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RECENSIONE : La Ragazza Con La Bicicletta Rossa di Monica Hesse

Creato il 02 marzo 2016 da Cristina @LeggereShh
Salve Lettori! 
Come anticipato questa mattina nella rubrica #wwwwednesday, oggi voglio condividere con voi la mia opinione su un romanzo che avevo adocchiato fin dalla sua uscita e che, proprio grazie alla casa editrice Piemme, ho avuto il piacere di leggere qualche giorno fa.
Una recensione che spero possa trasmettere tutte le emozioni provate durante il mio vorace divorare di una lettura che, grazie soprattutto allo stile diretto ed asciutto della sua scrittrice, si presta perfettamente a raccontare il dramma della seconda guerra mondiale sia a grandi che piccoli lettori..

RECENSIONE : La Ragazza Con La Bicicletta Rossa di Monica Hesse

INFO LIBRO

E' l'inverno del 1943 ad Amsterdam.
Mentre i cieli europei sono sempre più offuscati dal fumo delle bombe, Hanneke percorre ogni giorno, con la sua vecchia bicicletta rossa, le strade della città occupata. Ma non lo fa per gioco, come ci si aspetterebbe da una ragazzina della sua età.
Hanneke è una trovatrice, incaricata di scovare al mercato nero beni ormai introvabili: caffè. tavolette di cioccolato, calze di nylon, piccoli pezzetti di felicità perduta. Li consegna porta a porta e lo fa per soldi, solo per quello: non c'è tempo per essere buoni in un mondo ormai svuotato di ogni cosa. Perchè Hanneke, in questa guerra, ha perso tutto. Ha perso Bas, il ragazzo che le ha dato il primo bacio e ha perso i suoi sogni. O almeno così crede.
Finchè un giorno, una delle sue clienti, la signora Janssen, la supplica di aiutarla e questa volta non si tratta di candele o zucchero. Si ratta di ritrovare qualcuno: la piccola Mirjam, una ragazzina ebrea che l'anziana signora nascondeva in casa sua.
Hanneke contro ogni buon senso decide di cercarla.
E di ritrovare con Mirjam quella parte di sè che stava quasi per lasciar andare, la parte di sé in grado di sperare, di sognare e di vivere..
RECENSIONE : La Ragazza Con La Bicicletta Rossa di Monica Hesse
Storia: 8 | Personaggi: 8 | Stile: 8 | Copertina: 8
RECENSIONE : La Ragazza Con La Bicicletta Rossa di Monica Hesse

