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[Recensione] La prossima vita

Creato il 07 settembre 2012 da Topolinamarta

A poco più di una settimana dall’inizio della quarta superiore (T.T), cercherò di distrarmi dedicandomi a una nuova recensione del progetto. Spero vi piaccia!

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[Recensione] La prossima vita
Titolo: La prossima vita
Autore: Vittoriano Borrelli
Genere: narrativa contemporanea
Editore: Meligrana
Pagine: ~ 200
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo di copertina: €2,99
ISBN: 9788897268413
Formato: eBook (ePub, mobi)
Valutazione: 
[Recensione] La prossima vita

Grazie all’autore per avermi inviato il libro in formato eBook.

RIASSUNTOLeo Ferretti è docente di Filosofia in un liceo di Firenze con una grande passione: la pittura. Sposato con Cinzia, il protagonista ripercorre le fasi salienti della sua storia coniugale e della sua vita in genere. Tutto sembra volgere al peggio quando però, alla fine, un colpo di scena riporterà Leo con i piedi per terra, rendendolo consapevole delle proprie scelte future.

[Recensione] La prossima vita
L’AUTORE - Vittoriano Borrelli nasce a Portici (Napoli), il 14/09/1961. Fin da ragazzo dimostra uno spiccato interesse per la musica, la letteratura e, in genere, per tutte le cose in grado di ispirargli una forte passione emozionale. Inizia a scrivere alcuni racconti, per lo più autobiografici, ma verso i quattordici anni l’amore per la musica prevale sulle altre passioni tanto da divenire, quasi, il filo conduttore della sua adolescenza. Nel 1980 si iscrive alla SIAE ottenendo prima la qualifica di paroliere e poi quella di compositore. Ha scritto più di 300 canzoni e alcune di esse sono state riportate nel libro “Le parole del mio tempo”, scritto nel 2001. Nel 1988 si laurea in Giurisprudenza all’Università “Federico II” di Napoli, titolo che gli permette di accedere alla carriera di Segretario Comunale. Attualmente svolge tale professione nei comuni della provincia di Como. Grande estimatore di Alberto Moravia (ha letto e riletto tutte le sue opere), agli inizi del duemila “rispolvera” la sua passione per la scrittura e scrive “La prossima vita”.

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RECENSIONE

Come ci racconta il riassunto, La prossima vita è un romanzo incentrato sulla relazione coniugale di Leonardo Ferretti, professore di filosofia, e della bella quanto enigmatica Cinzia… relazione non proprio felice, come scoprirete leggendo il libro.
Tanto per cominciare, ho apprezzato molto la caratterizzazione dei personaggi, in particolare dei due protagonisti: sia Leo, ovvero l’io narrante, che Cinzia mi sono sembrati in tutto e per tutto persone reali, così com’è realistico il rapporto che li lega.
Leo, infatti, è appassionato di arte, ama dipingere e visitare musei e mostre. Cinzia, invece, non solo non ne capisce niente, ma addirittura arriva a ostacolare gli interessi del suo compagno, trattandolo con insofferenza. Sulle prime Leo deglutisce e tira avanti, anche se lui stesso è consapevole che la passione per la pittura non è che un modo per fuggire da una vita che non ama più come una volta; ma nella sua testa iniziano a formarsi dei dubbi. Possono due persone con gusti quasi diametralmente opposti far durare più di tanto la loro relazione? E se sì, a quale costo? Sono proprio queste due le domande attorno alle quali ruota l’intera vicenda… ma le risposte sono tutt’altro che scontate.
Ottimi, in ogni caso, anche i personaggi secondari, da Erminia, amica di Cinzia, a Venanzio, ex compagno di scuola di Leo; da Renato Lattanzi, misterioso gallerista, a Olga, sua moglie.

