Oh no, ci risiamo. Era inevitabile, visto il successo (commerciale, non certo di critica) del primo film, Scontro tra Titani . Dopo aver incassato quasi 500 milioni di dollari in tutto il mondo, StT ha dato vita ad un sequel e state pur certi che ne salteranno fuori altri. Purtroppo. Al timone stavolta troviamo Jonathan Liebesman, e Sam Worthington ritorna nei panni del granitico Perseo. Ma ci troviamo di fronte al sequel pessimo di un pessimo remake (vi ricorderete che il tutto parte dal mitico Scontro di Titani del 1981, vero?), o stavolta le cose sono andate diversamente?
LA TRAMA
Sono trascorsi più di dieci anni da quando Perseo ha sconfitto il Kraken, e l'eroe ha deciso di ritirarsi e trascorrere la sua vita in un placido villaggio di pescatori, insieme al figlio Helios. Ma il mondo avrà presto bisogno di lui: il potere degli dei sta svanendo, a causa della mancanza di fede dei mortali, e le conseguenze potrebbero essere inimmaginabili. Zeus, dio supremo e padre di Perseo, viene catturato dal fratello Ade e dal dio della guerra Ares e incatenato al centro del Tartaro, la terrificante prigione infernale degli dei. Il potere di Zeus viene lentamente assorbito dal prigioniero più pericoloso: il titano Crono. Quando si libererà, la Terra verrà avvolta dalle fiamme... e Perseo è l'unico che può impedire la catastrofe.
I TITANI HANNO ROTTO
Non prendiamoci in giro: La Furia dei Titani è un brutto film. Non quanto il primo, certo; anzi, siamo quasi dalle parti di so bad, it's good, ma non vorrei esagerare. Miglioramenti ce ne sono stati: la CGI è molto più convincente, e le creature decisamente fantastiche (come la chimera, o i makhai, una sottomarca di ecatonchiri molto più economica: quattro braccia invece di cento); il 3D stavolta esiste, e devo dire che in certe scene è pure sfruttato bene. Purtroppo, qui finiscono i lati positivi. La regia di Liebesman non aggiunge nulla di nuovo a quanto già fatto da Leterrier, se vogliamo escludere certe sequenze da "ohmioDiosembraripresodaunatelecamera" che tanto ho amato in World Invasion. Perchè quando vedo sullo schermo un gigante di lava, il mio primo pensiero è "vorrei tanto essere lì per zoomare con la mia fedele MdP!" Ma non divaghiamo.
La trama non esiste. Non so che altro dire. Un bel giorno Zeus arriva da quel pirla di Perseo, e gli dice che "succederanno cose brutte!" E poi effettivamente succedono cose brutte. Il resto è tutta una serie di combattimenti e giravolte per arrivare fino al Boss finale, il titano Crono. La sceneggiatura di FdT è un mix tra svariate altre pellicole fantasy, con un pizzico di Age of Mythology e God of War qua e là. I personaggi sono monodimensionali, buoni solo a sputar fuori qualche infodump tanto per far capire allo spettatore cosa sta succedendo, o a fare battute della ceppa (vedi Agenore, il fricchettone semidio).
L'unico comic relief in un film che si prende anche troppo sul serio.
I personaggi cambiano idea quando fa comodo alla storia, o dimostrano sospettissime mancanze quando il film sente l'irrefrenabile bisogno di spiegarci cose che dovrebbero sapere anche i sassi. Ecco una perla: Perseo chiede ad Agenore, figlio di Poseidone, di guidarlo fino all'isola del dio caduto, aka Efesto. E qui Andromeda, un tempo splendida principessa pacifista e mora, ora diventata generale del suo stesso esercito nonchè bionda (ok, hanno cambiato l'attrice, ma...) sgancia la bomba: "Chi è Efesto?"
"... perchè mi guardate così?"
"QUESTO SANPIETRINO E' MIO!"
