Vi parlo di un titolo che ho letto durante la settimana della maratona: La gente felice legge e beve caffè di Agnès Martin-Lugand.
Letto in poche ore, mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Diane è una giovane donna che ha perso marito e figlia in un incidente automobilistico e che da quel momento ha smesso di vivere. Indossa gli abiti del marito, dorme con il peluche della figlia, non va più a lavoro. Passato un anno dalla tragedia, decide di partire per un minuscolo paesino dell’Irlanda, per stare in tranquillità e sfuggire da parenti e amici che la vorrebbero aiutare a riprendersi. Qui incontra: Edward, un fotografo con un cane, i due all'inizio non si sopportano ma poi imparano a conoscersi.
Ho iniziato questo libro per il bellissimo titolo e perché la trama sul retro di copertina sembrava più interessante di come si è rivelata alla fine: la solita storiella dove più lui si comporta da stronzo più lei se ne innamora.
Suggerisco, all'autrice, un nuovo titolo: Le persone tristi si ubriacano e fumano sigarette. Perché sono queste le attività principali dei protagonisti. -_-I libri sono solo una scusante, ai lettori piacciono le storie in cui si parla di librerie e di lettura, quindi facciamo gestire un caffè letterario alla protagonista e facciamogli portare in vacanza due libri, che apre una sola volta in tutta la storia. Fine!!
La storia è banale e poco coinvolgente, i dialoghi insulsi e i personaggi sono stereotipati al massimo, vogliamo parlare dell'amico gay? O del fatto di come venga trattata la perdita e di come lei la supera? O della sorella del tipo burbero che diventa super amica del cuore di Diane, senza motivo apparente? O dei dolci vecchietti che gli affittano la casa? O del finale, che più scontato non poteva essere?
Meglio di no...Sconsigliato!!!!!!!!
Ho visto molte persone a cui non è piaciuto, ma anche tante che gli hanno dato un voto molto positivo, voi come la pensate?
Lui, senza degnarmi di uno sguardo, lanciò il mozzicone sul mio parabrezza. Partì con una sgommata, e un'onda d'acqua fangosa si abbatté sulla mia macchina. Il tempo di azionare il tergicristallo, ed era già sparito.Che antipatico.