Per quanto riguarda lo stile, trovo che non ci sia quasi niente da obiettare: l’ho trovato raffinato ed elegante, con un lessico ampio e una scelta dei termini molto accurata. A parte giusto un paio di virgole di troppo e pochi refusi di poco conto, posso dire di sicuro che Vittoriano Borrelli possiede notevoli abilità stilistiche e, aspetto non meno importante, anche una buona dose di esperienza nel campo della scrittura – cosa che non è da tutti.
L’amore per l’arte, inoltre, traspare  da ogni frase, ed è forse proprio questo che contribuisce a inspessire la barriera che si sta formando tra Leo e sua moglie: mentre per lui dipingere è quasi una ragione di vita, dai suoi dipinti Cinzia non riesce a vedere altro che un “agglomerato di colori”, senza nemmeno darsi la pena di ricercare un significato all’interno di essi. Ciò fornisce a chi legge degli interessanti spunti di riflessione: l’arte è una cosa alla portata di tutti, oppure serve una sensibilità particolare per comprendere ciò che vuole trasmettere?

[Recensione] La prossima vita

L’unico aspetto che non mi è andato molto già è stato il finale, ossia il momento in cui finalmente si capisce che cosa significa il titolo: non l’ho apprezzato tanto perché non ho trovato nulla nel corso dell’intera storia che lo facesse presagire. È imprevedibile, questo è certo, ma così com’è stato descritto, ovvero in modo improvviso e totalmente inaspettato, mi è sembrato un po’ campato per aria.
Purtroppo raccontarvi a cosa mi riferisco quando dico ciò rovinerebbe la lettura a chi ancora lo deve leggere, ma sappiate che la sensazione che mi ha lasciato è stata, appunto, una sorta di incompiutezza. Forse un finale del genere sarebbe stato più efficace se trattato in una decina di pagine in più, come minimo… e poi non so: se fossi stata al posto di Leonardo, probabilmente non avrei lasciato perdere tutto così, ma avrei cercato perlomeno di fare una prova, magari per capire quali erano stati gli errori che avevano compromesso tutto.
Resta il fatto che questo è un mio parere, ma non sarei sincera se non dicessi che la fine della vicenda, come l’ha narrata l’autore, mi abbia lasciata soddisfatta… però si tratta di sicuro dell’unico neo che ho trovato in una storia altrimenti molto ben strutturata. Sarà che gli intrighi amorosi mi appassionano sempre, ma trovo comunque che la prima parte, ovvero l’intero racconto esclusa la fine, sia stata realizzata davvero bene.

Concludo la recensione consigliandovelo, se vi piacciono le storie d’amore sfortunate ma non troppo, perché sono certa che La prossima vita non vi deluderà.

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In sintesi… 

[Recensione] La prossima vita
[Recensione] La prossima vita

Personaggi ben caratterizzati, anche
quelli secondari. Il finale lascia una sensazione di
incompletezza, sembra tirato via.

Storia appassionante e ben struttu-
rata. Piccoli difetti (virgole di troppo,
refusi…)

Vengono forniti interessanti spunti
di riflessione riguardo all’arte.

Scrittura raffinata, lessico ampio e
ottime abilità stilistiche.  

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Una frase significativa…

-“Sarà come dici, ma per me resta una proposta incomprensibile.”-Mi ricordai che una risposta del genere Cinzia me l’aveva data già tempo fa. Fu quando le mostrai il mio dipinto delle “Quattro stagioni” che mia moglie giudicò “un agglomerato di colori” respingendo qualsiasi altro significato che volevo attribuirgli. Questa rievocazione mi confermava che Cinzia concepiva le cose esclusivamente sulla base delle proprie conoscenze e, fatto ancor più grave, riteneva inammissibile o improbabile tutto ciò che non sapeva. Così, sia in occasione del dipinto che del metodo didattico, Cinzia si era rifiutata di prendere in considerazione elementi di valutazione ulteriori o alternativi per il semplice fatto che li riteneva, secondo il suo modo di pensare, oscuri e perciò inattendibili.


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