Fulvia Degl'Innocenti
La ragazza dell'Est
Pagine 126
€ 14,00
Acquistalo su Amazon
ISBN 978-8821566912
Roberto incontra Lilia sul treno, è così bella da far pensare a un angelo. Ha uno strano accento, è straniera, forse dell'Est. Alla stazione la ragazza – così come era apparsa – scompare, lasciando dietro di sé un libro, un biglietto della lotteria e l'impressione di aver lanciato, con i suoi occhi azzurri, una richiesta d'aiuto. Roberto inizia ad indagare e si ritrova di notte per le strade di Milano, dove ci sono ragazze sperdute e lupi neri che le insidiano. È troppo tardi per tornare indietro. Sarà il padre, il grande inviato di guerra così assente dalla vita del figlio, che aiuterà Roberto a salvare Lilia.
RECENSIONE
Ogni tanto è bello leggere qualcosa che ti lasci un briciolo di speranza nel cuore. Ho letto questo breve romanzo in un paio d'ore, durante una pausa studio che avrei probabilmente utilizzato navigando su Facebook & co., e posso solamente ringraziare la casa editrice San Paolo per avermi regalato questo piccolo gioiellino. Dico la verità, non è probabilmente un libro che avrei mai letto spontaneamente pescandolo in un affollato scaffale di una libreria, ma forse la "Signora fortuna" ha voluto darmi l'occasione di leggere qualcosa di diverso. Anzi, diverso non è neppure la parola giusta, forse un po' al di fuori dei miei orizzonti, mea culpa.
Roberto è un ragazzino normale, genitori separati che vivono in zone opposte dell'Italia, padre milanese giornalista e inviato di guerra, madre iperprotettiva del sud e insegnante di lettere. Durante un viaggio in treno per Milano, viene colpito da un breve incontro con una ragazzina dall'aspetto angelico e, arrivato alla meta, il suo unico pensiero è quello di rincontrarla e poterle parlare di nuovo. Milano, però, è una città grande e caotica, come si fa a ritrovare una ragazza in questa giungla metropolitana? Fortunatamente Roberto ha degli amici intuitivi ed insieme, dopo avventure pericolose ai limiti dell'incoscienza, riescono a rintracciare la ragazza. Peccato che quel biondo angioletto sia una giovanissima moldava, costretta a prostituirsi nelle vie di Milano. Roberto, da ragazzino giovane e spensierato, si trova faccia a faccia con la dura verità, ma non si arrenderà nemmeno davanti a quel terribile destino.
Un tema così triste e drammatico viene raccontato da Fulvia Degl'Innocenti con grandissima delicatezza, senza mai scendere nel patetico e nel compassionevole, rischio sempre in agguato quando si trattano certe tematiche. Il coraggio, lo spirito d'avventura e anche l'ingenuità di Roberto danno costante vivacità alla storia e il ritmo incalzante dell'"indagine", accompagnato da uno stile semplice e scorrevole, rendono il libro adatto anche ai più giovani.
La cosa che ho apprezzato di più è stata la descrizione di Milano. Sono stata parecchie volte in questa metropoli e non avrei potuto trovare delle parole migliori per descrivere l'ambiente della stazione centrale, un luogo decisamente caotico e multietnico, pericoloso e affascinante allo stesso tempo. La descrizione della scrittrice è estremamente realistica, anche quando si parla dei numerosi borseggiatori in agguato.
Un libro che si legge veloce, ma fa pensare e riflettere su un problema così orribile come lo sfruttamento della prostituzione minorile e non. 5 stelle meritate per la sua semplicità e immediatezza.
VOTO:
5 STELLE