Magazine Cultura
Ciao a tutti lettori
stamattina, tra la ripetizione di una pagina di storia e l'altra, voglio dirvi le mie impressioni su un libro pubblicato recentemente dalla Fanucci editore.
Titolo: La grammatica dell’amore Autore: Rocio Carmona
Pagine: 304 Prezzo: 14,00€ Editore: Fanucci Genere: Narrativa Data di uscita: 24 maggio 2012 Trama Irene ha appena conosciuto l’amore ma non è andata come sperava. Dopo il divorzio dei suoi è stata spedita a studiare in Inghilterra, ma invece di rimettersi in sesto, la ragazza ha sofferto la sua prima grande delusione. Quello che dovrebbe essere il sentimento più nobile al mondo, per lei è solo un miraggio, qualcosa di distante e incomprensibile. Ed è grazie al suo professore di inglese che intraprenderà un viaggio fondamentale, percorrendo chilometri e chilometri di parole che ridaranno il giusto peso a ciò che sente, ridisegnando per lei un cammino da vivere con l’intensità di un attimo perfetto e insostituibile. Perché, come le insegna il suo professore, la letteratura è vita e amore. E sarà un vero colpo di fulmine ciò che la trascinerà pagina dopo pagina. Mia recensione Il primo impatto positivo che ho avuto da questo libro è stato quello visivo: adoro la copertina e i risvolti interni, è stato davvero amore a prima vista. I vari disegni li trovo davvero molto belli ed evocativi e, a fine lettura, li ho potuti apprezzare ancora di più perché sono completamente in linea con la storia. In poche parole l'avrei acquistato anche solo per la cover! Anche il titolo lo trovo azzeccatissimo perché fa intendere al lettore che è un libro che cerca di insegnare l'abc dell'amore attraverso la lettura, insomma all'inizio del libro ero entusiasta. A parte questo mio personale giudizio estetico, ho trovato questo libro molto tenero, un po' per la storia, un pò per uno dei protagonisti e mi hanno colpita soprattutto i riferimenti ad altri famosi libri che parlano di amore e che fanno da sfondo a tutta la vicenda.
Irene è una ragazza spagnola di 16 anni, che, dopo il divorzio burrascoso dei suoi genitori, si trasferisce in un college in Cornovaglia per terminare i suoi studi. In questo luogo isolato ed impervio la ragazza inizia a conoscere le dolcezze e le scottature causate dall'amore e , proprio a causa di una delusione ricevuta, risponde male al professore di grammatica inglese che la punisce in un modo del tutto particolare:il prof Peter decide di insegnare ad Irene la grammatica dell'amore attraverso la lettura e l'analisi di alcuni libri a tema. Per sette settimane alla ragazza sono quindi proposti 7 romanzi famosissimi che le fanno guardare l'amore da molti punti di vista diversi: inizia con Murakami poi con Jane Austen, legge I dolori del giovane Werther e l'amore ai tempi de colera, tutto mirato alla riflessione e alla maturazione di Irene. Nel frattempo lei continua ad avventurarsi tra le grinfie dell'amore ricambiato o meno imbarazzandosi e scoprendo nuove cose.
Prima di iniziare a parlarvi delle mie impressioni vi anticipo che Irene, la protagonista, non mi è piaciuta per nulla, e dopo vi spiegherò le mie motivazioni, prima voglio iniziare da ciò che mi è piaciuto. Allora, la parte che mi ha colpita di più è relativa alla scelta dei libri della grammatica dell'amore e alle riflessioni che scaturiscono dalla loro lettura, perché trovo che sia un modo davvero perfetto per guardare all'amore con occhi attenti ma anche sognanti, un ottimo modo per capire senza scottarsi, soprattutto se si è alle prime armi. Dei sette romanzi proposti dal professore io ne ho letti tre e, cosa poco piacevole, nell'analisi degli altri libri (che ho intenzione di leggere prima o poi) ho avuto scottanti rivelazioni, ci sono parecchi spoiler. Insomma l'autrice dà per scontato che tutti abbiano letto i libri in questione e rivela troppo, la perdono solo perché sono quasi tutti classici della letteratura internazionale che in un modo o nell'altro si conoscono, però avrei preferito che rimanesse più sul vago riprendendo solo i temi principali. Vi dicevo prima che Irene non mi è piaciuta...perché? Perché l'ho trovata una ragazza altalenante e contraddittoria, da un lato analizza e comprende con occhio attento e critico le lezioni impartite dai grandi scrittori, d'altra parte l'ho trovata frivola e svolazzante in quanto in pochi mesi di permanenza in Cornovaglia prova attrazione per 4 persone diverse... forse sono un po' troppo severa, ma non la comprendo affatto, si autoproclama timida ed impacciata però si butta. É sicuramente dispiaciuta per il divorzio dei genitori e quindi cerca affetto altrove, capisco che si senta sola lontana da casa, capisco anche che voglia sperimentare, ma i suoi atteggiamenti quando vede un ragazzo che le interessa sono un po' troppo free. Molto belli invece due personaggi maschili e cioè il giovane professor Peter, che con il suo dramma personale commuove il lettore, e Marcel, ragazzo semplice e pratico che ha subito conquistato la mia simpatia. La grammatica dell'amore è un libro che parla di diversi tipi amore e di nuove esperienze disastrose ed impacciate e, se Irene fosse stata diversa avrei dato cinque stelline al romanzo, ma opto per le quattro.
Lya
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