La Shoah e lo sterminio nazista rappresentano sicuramente una delle pagine della storia moderna più difficili da trattare. Serve sensibilità e rispetto, chiarezza e profondità insieme ad un importante grado di conoscenza per poter trasportare nero su bianco una realtà storica che, ancora oggi, lascia interdetti e senza fiato. In La ragazza con la bicicletta rossaMonica Hesse - probabilmente aiutata dal suo ruolo professionale di giornalista - riesce a far entrare il lettore in ogni sua più piccola sfumatura, attraverso un linguaggio ed uno stile narrativo fresco ed evocativo, lineare e persuasivo tale da catturare immediatamente la sua attenzione e condurlo verso un filo storico che inevitabilmente viene divorato! La ragazza in questione è Hanneke. Un'adolescente tipicamente olandese - e dai lineamenti decisamente ariani - che si ritrova circondata da un'Amsterdam oramai soggiogata al dominio nazista a cui cerca, in un qualche modo, di ribellarsi correndo per le sue strade sopra una sgangherata bicicletta rossa, mezzo perfetto per camuffare quei beni provenienti dal mercato nero che i suoi clienti le richiedono con esasperante bisogno. 
« Mi aveva detto ti amo per la prima volta e io mi ero dimenticata di rispondergli. Avrei dovuto farlo. Se avessi saputo che cosa sarebbe successo e che cosa avrei imparato in seguito sull'amore e sulla guerra, non avrei perduto l’occasione di dirglielo allora. E questa volta, la colpa è mia! »
La prima Hanneke che conosciamo, però, è una ragazzina spensierata ed innamorata dell'intraprendente e ribelle Bas: il ragazzo che rappresenta il suo primo amore ed il suo primo bacio, ma anche il suo senso di colpa più grande, incolmabile e profondo. Un vuoto straziante che la guerra le ha strappato direttamente dal petto! Quasi per riempire quel vuoto fatto di silenzi e di baci oramai dimenticati, Hanneke si getta anima e corpo nel suo segreto lavoro che, ben oltre ogni possibile immaginazione, la condurrà a mettere in gioco ogni suo personale egoismo, ogni sua radicata volontà di pensare esclusivamente a se stessa e al bene della sua famiglia fino a buttarsi a capofitto nella ricerca di Mirjam, una giovane e sconosciuta ebrea - riconoscibile esclusivamente da un cappotto blu, come il colore di un cielo splendente e senza nuvole - che le cambierà inevitabilmente la vita..
« Quando le cose finiscono in un modo che non ti aspetti, che non avevi neppure immaginato, arrivano davvero a una conclusione? Significa che devi continuare a cercare risposte migliori, che non ti tengano sveglia la notte? O significa che è il momento di lasciarle andare? »
Ed è proprio per prestare fede alla parola data che Hanneke entra in contatto con una parte fondamentale della storia che ancora non conosceva - la resistenza - ed in particolare con Olliefratello maggiore del suo amato Bas, che la condurrà, mano nella mano, attraverso le maglie di un'estenuante lotta viscerale e silenziosa fatti di uomini e donne, ragazzi e ragazze che non si arrendono, che non vogliono essere messi a tacere ma che, anzi, decidono di essere protagonisti della propria storia e non più pedine silenziose, inermi e reticenti. Ed è proprio attraverso le parole di questa giovane donne che impariamo a conoscere il dramma che attanaglia e logora i protagonisti di questa storia dove, ognuno nel loro piccolo, riescono a cambiare un piccolo tassello di una storia che sembrava oramai segnata e scritta, diventando eroi consapevoli del loro stesso destino.« Ecco perchè non ho mai parlato con Ollie in questi due anni. 
Ecco perchè sogno Bas che torna da me, furioso perchè non ho letto la sua lettera. Ecco come ho imparato che essere coraggiosi a volte è la cosa più pericolosa e che il coraggio va usato con parsimonia. Ed ecco perchè, se voglio essere onesta con me stessa, sono ossessionata all'idea di ritrovare Mirjam. Perchè sembra una cosa buona e giusta: salvare una vita dopo averne distrutta un'altra! »
Tra le pagine di La ragazza con la bicicletta rossa non troveremo raccontati gli orrori dei campi di concentramento o l'agghiacciante rumore dei campi di battaglia. 
In questo romanzo, infatti, Monica Hesse ha voluto scavare più in profondità, andando a scoprire il volto degli eroi normali che hanno popolato quelle stesse città violate dalla conquista e dalla violenza nazista; ponendo, poi, al centro della storia un tradimento personale che lega impercettibilmente, attraverso un filo rosso ed invisibile, le vite di Hanneke e Mirjam tale da rendere indietro un pizzico di quotidianità al dolore che si espandeva libero e prepotente in tutta Europa. 
Una scelta che, come ci spiega la stessa autrice, permette di raccontare quelle decisioni che talvolta prendiamo in una frazione di secondo, per coraggio o codardia, e di come tutti noi possiamo essere al tempo stesso gli eroi e i cattivi. Perchè passare dal lato sbagliato della storia è molto più facile di quel che potrebbe sembrare ed in quella stessa infinitesimale frazione di secondo ci ritroveremo a pagarne ogni più piccola conseguenza.. 

Perchè vi consiglio La ragazza con la bicicletta rossa. 

Mi ritrovo a consigliarvi questo romanzo per la sua naturale capacità di attirare il lettore e condurlo, passo dopo passo, attraverso una storia veritiera, pura e diretta che vi ritroverete a vivere fino all'ultima parola. Un libro che parla di amicizia e di amore, di altruismo e di coraggio e svela la parte più bella, profonda e gratuita della nostra umanità. 
Cosa ne pensate, Lettori? Avete letto questo romanzo?
Lasciatemi le vostre impressioni a caldo nei commenti..
Cristina

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