Titolo: La rondine di Guadeloupe
Autore: Ester Manzini
Editore: Triskell
Genere: M/F
Collana: Storico
Pagine: 277
Formato: epub, mobi, pdf
Prezzo: 5,99
Descrizione:
Guadeloupe, 1730.
La vita tranquilla dell’isola e della guarnigione militare viene
sconvolta dall’arrivo di una persona dall’identità ambigua. Mac è alla
ricerca di Donatien, l’uomo che ha rovinato la sua vita e che ha ucciso
sua madre e sua sorella.
Per avere la sua vendetta, dovrà fare
affidamento su Martin e gli altri uomini della guarnigione, con i quali
scoprirà i loschi traffici di Donatien e il suo oscuro legame con il
governatore Tremaine.
Tra inseguimenti, amori e botte da orbi, Mac potrà finalmente trovare la serenità e, forse, l’amore.
La mia recensione:
A
volte un piccolo imprevisto può sconvolgere la vita, a maggior ragione se, a
dispetto delle sue dimensioni, ha la forza prorompente di un vero uragano.
Quando
i tre soldati del Reggimento coloniale, Auguste, Martin e Florent, si ritrovano
a inseguire un ragazzino, armato e dai chiari intenti omicidi, per le strade di
Basse-Terre, di certo non immaginano di essere solo all’inizio di un’avventura destinata
a sconvolgere le loro esistenze.
Agguantare
un fuggiasco gracile come uno scricciolo dovrebbe essere un lavoretto da nulla.
Tuttavia, si sa, le apparenze ingannano e, in questo caso, è vero più che mai,
non solo perché l’esserino picchia duro e sa difendersi benissimo, ma perché
non si tratta di un ragazzo. Sotto un cappello dalla larga tesa e abiti
maschili, si nasconde infatti Mac, una giovane donna determinata a vendicare la
sua famiglia, sterminata da Alphonse Donatien. Da anni lo cerca, lo ha inseguito
per mezzo mondo e adesso che l’ha scovato a Guadeloupe non ha intenzione di
farselo scappare.
Inteneriti
dalla giovane età e dal fatto che Mac è una donna, i tre militari decidono di
non consegnarla alle autorità, bensì di nasconderla e di aiutarla a ottenere
giustizia, senza che si macchi le mani
di sangue, rischiando la pena capitale.
Auguste
e Martin, che oltre a essere colleghi sono fratellastri, decidono così di
portarla a casa della sorella Jacqueline:
fingeranno che sia una lontana parente, loro ospite, fino a che non sarà fatta
chiarezza sulla triste vicenda.
Non
è che l’inizio di una rocambolesca avventura nella quale si intrecceranno
diversi fili narrativi.
Mentre
seguiremo l’indagine tesa a svelare tutta la verità su Donatien, assisteremo
alla nascita di una bella amicizia fra due donne e di un’appassionante storia d’amore.
Contemporaneamente conosceremo il passato di Mac e della famiglia Lambert,
ovvero due storie nella storia, pregne di un forte carico emotivo.
Al
pari di un ciclone, appunto, Mac porterà scompiglio nella sua nuova casa; nel bene o nel male, nessuno rimarrà immune alla
sua personalità dirompente e qualcuno metterà in gioco il proprio cuore.
Avventura
e sentimento sono i due ingredienti principali di questo romanzo che,
fregiandosi di un’ambientazione dal fascino irresistibile, ci regala un bel
bagaglio di emozioni, insieme a un’eroina che lascia davvero il segno.
Mac
è un concentrato di forza e delicatezza,
un ossimoro in grado di confondere e di ammaliare proprio per la sua ambiguità.
Ha un fisico esile eppure è fortissima nel corpo a corpo; è dotata di una bellezza
quasi androgina, ha modi e atteggiamenti da maschiaccio, al punto che quando si
traveste da uomo è fin troppo credibile, eppure nell’intimità sa sfoderare armi
decisamente femminili. Per molti versi, mi ha piacevolmente ricordato Anne
Bonny della serie TV Black Sails.
L’ho
amata tanto perché sfugge allo stereotipo
dell’eroina romantica e, pur non essendo affatto brutta, conquista in virtù di
qualità che vanno ben oltre i puri canoni estetici.
Alle
spalle ha un passato molto drammatico – quando affiora in superficie fa correre
brividi ghiacciati lungo la schiena –, e nonostante ciò si è indurita solo in
superficie. Nel relazionarsi a Jacqueline si rivela sensibile e capace di grande
solidarietà.
Affiancando
e, a volte, mettendo a confronto le due donne, Mac e Jacqueline, l’autrice fa
emergere la condizione femminile dell’epoca, mostrandoci il dramma dei matrimoni
combinati, della violenza domestica all’ordine del giorno, fino a darci un
assaggio di orrori più grandi come quello dello sfruttamento della
prostituzione. Sono tutti temi, questi, che sebbene con la delicatezza e nelle
dimensioni consentite da un romance, fanno capolino fra le righe rendendo la
lettura ancor più interessante.
Se
i personaggi femminili godono di un occhio di riguardo, non meno accattivanti
sono quelli maschili, anch’essi caratterizzati a trecentosessanta gradi e non
privi di sorprese.
Molto
diversi fra loro sono i due fratelli Auguste e Martin, non solo nei tratti
fisici, essendo figli di madri diverse, ma anche in quelli caratteriali. Il
primo è pacato, molto ligio al dovere e in parte gravato dal senso di responsabilità
poiché, essendo il fratello maggiore, ha dovuto fare le veci del padre dopo la
sua prematura scomparsa. Martin, figlio di una schiava, è invece il figlio ribelle, ripudiato dalla madre
adottiva; onesto e affidabile ma soldato più per dovere che per scelta. Focoso,
impulsivo e propenso a interpretare in
maniera elastica le regole, rappresenta un po’ il corrispettivo maschile di Mac
con la quale, in effetti, ha in comune molto più di quanto le apparenze lascino
intendere. Due belle micce, insomma, pronte a scatenare un incendio.