Titolo: La legge dell'oblio
Autore: Luca Simioni
Editore: Limana Umanita
Pagine: 348
Prezzo: 15 euro
Descrizione:
Gli uomini
non conoscono più il deserto, per secoli gli occhi rossi degli wadi l'hanno
sorvegliato per loro dall'alto delle torri. Oggi ne hanno paura, perché i
predoni si sono fatti più temerari: qualcosa sta accadendo oltre le distese di
sabbia bianca, ed è giunto il momento di scoprire cosa.
Chiamato
alla missione, Mado saluta la propria comunità-torreper un viaggio
dall'esito incerto insieme a compagni che non si è scelto, e i suoi occhi di wadi
saranno testimoni dei terribili miracoli di una magia dimenticata e della sorte
di rinnegati sanguinari.
Mentre
macchine e armi straordinarie avanzano per combattere l'impero, Mado sarà
impegnato a difendere la sua famiglia ela sua gente, ma l'attacco più grave è
quello che ne sta minando le certezze, dopo quanto visto nel deserto: una
blasfema minaccia per il dominio degli uomini, miracolosamente sfuggita alla legge
dell'oblio.
L'autore:
Luca
Simioni, si definisce scrittore interinale sulla sua pagina Facebook (ma non
disdegna nemmeno il titolo di metal-scrittore, per metà operaio e per l’altra
scrittore) lo abbiamo conosciuto con i racconti dal sapore epic fantasy inviati
a “I mondi del fantasy”, selezionati per le antologie del draghetto.
La recensione di Miriam:
“I nemici dell’Impero debbono perdersi nella
dimenticanza, come non fossero mai nati.”
Così
recita la legge dell’oblio, una legge che potrebbe applicarsi tranquillamente
al nostro mondo adattandosi a svariati popoli e a diverse epoche storiche:
cambiano gli imperi da difendere, cambiano i nemici a seconda della fazione cui
si appartiene, ma il desiderio di prevaricazione è lo stesso, la sete di potere
mai sazia, i conflitti sempre in agguato.
Non
fa eccezione il mondo immaginario in cui ci trasporta Luca Simioni. Per l’esattezza
siamo nella Marca Occidentale dell’Impero, qui gli wadi – un popolo di guerrieri dagli occhi rossi – vivono nelle
comunità- torre e scrutano il deserto allo scopo di prevenire possibili incursioni
nemiche. Sorvegliare e proteggere, è questo il compito cui sono votati. Stando
alle mappe imperiali, in realtà, nel deserto dovrebbero esserci solo resti di civiltà scomparse e sparuti gruppi
di predoni, per cui non dovrebbe rappresentare una grande minaccia, quando però
gli avvistatori cominciano a scorgere strane macchine che avanzano, in loro si
fa strada il sospetto che la distesa di sabbia bianca celi più di quanto
abbiano sempre creduto.
Viene
dunque organizzata una spedizione, capeggiata da Mado, che si appresta a sostituire
il vecchio Aga al comando, al fine di uscire in avanscoperta e capire quale
minaccia incomba davvero sulla loro gente.
Ad
affiancare il protagonista nell’impresa ci saranno Farrall, rappresentante
della sua stesa razza, Cavu, un cartografo umano
e Brau, una senza sangue.
La
composizione del gruppo ci fornisce sin da subito un assaggio della varietà di
razze presenti in questo territorio. A popolarlo, infatti, non sono solo gli
umani – sebbene detengano il potere – ma ci sono appunto gli wadi, i senza sangue, i ganee, i mazar, i niharj, i pennacchi neri,
solo per citarne alcuni.
La
prima parte del libro segue il viaggio di esplorazione, a partire dal punto di
vista di Mado, consentendoci di scoprire con lui la geografia dell’Impero, oltre che i segreti
in esso custoditi.
