Buon sabato mattina a tutti!
eccomi con una nuova recensione di un libro che ho letto un po' di tempo fa e che mi ha deluso parecchio!
Titolo: La libreria dell'armadillo
Autore: Alberto Schiavone
Pagine: 202
Prezzo: 16.00 €
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 17 Aprile 2012
Trama
La magia di certi libri non sta solo nelle storie che raccontano, ma
nelle circostanze che li spostano da una mano all'altra, da un
appartamento all'altro. E' questo il caso di un volume fuori catalogo,
"Randagio" è l'eroe di Giovanni Arpino, che passa dalla casa di un
anziano arteriosclerotico, con un biglietto del Superenalotto tra le
pagine, a un libraio vedovo, che fatica a far sopravvivere la sua
piccola libreria di quartiere. Quando Francesca, una donna difficile e
dolce, chiede al libraio proprio il romanzo di Arpino, lui si rende
conto di averlo perso. Ma sa che deve assecondare la fortunata
coincidenza e lasciarsi trascinare da quella donna, entrata nella sua
vita per non uscirne più. Perché, nonostante il vento gelido della
crisi, a volte basta un libro per riconquistare i propri sogni: un
lavoro appassionante, una vincita milionaria, un amore.
Mia recensione
Come al solito prima di iniziare un libro mi faccio sempre
dei film su come potrebbe essere, cosa potrebbe trasmettermi e che storie
potrebbe andare a raccontare....in questo caso mi ero fatta un enorme,
gigantesco film, complice la splendida cover e il titolo che ispira tantissimo.
Da bibliofila un libro sui libri mi attira sempre quindi, sin dalla sua
pubblicazione, la libreria dell'armadillo mi ha chiamata e alla fine, dopo aver
trovato un'occasione(16 euro per un libro di 200 pagine per me è troppo!), l'ho
acquistato carica di aspettative che sono state parzialmente deluse.
Il protagonista è un libraio alle prese con la crisi
economica e con la crisi libraria, in un mondo in cui i "clienti
forti" sono pochi e vanno coltivati, vezzeggiati e i clienti occasionali
non accettano consigli perdendosi nei meandri del marketing editoriale. Con
internet e la commercializzazione di massa di determinati titoli, il lavoro del
libraio ormai non serve più....
Insieme alle difficoltà del libraio si incrociano le strade
di un adolescente cinese zoppo, una donna alla ricerca di se stessa e di un
vecchietto che possiede un libro che passa tra le mani di tutti questi
personaggi.
Il libro si apre con ottime promesse: l'ambientazione
moderna e dinamica che invoglia alla lettura, lo stile scanzonato e diretto che
colpisce l'immaginazione del lettore, la trama e i personaggi che sono
interessanti, ma, tutto si risolve con un nulla di fatto.
Tutto è raccontato in modo troppo frettoloso e la trama non
sembra completa, ci sono come i tre puntini di sospensione sulle diverse storie
che si intrecciano: c'è una schedina vincente che vaga senza essere trovata, un
cadavere che sparisce senza che nessuno dei personaggi s'interessi alla cosa,
c'è un ex geloso che appare a sprazzi e poi sparisce. Insomma sembra che
l'autore abbia scelto alcune cose da raccontare, ma che abbia tratteggiato
vagamente altre, che per me sono importanti, senza spiegare niente.
Altra pecca è la mancata introspezione dei personaggi che,
come la trama,sono dipinti in modo
rapido e poco approfondito nonostante siano tutti interessanti.
Insomma ho notato una sorta di "superficialità",
passatemi il termine, per quanto riguarda lo sviluppo della narrazione in
generale anche se ho trovato un sacco di spunti di riflessione relativi al mondo dei piccoli librai indipendenti,
all'editoria contemporanea, all'attuale e massiccia presenza degli ebook, al
mercato di internet e ho sottolineato(cosa che di solito non faccio mai) tante belle frasi che mi sono sembrate quasi
degli aforismi per bibliofili. Ma tutto questo non mi ha portata ad apprezzare
il romanzo perchè mi è sembrato incompleto.
Un vero peccato perché in alcuni punti, il libraio
protagonista(e autore), dice molte verità sul mondo dei libri! Assegno 2 stelline e mezzo.
Lya