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Recensione: La grammatica dell'amore di Rocìo Carmona

Creato il 03 luglio 2012 da Girasonia76
La Gramatica del AmorRecensione: La grammatica dell'amore di Rocìo CarmonaRecensione: La grammatica dell'amore di Rocìo CarmonaTrama:È attraverso la lettura di sette grandi capolavori della letteratura mondiale che la giovane Irene riuscirà a scrivere la propria personalissima grammatica dell’amore. Saranno le parole di Tolstoj, Austen, Marquez e Murakami, fra gli altri, ad accompagnarla in questa esperienza vitale e memorabile.
Irene ha appena conosciuto l’amore ma non è andata come sperava. Dopo il divorzio dei suoi è stata spedita a studiare in Inghilterra, ma invece di rimettersi in sesto, la ragazza ha sofferto la sua prima grande delusione. Quello che dovrebbe essere il sentimento più nobile al mondo, per lei è solo un miraggio, qualcosa di distante e incomprensibile. Ed è grazie al suo professore di inglese che intraprenderà un viaggio fondamentale, percorrendo chilometri e chilometri di parole che ridaranno il giusto peso a ciò che sente, ridisegnando per lei un cammino da vivere con l’intensità di un attimo perfetto e insostituibile. Perché, come le insegna il suo professore, la letteratura è vita e amore. E sarà un vero colpo di fulmine ciò che la trascinerà pagina dopo pagina.
Recensione: La grammatica dell'amore di Rocìo CarmonaL'autrice:
Rocío Carmona ha una personalità poliedrica e vivacissima. Oltre a essere l’editor di un importante marchio editoriale spagnolo, è la voce di una band indie di Barcellona e si dedica anima e corpo alla scrittura. Con il suo romanzo d’esordio, La grammatica dell’amore, ha conquistato il pubblico e la critica spagnola. Il libro è in traduzione in diversi paesi, e sta diventando un vero e proprio fenomeno europeo.
Recensione:
Avrei voluto essere più giovane e aver avuto allora questo romanzo tra le mani. Avrei voluto sfogliare queste pagine in un'epoca compresa tra i miei 15 e 25 anni per trovare la spalla perfetta su cui piangere, per poi accettarne gli affettuosi e doverosi consigli. Sarebbe stato bello soffrire d'amore con accanto non solo gli amici di sempre, ma anche i libri giusti, quelli che avrebbero potuto spiegarmi, convincermi, confortarmi, sgridarmi, aprirmi gli occhi. Perché se è vero che i libri nella mia vita non sono mai mancati, è anche vero che non sempre sono stati presenti al momento giusto, e non sempre erano quelli che mi servivano in determinate circostanze.
La Grammatica dell'amore si presenta come la tua migliore amica nel momento peggiore della tua vita di un'adolescente: quello in cui tutto sembra andare a rotoli, quando anche l'unico punto fermo che è sempre stato la famiglia viene a mancare. La grammatica dell'amore può diventare una compagna perfetta, accogliente, indispensabile. Mentre noi lettori ci sentiamo confortati da quelle sue pagine, la protagonista si ritrova a vivere parallelamente la nostra stessa esperienza, affrontandola seguendo i passi indicati da questa speciale grammatica.
Quel che si presenta come un romanzo adolescenziale sulle pene d'amore, con protagonista la solita ragazza che arriva in una nuova scuola, in una nuova città e ha bisogno di ambientarsi - quindi con tutte le carte in regola per uno sviluppo prevedibile, noioso, per nulla interessante - si srotola sotto i nostri occhi in maniera del tutto inaspettata: l'inizio sarà sì già stato visto o letto altrove ma lo sviluppo è innovativo e sicuramente piacevole. Per non dire furbamente piacevole, soprattutto per noi lettori che, quando scopriamo che protagonisti di un libro sono i libri stessi, ci emozioniamo e appassioniamo di più. Quando poi quei libri sono tra i nostri titoli preferiti, tra quelli che ci hanno accompagnato in passato, di cui potremmo parlare per ore, allora l'incantesimo è stato gettato e siamo prigionieri della storia.
Irene è una ragazza alle prese con la prima, cocente, delusione d'amore. Come affrontarla?
Con rabbia? Disperazione? Tristezza? Rassegnazione?
Un giovane insegnante si prenderà cura di lei, mostrandole la strada per superare quel dolore: il suo rimedio consisterà nella lettura di sette romanzi. Ognuno di essi aiuterà Irene a capire meglio l'amore in generale e i propri sentimenti in particolare. Un percorso che inizia con un cuore spezzato in uno splendido Murakami di A sud del confine a ovest del sole, passa attraverso l'amore universale raccontato dalla Austen nel suo Orgoglio e pregiudizio, si sofferma sulla necessità di non reprimere i propri sentimenti con Lettera di una sconosciuta di Stefan Zweig, incontra e scopre i due volti dell'amore in Tolstoj, conAnna Karenina e Levin, sfiora I dolori del giovane Werther goethiani, la Jane Eyre brontiana, e infine termina con la risposta a tutte le domande racchiusa ne L'amore ai tempi del coleradi Marquez. Una risposta bella, semplice, diretta che lascio a voi il piacere di scoprire.
La storia non si limiterà ovviamente alla semplice lettura e interpretazione dei classici appena elencati: la vita di  Irene acquisterà maggiore sicurezza tra un libro e l'altro, anche se ogni tanto qualche lettura la farà cadere in errore. Durante l'interessante percorso mostratole dall'affascinante professore, di cui probabilmente tutte noi lettrici avremmo tanto voluto essere allieve, Irene comincerà a ricostruire la sua vita, i suoi affetti, a delineare i contorni del suo cuore. Fino a scoprirsi di nuovo innamorata e pronta per ricominciare a vivere l'amore.
Non vi preoccupate: non ho spoilerato. Ho aggiunto qualche dettaglio in più del solito, ma niente che possa rovinarvi il piacere di questa gradevole lettura.
A fine romanzo ci viene voglia di poter sperimentare lo stesso percorso di Irene, per scoprire le risposte che noi avremmo trovato. O forse di costruirci direttamente la nostra personale Grammatica dell'amore, ora che ci è stata mostrata la strada per crearla.
Comincio a pensare alla mia...

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