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Recensione: "La linea sottile" di Denise Aronica

Creato il 20 ottobre 2014 da Saraguadalupi
"LA LINEA SOTTILE" di Denise Aronica
• Editore: CreateSpace Independent Publishing Platform • Pagine: 224 • Prezzo: 12,00 € (cartaceo) - 2,99 € (ebook) Quando Beth torna dal college per l’estate nella piccola cittadina di Queen’s Creek, in Arizona, non sa che la sua vita sta cambiare. Senza rendersi conto di come o perché, si ritrova a passare attraverso uno specchio e finisce in un mondo apparentemente simile al suo, ma non del tutto identico. Nella realtà al di là dello specchio, infatti, la madre di Beth, morta suicida anni prima, è viva e vegeta e le appare davanti canticchiando mentre si appresta a fare il bucato. Anche suo fratello maggiore, Joe, scomparso da mesi, si aggira per casa in tutta tranquillità e la sua sorellina più piccola, Amy, da tempo ricoverata in una clinica psichiatrica, sembra stare alla grande. Beth scopre che qualsiasi specchio diventa una porta, sotto le dita di chi, come lei, possiede il Dono. E che attraverso quella porta si può avere accesso a infinite possibilità. Infiniti mondi alternativi. Assieme al suo amico immaginario, Peter, e alla sua migliore amica, Charlie, Beth scoprirà la verità sulla sua famiglia e verrà coinvolta in un qualcosa che si rivelerà essere più grande di lei. Qualcosa che potrebbe mandare in frantumi la sua vita. Riuscirà a vegliare su coloro che ama e, allo stesso tempo, a fare la cosa giusta prima che sia troppo tardi?
Buon pomeriggio amici,
finalmente, tra una pagina della tesi ed un'altra, riesco a parlarvi di questo romanzo che ho letto ormai diverse settimane fa..
Protagonista de "La linea sottile" è Beth, adolescente dalla vita complicata, molto complicata che si vede costretta ad affrontare una serie di eventi che, chiamare sfortunati, sarebbe ancora ottimistico: il suicidio della madre, la scomparsa del fratello, la follia della sorella Amy, rinchiusa in una clinica psichiatrica e l'assenza del padre. Un cocktail di brutti momenti che farebbe venire disturbi mentali a chiunque..e di fatti, la nostra cara Beth ha un amico immaginario, Peter, gentile e sempre disposto ad aiutarla e ad ascoltare tutti i suoi sfoghi. Il libro comincia proprio con i due amici, seduti nello studio dello psichiatra di Beth che le sviolina una lunga teoria sul fatto che Peter sia una proiezione del subconscio per cercare di "tamponare" il vuoto lasciato dal fratello Joe, tuttavia, il giovane sostiene di essere stato vivo una volta..quindi teoricamente più che un amico immaginario è uno spirito (?!).
L'intera storia prende vita nel momento in cui Beth, si  ritrova a pensare a quando tutto nella sua vita ancora andava per il verso giusto e, nello stesso momento in cui i pensieri prendono vita, si ritrova ad attraversare uno specchio che la catapulta proprio in un mondo così. Con una mamma ancora viva e i due fratelli felici..tutti insieme, tutti sotto lo stesso tetto. Senza il minimo segnale di squilibrio.
Ben presto Beth si renderà conto, anche grazie a Joe, che quello che ha visto non è nient'altro che uno dei diversi mondi alternativi che sarà in grado di attraversare..
Il tema di questo romanzo, lo sappiamo, non è nuovo, tuttavia la bravura dell'autrice risiede proprio in questo: riuscire a trattare di un tema già visto, in modo diverso, ricamandoci sopra una storia tutt'altro che scontata e banale. Il punto di forza maggiore credo però che siano i personaggi, descritti talmente bene da far si che tra di essi ed il lettore si crei una sorta di empatia profonda che dura per tutto il romanzo: io per prima ho adorato Beth fin dalle prime pagine e avrei voluto essere lì con lei, seduta nello studio del dottor Grayson per sostenerla proprio come fa Peter. In assoluto è lei la mia preferita, mentre Peter lascia dietro di sé una scia di dolcezza ed amore incondizionato che è impossibile ignorare. Per quanto riguarda Joe ed Amy, beh, tra i due devo dire che Amy mi è entrata nel cuore, rinchiusa in quel posto terribile dove è catalogata come pazza, quando in realtà (forse) non lo è e mi ha fatto una tenerezza immensa vedere i due fratelli attivarsi per tirarla fuori da lì il prima possibile. In ultima battuta arriva Charlie, migliore amica di Beth ed il suo degno "alter ego". Folle, divertente e, a tratti forse un po' ingenua, ma assolutamente azzeccata nell'insieme dei protagonisti.
"Ho pochi amici, ma a me va bene così. Non sono mai riuscita a vedere il fascino che sta dietro all'ubriacarsi fino a vomitare o quello che ci dovrebbe essere a circondarsi di persone che si fingono tue amiche per poi non esserci mai quando hai davvero bisogno di loro. Pochi ma buono, è un concetto semplice e non potrebbe essere più veritiero."
La trama è ben studiata e tutto il libro scorre senza problemi, in una lettura che si rivela decisamente veloce ma intensa. In queste quasi 250 pagine succede veramente di tutto, anche ciò che non vi aspettereste mai, eppure Denise Aronica non crea confusione ma tratta ogni episodio, ogni colpo di scena in modo lineare, quasi come se il lettore avesse davanti a sé una linea del tempo per inserire tutti gli avvenimenti accaduti dal passato fino ad ora. Ciò che ho apprezzato, in seconda battuta rispetto ai personaggi ma che, secondo me, rende il romanzo veloce nella lettura, sono i dialoghi: incisivi, immediati, senza troppi giro di parole e che rendono ancora più facile e stretto il legame tra lettore e personaggi: tanto per intenderci, diverse volte ho avuto la sensazione di poter parlare con loro..ma veramente eh!
I personaggi di Denise sono un mix esplosivo e, anche se alcune cose della trama non vengono spiegate alla perfezione, poco importa perché essi creano un trascinamento tale del lettore da fargli dimenticare tutto il resto, anche ciò che magari non ha capito alla perfezione. Già solo per questo vi consiglio la lettura di questo romanzo, e poi, alle varie motivazioni ci aggiungo anche uno stile narrativo scorrevole e veloce ed una trama molto ben sviluppata..vi ho convinti? Spero proprio di sì, perchè, non potete assolutamente lasciarvi perdere questa chicca letteraria italiana!
E per Denise: "hip hip..urrà!"
<3
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