Ma i buchi (che dico, i wormhole) di sceneggiatura non si fermano qui. Vedi il piano di Ade e Ares: liberare il vecchio Titano Crono, pronto a distruggere la Terra, perchè... uh... uno ha paura di morire e l'altro vuole vendicarsi di suo padre, che preferisce Perseo a lui. E distruggere il pianeta vi aiuterebbe... come? Considerato poi come vanno le cose (sto guardando te, Ade), non riesco a fare a meno di pensare che tutta la faccenda sia solo un grosso scherzo di Zeus, Ade & co, e che tutta la faccenda dei "Titani" sia solo una specie di candid camera ai danni dell'umanità intera. Cioè, se io fossi un dio, farei scherzoni del genere tutto il tempo!
"Non mi divertivo così da secoli! Vado a prendere l'armatura da Cavaliere dello Zodiaco."
Ma grazie al cielo, una cosa non è cambiata: Perseo. E' sempre il solito minchione granitico, appesantito da dieci anni di pancetta da birra e inattività. Ed è diventato padre, dopo essere finalmente riuscito nell'impresa di portarsi a letto Io. La povera ragazza immortale resuscitata da Zeus nella puntata precedente. (Leggi qui per saperne di più). Non ho ancora ben chiaro cosa comporti essere un semidio in questo dittico di film: in StT Perseo passa da pescatore a macchina da guerra in 0,5 secondi perchè sì, in FdT lo menano tutti. TUTTI. E' un punching ball umano! Sei figlio di un dio, qualcosa potrai pur fare!
Non correre, che sudi
Ma non vogliamo farci mancare nulla: anche stavolta abbiamo una sottotrama romantica rattoppata con lo sputo! Nel capitolo precedente, Perseo ci aveva provato (invano) con Io, immortale che lo osservava da quando era nato, preferendola alla disponibilissima Andromeda. Stavolta è il turno di Andromeda, che Perseo bacia a caso alla fine del film, con una goffaggine che definire adolescenziale è un eufemismo.
"So che ci siamo a malapena rivolti la parola nell'ultima ora e mezza, ma..."
Il tema del rapporto padre e figlio (e per estensione, i legami famigliari) è sollevato in più momenti: Helios è la ragione che spinge Perseo a lottare, e Zeus è la causa dell'odio di Ares; mi aspettavo un momento Zeus/Crono (il titano è suo padre, dopotutto), ma purtroppo il gigante di lava si esprime solo in rutti, quindi niente da fare. Pazienza. Continuo a sostenere che il problema di questo tipo di film sia la sceneggiatura più che l'interpretazione degli attori: Ralph Fiennes e Liam Neeson in particolare sono due divinità molto convincenti, per quel poco che ci è dato vederli su schermo. Ma chi è il responsabile della sceneggiatura? Beh, uno è Dan Mazeau, esordiente; e l'altro è David Leslie Johnson, sceneggiatore che ha curato anche... ehm... la seconda stagione di The Walking Dead. Decidete voi se è un bene o un male. A conti fatti, FdT sa troppo di "già visto": non ci sono momenti memorabili o epici che non siano già stati masticati e risputati milioni di volte.
"Tranquillo Gandalf, ti libero io!" "...eh?"
Consiglio la visione? Certo. Meglio se con una sana dose di risate registrate in stile sitcom. Vedrete che l'esperienza risulterà molto più convincente, e i dialoghi più brillanti. Ora, parliamoci chiaro: il primo che viene a dirmi "Ma cosa vuoi pretendere, tanto è fèntasi, va visto a cervello spento senza farsi problemi" sarà trascinato fuori e abbattuto. Perchè anche un film action, semplice e senza pretese può anche essere godibile e ben fatto. Féntasi non equivale a "fatto alla cazzo di cane". Si può pretendere un pochino di più senza puntare a film da Oscar. FdT è meglio del suo predecessore, ma non si può certo definire un film riuscito. Anche se gli incassi racconteranno una storia diversa. Ah, John Carter, tu si che mi piacevi... Se avete tempo da perdere (come me!) date un'occhiata a La Furia dei Titani, e già che ci siete salutatemi l'Isola dei Ciclopi Busoni. Capirete più avanti di cosa parlo.
E' piena di giganti seminudi, ma di gigantesse neanche l'ombra.