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Recensione La Seconda vita di "Bree Tanner" Stephenie Meyer

Da Selly82 @SellyMoon
Questo piccolo libro di neanche 200 pagine, che è stato pubblicato alla fine della saga di Twilight, racconta una parentesi, un episosio come dice il sottotitolo stesso, che si colloca cronologicamente all'epoca di Eclipse. La protagonista è Bree, una giovane ragazza umana trasformata in vampira da Victoria quando quest'ultima stava reclutando nuovi membri per costituire l'esercito di neonati con il quale attaccherà Bella e i Cullen. E si ritrova in un edificio abbandonato, arsa dalla sete di sangue, in mezzo ad un numero impressionante di esseri selvaggi e irrazionali che, come lei, non conoscono il motivo del destino che è stato loro riservato e, soprattutto, non hanno mai visto in volto la loro creatrice. L'unico che sembra essere a conoscenza dei piani della misteriosa creatura che li ha trasformati è Riley, il suo secondo in comando che, facendo leva sulla loro brama di sangue, li mette in guardia da un potente clan che è in guerra per il controllo del territorio: i Cullen.
Questa famiglia non ha intenzione di spartire gli umani con nessun altro vampiro e non esiterà ad uccidere chiunque si frapponga sul suo cammino; proprio per questo, i neonati dovranno giocare d'anticipo e attaccare i Cullen nella loro cittadina, Forks. Ma Riley si premura di metterli in guardia anche dai doni che alcuni membri di questo clan nemico possiedono: uno di loro può leggere nella mente, un'altra prevedere il futuro e un altro ancora controllare le emozioni di chi lo circonda.
E raccomanda ai suoi soldati di rientrare prima dell'alba e di non rimanere esposti alla luce del sole che ha il potere ucciderli.
In questo clima di menzogne, Bree comprenderà che esiste un solo modo di rimanere viva in mezzo ai neonati, che sono insatabili e pericolosi ed hanno la tendenza ad ammazzarsi fra loro: deve essere furba, guardarsi le spalle e non attirare l'attenzione. E questo suo mantenersi in disparte le permette di riflettere ed iniziare a farsi delle domande, mentre sente nascere qualcosa di molto simile ad un sentimento verso Diego, un vampiro che come lei non vede chiaro in quella storia. E dovranno decidere da che parte stare e con chi schierarsi. Fino all'epilogo che conosciamo e che culmina con la battaglia contro i Cullen e con l'arrivo dei Volturi, di cui non sospettavano neppure l'esistenza.Ho scelto di recensire La seconda breve vita di Bree Tanner per più di una ragione: la prima è sicuramente per fare un regalo a chi, come me, ha amato la saga di Stephenie Meyer; ma anche per far conoscere questo libro a chi non lo ha letto ed aggiungere un qualcosa che non ci era stato ancora raccontato nei quattro capitoli precedenti. Devo dire che vedere gli eventi da un'altra prospettiva che non fosse quella di Bella è stato profondamente illuminante: come i Cullen appaiono agli altri, quale sia lo smarrimento quando un vampiro li vede vicino ai licantropi o con un'umana pulsante di sangue vivo in mezzo a loro. In più mi ha permesso di vivere la battaglia che in Eclipse non era stata descritta se non nella parte finale, quando arrivano i Volturi e Bella vede Bree per un unico, breve momento; e di scoprire qualcosa di più sui neonati: in che modo Victoria li avesse reclutati e convinti a seguirla, le storie di ognuno di loro e chi ci fosse realmente dietro a tutto questo...Bree è una figura deliziosa, un bagliore di luce in mezzo al buio, intelligente e piena di coraggio che, quando scopre di essere spacciata, decide di aiutare i Cullen inviando a Edward, attraverso il pensiero, le informazioni in suo possesso.Mi è dispiaciuto molto per l'epilogo: sarebbe stato bello vedere un nuovo membro aggiungersi ai vampiri dagli occhi dorati ed osservare il comportamento di una neonata, visto che Bella, grazie al suo autocontrollo, in realtà non lo è mai stata. A suffragio di questo mio pensiero, ho letto un'intervista alla scrittrice in cui affermava di essersi pentita della fine che aveva riservato a Bree e di non averle concesso una seconda vera vita, e stavolta immortale. E Bree una seconda possibilità se la meritava certamente... Comunque, nonostante il finale tragico, devo confessare che ho adorato le ultime parole che chiudono questo libro, ricche, a mio avviso, di poesia e dolcezza.Questa chicca, scritta nello stile semplice e scorrevole a cui Stephenie Meyer ci ha abituato, è una lettura consigliata senza ombra di dubbio a tutti i fans di Twilight che si sentono un po' orfani di una saga che ha lasciato un segno nei loro cuori.
Voto:Recensione di Genny Biagioni

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