Il
tempo indefinito in cui si colloca la trama ha tratti dagli echi medievaleggianti,
tipici dell’epic fantasy, ma siamo in un’epoca in cui la magia è stata soppiantata
dalla forza del vapore e che pertanto si arricchisce di sfumature speampunk
Come
facilmente presagibile, il deserto si rivelerà tutt’altro che disabitato e per
niente innocuo. Nel corso della sua missione, Mado apprenderà che vi sono luoghi
non tracciati sulle mappe, gruppi organizzati di cui ignorava l’esistenza e i
propositi, ma soprattutto scoprirà che a gravare sulle comunità- torre è la
minaccia di una vera e propria guerra di
dimensioni epiche, orchestrata da un essere pericoloso e spinto da un’ideologia
delirante.
Nella
seconda parte del romanzo, il pericolo si concretizzerà poiché assisteremo allo
scoppio del conflitto e ne seguiremo gli
sviluppi fino all’epilogo.
La
storia, sorretta da un stile maturo e curato nei dettagli, si sviluppa in un
crescendo che alimenta la curiosità e mantiene viva l’attenzione. Se per la prima
metà l’autore ci avvince mostrandoci le meraviglie e le insidie del ricchissimo universo
forgiato dalla sua immaginazione, fra dune sabbiose sovrastate da aeronavi a
vapore, nella seconda ci fa entrare nel
vivo della strategia bellica – materia che sembra padroneggiare con grande disinvoltura –
invitandoci a seguire il ritmo più incalzante dell’azione.
Man
mano che tutti i nodi vengono al pettine e il disegno di fondo prende forma, ci
si rende conto poi di come l’opera si presti a diverse chiavi di lettura andando
oltre il mero scopo di intrattenere, per la gioia del lettori più riflessivi.
Il
mito della razza pura di hitleriana memoria, il fanatismo religioso, l’odio
razziale, sono alcune delle tematiche, peraltro attualissime, che emergono in
corso di lettura insieme a una serie di interrogativi che pur prendendo forma
in una dimensione fantastica ben si adattano alla nostra condizione reale. Le differenze
rappresentano un pericolo, un ostacolo da abbattere oppure un valore aggiunto
su cui far leva per costruire un futuro migliore? Il conflitto può essere
davvero un mezzo attraverso cui perseguire i propri ideali o non può che
decretarne la fine, qualunque sia il fronte su cui si combatte? Cosa è sacrificabile
e cosa no?
Interessante
da questo punto di vista saranno anche i conflitti interiori fra cui dovrà
destreggiarsi Mado, un eroe per niente super e molto umano che in più di un’occasione
sarà chiamato a scegliere fra la fedeltà all’impero e gli affetti, giacché non
sempre quel che impone il senso del dovere coincide con ciò che detta il cuore.
Luca
Simioni, che si definisce scrittore interinale sulla sua pagina
Facebook (ma non disdegna nemmeno il titolo di metal-scrittore, per metà
operaio e per l’altra scrittore) lo abbiamo conosciuto con i racconti
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Gli uomini non conoscono più il deserto, per secoli gli occhi rossi degli wadi
l'hanno sorvegliato per loro dall'alto delle torri. Oggi ne hanno
paura, perché i predoni si sono fatti più temerari: qualcosa sta
accadendo oltre le distese di sabbia bianca, ed è giunto il momento di
scoprire cosa.
Chiamato alla missione, Mado saluta la propria comunità-torreper un viaggio dall'esito incerto insieme a compagni che non si è scelto, e i suoi occhi di wadi saranno testimoni dei terribili miracoli di una magia dimenticata e della sorte di rinnegati sanguinari.
Mentre macchine e armi straordinarie avanzano per combattere l'impero, Mado sarà impegnato a difendere la sua famiglia ela sua gente,
ma l'attacco più grave è quello che ne sta minando le certezze, dopo
quanto visto nel deserto: una blasfema minaccia per il dominio degli
uomini, miracolosamente sfuggita alla legge dell'oblio
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