Katniss Everdeen, la ragazza di fuoco, ha acceso una scintilla che, se lasciata incustodita, può crescere e trasformarsi in un incendio che distruggerà Panem.
Trama:
La Trilogia di The Hunger Games:
- Hunger Games - disponibile in Italia dal 2009
- La ragazza di fuoco - disponibile in Italia dal 2010
- il canto della rivolta - disponibile in Italia dal 2012
Recensione:
Quindi bando alle chiacchiere e parliamo di questo libro.Dopo aver amato alla follia Hunger Games avevo tanta paura che la Collins mandasse tutto all'aria con un sequel indegno. Le mie paure non erano poi tanto infondate dato che, stando a quanto si dice in giro, la stessa autrice aveva progettato e scritto il primo romanzo per essere un solo ed unico libro autoconclusivo, e solo sotto richiesta della casa editrice, ha ripreso in mano la penna per tornare a narrare il destino di Panem in seguito ai settantaquattresimi giochi della fame, che avevano visto vincitori Katniss e Peeta, gli sfortunati amanti del distretto 12. La vittoria ai Giochi non tarderà però a mostrare il suo lato più oscuro, incarnato nello stesso Snow, enigmatico e spietato presidente di Panem, preoccupato per ciò che Katniss, la Ragazza di Fuoco, potrebbe aver scatenato con il suo folle gesto di ribellione agli Hunger Games e, di conseguenza, all'intero sistema di tirannia e terrore instaurato da Capitol City sui dodici distretti in seguito all'epoca dei Giorni Bui e alla firma del Trattato del Tradimento. Dinanzi ai primi segni di ribellione e prima dello scoppio di una guerra devastante, Snow capisce di dover spegnere ogni scintilla di speranza, rivolta e cambiamento, la scintilla che Katniss stessa ormai rappresenta per l'intera popolazione da quando ha smascherato e messo sotto scacco un potere più grande di lei. Una dura minaccia di morte e vendetta si abbatterà presto sulla ragazza, decisa a far di tutto per proteggere la sua famiglia e i suoi amici. Ma la vendetta del Presidente sorprenderà tutti e getterà la ragazza ancora una volta nell'Arena a combattere per la vita e per l'amore.
Che i settantacinquesimi Hunger Games abbiano inizio!
La Collins conferma con questo secondo romanzo della serie tutte le sue doti di narratrice dando vita ad un seguito assolutamente degno di nota e delle aspettative che il primo romanzo aveva suscitato. Mi piace il modus operandi che adotta anche questa volta prendendosi tutto il tempo che serve per raccontare le vicende che precedono gli Hunger Games senza alcuna fretta di cavarsi il dente il prima possibile. I protagonisti non vengono gettati direttamente nell'Arena a combattere perché vi è prima una lunga introduzione al clima di rivolta, ai dubbi e ai timori di Katniss, non mancando però, allo stesso tempo, una serie di eventi ricchi di emotività, alcuni dei quali mi hanno davvero fatto mancare il respiro, come, ad esempio, la sparatoria nel Distretto 11, durante il Tour della Vittoria: con il gesto di ribellione degli abitanti ho iniziato ad avere le lacrime agli occhi, si era creata un'empatia tanto forte con la situazione che ad ogni colpo di proiettile sentivo una dolorosa fitta al cuore.
Per quanto riguarda invece il triangolo amoroso, di cui avevamo un assaggio già nel primo libro, devo dire di non averlo particolarmente avuto sullo stomaco, probabilmente per il semplice fatto che l'intera storia non si basasse esclusivamente su quello - dopo metà libro non ve n'è già più traccia - ma si limitasse semplicemente ad usarlo per aggiungere un po' di pepe alla trama e come mezzo necessario per la crescita della protagonista; già che ci siamo faccio mea culpa ed ammetto di essere arrivato a tifare per uno dei due pretendenti. Non posso però nascondere il fastidio che mi ha dato la decisione dell'autrice di dare un indizio sul finale già nelle prime pagine del libro facendo calare la suspense e dando a Katniss e Peeta un'aria decisamente ottusa in quanto unici idioti a non aver capito l'intero ambaradam che vi era dietro la loro partecipazione all'Edizione della Memoria. In compenso ho trovato davvero ingegnosa e avvicennte l'idea dell'Arena concepita come un gigantesco orologio.
Non vi è la banalità onnipresente nella gran parte degli Young Adult e credo di poter sostenere ancora una volta che la Collins si discosti alla grande dalla produzione di romanzi per giovani adulti poiché narra una storia che ha tutte le carte per insegnare ed emozionare anche i lettori più anziani. E' una storia che parla di morte, ribellione, dolore, perdita di persone care, sacrificio e sopravvivenza, una storia crudele che parla di un reality show in cui i partecipanti devono uccidersi a vicenda nei più svariati modi possibili e di come la differenza e il coraggio di uno possano cambiare il destino di un intero paese.
La ragazza di fuoco riesce quindi a mescolare tante emozione diverse e tanti diversi elementi in poche centinaia di pagine ed è stato un piacere ritrovarmi a piangere, tifare o esultare per le vicende dei protagonisti. La Collins crea una distopia agghiacciante perché dolorosamente possibile.
E ora scusate ma devo gettarmi avidamente sul finale della saga. Aspetattevi una recensione molto presto!