facendoci spaziare all’interno del mondo magico e della
spiritualità pagana, alla scoperta di antichi riti e di valori, a volte,
trascurati nella frenesia della vita moderna.
Sesso,
amore e procreazione: sono tre fra i più grandi misteri dell’esistenza ma
rappresentano anche i pilastri su cui si edifica la trilogia. In quest’ultimo
capitolo, appunto, il cerchio si chiude con la maternità, ovvero con la magia
della nuova vita che nasce sulle ceneri di ciò che è stato.
Quella
che questa autrice ci propone con un mix di grinta e delicatezza in fondo è una
storia che ha tutto il sapore di un buon fantasy ma che ci parla a gran voce
anche di sentimenti e dinamiche universali.
La
sete di potere della Logia, il desiderio di preservare la specie a ogni costo,
il conflitto fra credi diversi, in fondo, sono tematiche di grande attualità e
non così distanti dalla nostra quotidianità.
D’altra
parte l’autrice ci mostra come il confine fra il mondo magico e quello che
sperimentiamo comunemente sia più sottile di quanto possiamo immaginare perché
la magia è dentro di noi: è nell’abbraccio della persona che amiamo, in un
grembo gravido, nel sorriso di un bambino, nella terra che ci abbraccia e nel
cielo che ci sovrasta.
Alla fine della
notte
è questo il messaggio che rimane impresso nel cuore e che passa attraverso la
scelta finale dei protagonisti.
La
conclusione perfetta per una serie ben scritta, appassionante e diversa dal
solito.