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Recensione: "LA SECONDA MOGLIE" di Carlo Aldo Nava.

Creato il 11 maggio 2015 da Blog
Esiste davvero il delitto perfetto?Fin dove è lecito spingersi per realizzare i propri sogni?
Genere: GialloEditore: Libromania
Prezzo ebook: 0,99
Uscita: 5 maggio 2015
Sinossi:Quanto possono assomigliarsi due persone? L'incontro con Giulia Carpitelli è un'esperienza straniante per l’avvocato Gino Scarlatti: la donna è identica a sua moglie Giuliana, se non fosse per quel carattere forte e deciso che subito lo affascina. Sulla strada per il rifugio della Capannella, tra i monti dell’Alta Brianza, anche il giovane Antonio Mochetti si ritrova a fare i conti con un accadimento inquietante: è convinto di aver visto un cadavere, che nessuno riesce a trovare però. Solo il maresciallo Giovanni Esposito non si arrende alle apparenze. È deciso a far chiarezza sul mistero, noncurante dei pregiudizi di un'Italia che negli anni Sessanta è attraversata dal vento del cambiamento, ma ancora fatica a liberarsi da quegli atteggiamenti bigotti che soffocano i sogni e la libertà dei singoli.
“La seconda moglie”e è un giallo in cui nulla è come sembra: le apparenze ingannano anche il lettore che solo nelle ultime pagine troverà le vere risposte alle sue domande.


L’autore:
Carlo Aldo Nava è nato nel 1952 a Meda, comune della bassa Brianza. Ha conseguito la Laurea magistrale in Fisica presso l’Università degli Studi di Milano, è sposato e ha due figlie. Coniuga la passione per la scienza con quella per la letteratura. La seconda moglie è il suo primo romanzo. 
La seconda moglie è un racconto giallo: c’è la vittima, l’assassino e l’investigatore. Ma un giallo molto umano, e perciò tortuoso, che non inizia necessariamente con la morte della vittima e non ci porta lungo una linea retta verso la risoluzione del caso.Nel 1961 un ragazzo trova un sacco con un cadavere nel bosco, di notte, mentre torna da una giornata trascorsa all’aria aperta: peccato che il mattino dopo, quando trova il coraggio di confessarlo alla madre, quel morto non si trovi più. Si trova un badile e una fossa (vuota). In paese non manca nessuno e il caso viene accantonato, per anni.Ma quando comincia questa storia?Inizia nel 1960, con un giovane avvocato che resta affascinato da una donna che assomiglia incredibilmente a sua moglie?O inizia vent’anni prima, quando il padre operaio, figlio di operaio, promette di spezzare questa catena lavorativa e dare al figlio il biglietto per una vita migliore: la laurea?E dove? A Milano? In Sicilia? In Istria?“La seconda moglie” è ambientato negli anni ’60, in Italia, ma le storie dei personaggi, l’autore lo sa, cominciano molto prima e a volte lontano.Il racconto si muove nel tempo e nello spazio, dagli uffici spaziosi e moderni della grande città ai lavatoi del paesino di montagna, da un mondo senz’auto dove si lotta per una stradina asfaltata a uno fatto di palazzine, villeggianti e parcheggi.Il Maresciallo Esposito, carabiniere e filosofo, nella sua piccola caserma di paese, viene toccato dagli sviluppi di questa storia che parte chissà dove ma che incrocia il suo destino e lascia una flebile scia da seguire. Vorrei poter rendere, in questo commento, l’atmosfera di nuovo e antico che fa da sfondo alle vicende del libro, sapientemente evocata dal narratore con pochi tocchi, senza necessariamente scadere nella nostalgia. Un’atmosfera in qualche modo famigliare, come le storie dei nonni sull’avvento della modernità.Quindi, perché è un libro che consiglio? C’è un delitto avvolto nel mistero, un investigatore un po’ filosofo un po’ antropologo, una strana coincidenza e una storia convincente per ogni personaggio. E il caldo abbraccio di una cittadina di provincia, che mi fa sentire a casa.


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